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Rabbia e monnezza

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  • A parte che la frase "ora più che mai" dimostra che non hai letto una sola parola di quanto è stato scritto, spiegami come è possibile che una delle filosofie più realiste della storia del pensiero umano possa essere una utopia.
    Sai che cosa è una utopia?

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    • Originariamente inviato da Cheenghialer Visualizza il messaggio
      A parte che la frase "ora più che mai" dimostra che non hai letto una sola parola di quanto è stato scritto, spiegami come è possibile che una delle filosofie più realiste della storia del pensiero umano possa essere una utopia.
      Sai che cosa è una utopia?
      Ho letto, ho letto, rispondevo semplicemente alla possibilità in futuro dell'arrivo di un'epoca in cui possa essere applicabile. L'ora più che mai dipende dal fatto che se fino ad ora non ha trovato terreno, più si va avanti più sarà impossibile.
      Poi come al solito, realistico o utopistico dipende sempre dai punti di vista.

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      • ci vorrebbe un evoluzione dell essere umano...quindi x ora è un utopia il comunismo

        + un uomo e' gretto + le sue affermazioni sono assolute
        Parla in modo sensato ad uno stupido e questi ti chiamerà stupido.
        Accetto qualunque critica ma non accetto insulti
        3. È VIETATO scrivere messaggi senza contenuto (SPAM - solo puntini, emoticons etc..) o fuori argomento, con l'intento, volontario o involontario, di creare flame ed appesantire le discussioni.

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        • Dicevamo?

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          • Dicevamo che il Marxismo, almeno secondo Marx, era realizzabile in quelle determinate coordinate storiche e spaziali, ma ora, essendo noi estranei a quelle coordinate, il Marxismo rimane irrealizzabile.

            Riguardo le 16 ore dei lavoratori cinesi, credo bisogni fare un distinguo, su fatto culturale o meno. Non possiamo rischiare di giustificare le differenze tra le società come "fatti culturali", per religione o tradizione culturale, altrimenti dovremmo giustificare cannibali o sacrifici agli dei. La qualità della vita non può essere relativa, e i diritti, le ore lavorative, etc. sono parte fondamentale della qualità della vita.
            We are not retreating - We are advancing in another direction.
            Arlecchino

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            • Originariamente inviato da BanDiSpagna Visualizza il messaggio
              Dicevamo?
              Che legge hai infranto stavolta?


              Originariamente inviato da Apocalisse91 Visualizza il messaggio
              Dicevamo che il Marxismo, almeno secondo Marx, era realizzabile in quelle determinate coordinate storiche e spaziali, ma ora, essendo noi estranei a quelle coordinate, il Marxismo rimane irrealizzabile.
              E metterei in evidenza il fatto che tale possibilità è inversamente proporzionale agli anni che passano. Non so voi ma sono spaventato dalla società di ***** che abbiamo in italia, a partire da chi la governa fino ad arrivare ai 13enni di oggi.


              Originariamente inviato da Apocalisse91 Visualizza il messaggio
              Riguardo le 16 ore dei lavoratori cinesi, credo bisogni fare un distinguo, su fatto culturale o meno. Non possiamo rischiare di giustificare le differenze tra le società come "fatti culturali", per religione o tradizione culturale, altrimenti dovremmo giustificare cannibali o sacrifici agli dei. La qualità della vita non può essere relativa, e i diritti, le ore lavorative, etc. sono parte fondamentale della qualità della vita.
              Su quello ha ragione ichi, o meglio per gran parte è un fatto culturale ma è un rapportarsi completamente diverso verso il lavoro, la fatica e il dovere.
              Piccolo inciso, in italia è pieno di fuori corso con percentuali di lauree bassissime (sebbene ormai anche una laurea in ingegneria stia diventando una pagliacciata dopo le riforme perlomeno a me così è sembrato in questi 3 anni, magari il prossimo anno alla specialistica qualcosa cambia) li le percentuali di laureati ogni anno sono impressionanti, è l'attitudine proprio che è diversa.

              Ovviamente non tutti sono a lavorare 16 ore per scelta o per vocazione, ma quel problema c'è in ogni paese.

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              • Bravo, tra l'altro, parlando di percentuali di laureati, dovreste vedere l'India. Ci sono distretti in cui l'istruzione è all'eccellenza MONDIALE, in cui c'è una media di TRE, ripeto TRE studenti per professore. Cosa significa? Significa una qualità delle lauree nettamente superiore, significa una forza lavoro qualificata nettamente superiore, significa attrazione di capitali nettamente superiore al resto del mondo. E infatti la delocalizzazione in India è diventata un problema al contrario, ovvero quasi non hanno più posto.
                Se poi lo confrontate col dato italiano, in cui i docenti sono precari e non se ne assumono da ormai tre anni, in cui il rapporto migliore è di 150 studenti per professore, e sono casi di eccellenza, in cui si taglia il 40% dei fondi all'istruzione pubblica, beh allora è chiaro che non è che stiamo fermi, noi torniamo indietro.

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                • Sulla questione laureati, non ho altro da aggiungere.
                  Ma sugli operai in Cina non si può ricondurre tutto ad un fatto culturale. Se fare lavorare un ragazzino di 8 anni in fabbrica per 16 ore al giorno è questione culturale, rischiamo di cadere nel nichilismo più profondo.
                  We are not retreating - We are advancing in another direction.
                  Arlecchino

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                  • Originariamente inviato da Cheenghialer Visualizza il messaggio
                    Bravo, tra l'altro, parlando di percentuali di laureati, dovreste vedere l'India. Ci sono distretti in cui l'istruzione è all'eccellenza MONDIALE, in cui c'è una media di TRE, ripeto TRE studenti per professore. Cosa significa? Significa una qualità delle lauree nettamente superiore, significa una forza lavoro qualificata nettamente superiore, significa attrazione di capitali nettamente superiore al resto del mondo. E infatti la delocalizzazione in India è diventata un problema al contrario, ovvero quasi non hanno più posto.
                    Se poi lo confrontate col dato italiano, in cui i docenti sono precari e non se ne assumono da ormai tre anni, in cui il rapporto migliore è di 150 studenti per professore, e sono casi di eccellenza, in cui si taglia il 40% dei fondi all'istruzione pubblica, beh allora è chiaro che non è che stiamo fermi, noi torniamo indietro.
                    Esatto pure l'india ha veramente una marcia in più.
                    Posso assicurarti (ed essendo di qualche anno più avanti potrai sicuramente confermare quanto dico) , le nostre lauree da 3 anni a questa parte non ti danno minimamente la preparazione necessaria per poterti definire veramente un dottore in qualcosa.
                    Ormai siamo costretti a preparare 4-5 esami in manco 3 mesi, corsi di 6 mesi l'uno ridotti a un unico corso di 16 settimane, a cui togliere assenze di professori, esercitatori, aule allagate, elezioni dei rappresentanti universitari, scioperi, manifestazioni ed ecco qua che chi se la prende in culo è chi va per studiare e prepararsi ad un futuro già di per se complicato lavorativamente parlando.
                    Aule piene di coglioni che vanno per passare la giornata e raccontarsi della partita di domenica rompendo le palle a tutti quelli che gli stanno intorno, parlando sempre di aule di 150-200 persone.

                    Originariamente inviato da Apocalisse91 Visualizza il messaggio
                    Ma sugli operai in Cina non si può ricondurre tutto ad un fatto culturale. Se fare lavorare un ragazzino di 8 anni in fabbrica per 16 ore al giorno è questione culturale, rischiamo di cadere nel nichilismo più profondo.
                    Originariamente inviato da delarge Visualizza il messaggio
                    Ovviamente non tutti sono a lavorare 16 ore per scelta o per vocazione, ma quel problema c'è in ogni paese.
                    Il problema dello sfruttamento minorile è un altro conto ed è una piaga diffusa, penso che anche ichi si riferisse a lavoratori adulti.
                    Ultima modifica di delarge; 08-06-2009, 13:23.

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                    • Originariamente inviato da Apocalisse91 Visualizza il messaggio
                      Ma sugli operai in Cina non si può ricondurre tutto ad un fatto culturale. Se fare lavorare un ragazzino di 8 anni in fabbrica per 16 ore al giorno è questione culturale, rischiamo di cadere nel nichilismo più profondo.
                      Nessun nichilismo, è antropologia sociale. Tu condanni ore di lavoro e salari rispetto diversi dai tuoi, quindi usi il tuo schema culturale come termine di paragone.
                      Quando, invece, ci si accosta ad una civiltà estranea per "capirla" ci si dovrebbe liberare dei propri retaggi per non cadere nell'errore di fare a "gara" tra culture. Per un cinese tu sei uno sfaticato di cui la famiglia e gli antenati devono vergognarsi, per te un lavoratore cinese è un povero sfruttato. Questo non ha niente a che vedere con il lavoro minorile, se consideri che la Cina è grande quasi come l'europa, il fenomeno dei bambini lavoratori si appiattisce nel numero, esattamente come succede per i villaggi rurali o le condizioni di degrado, più ci allontana dai "centri" più le cose vanno male, ma questo succede da N.Y.C a Sidney. Non credereai forse che sia un fenomeno voluto e approvato dallo Stato? Tieni in conto che anche i giapponesi, che con la Cina condividono le origini, hanno orari di lavoro che a noi possono sembrare assurdi, ciò però viene addolcificato dall'occidente per via della retribuzione in yen, in pochi però sanno che mentre un pacchetto di sigaretta costa a Tokyo 10€, a Beijing lo paghi 0,30/40€.

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                      • Ok, ma anche se fossi ateo per qualche arabo radicale non sarei degno quasi di vivere, ti sembra rispettabile? In India allo stesso modo gli intoccabili non meritano assistenza, è una concezione rispettabile e civile?

                        La qualità della vita secondo le tue parole non può essere stabilita su canoni generali, ma solo internamente alle varie culture.
                        We are not retreating - We are advancing in another direction.
                        Arlecchino

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                        • Originariamente inviato da Apocalisse91 Visualizza il messaggio
                          La qualità della vita secondo le tue parole non può essere stabilita su canoni generali, ma solo internamente alle varie culture.
                          Esattamente. L'opposto Bush lo chiama "Esportare la democrazia".

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                          • Originariamente inviato da BanDiSpagna Visualizza il messaggio
                            in pochi però sanno che mentre un pacchetto di sigaretta costa a Tokyo 10€, a Beijing lo paghi 0,30/40€.
                            Ma sempre in rapporto qualità/prezzo, per esperienza personale, sò che una fabbrica giapponese (tokio marui) produce oggetti di fattura immensamente superiore a un altro oggetto simile nella forma ma non nella meccanica, prodotto in cina, ovviamente il primo costa più dell'altro, ma un motivo c'è.

                            Originariamente inviato da Apocalisse91 Visualizza il messaggio
                            La qualità della vita secondo le tue parole non può essere stabilita su canoni generali, ma solo internamente alle varie culture.
                            *
                            Ultima modifica di BlueTornado; 08-06-2009, 14:26.

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                            • Originariamente inviato da BanDiSpagna Visualizza il messaggio
                              Esattamente. L'opposto Bush lo chiama "Esportare la democrazia".
                              con lo stesso sietema non potrei neppure criticare i nazisti che perseguitavano gli ebrei.

                              per la loro cultura era impensabile che un ebreo o cmq un NON ariano fosse libero.


                              gli americani hanno sbagliato anche li a "esportare la democrazia" in germania. dovevano ricacciare l'esercito tedesco dall'europa e poi fermarsi ai confini tedeschi dicendo "la vostra cultura va rispettata, qundi non vi invaderemo".

                              ora ho capito perchè affermi che la cina è un miracolo di diritti civili. semplicemente bolli come "giusto" tutto quello che fanno perchè è la loro cultura. sempolice ed efficace.

                              come siamo cretini a non averlo capito. scusa, davvero.
                              Randy Warlord [M|A]
                              Randy Warlord[AoT]

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                              • Originariamente inviato da BanDiSpagna Visualizza il messaggio
                                Esattamente. L'opposto Bush lo chiama "Esportare la democrazia".
                                Non sono d'accordo nè con te nè con il progetto di esportazione della democrazia, ma rispetto la tua idea.
                                Conosci la realtà cinese meglio di me e posso crederti quando dici che si tratti di un fatto culturale, ma non posso essere della tua idea quando ritieni che la qualità della vita non possa essere stabilita sulle stesse regole per tutti.
                                Non sono però convinto al 100% neanche della mia idea, poiché non so dire se un villaggio nigeriano che non conosce il significato del petrolio o del $ o l'esistenza del progresso occidentale o delle religioni rivelate si trovi scontento della propria condizione.
                                We are not retreating - We are advancing in another direction.
                                Arlecchino

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