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Pubblichiamo il comunicato della Curva Nord dell'Atalanta che dichiara che non sottoscriverà l'abbonamento. Motivo? La tessera del tifoso.
Con questo comunicato vogliamo informare l'intero ambiente Atalantino che per la stagione 2010-2011 noi non faremo l'abbonamento. La decisione è stata presa in quanto non siamo disposti ad accettare la tessera del tifoso, strumento con un'unica funzione: quella di schedare deliberatamente chiunque.
Teniamo a precisare che non si tratta assolutamente di un tentativo di boicottaggio della campagna abbonamenti lanciata dalla Dirigenza Percassi. Non faremo mai mancare il nostro sostegno all'Atalanta e partita dopo partita acquisteremo il normale biglietto che, se preso singolarmente, non richiede l’adesione alla tessera del tifoso. Invitiamo tutti a un'attenta riflessione in merito all'argomento tessera, informandosi bene su cosa realmente implica la sua sottoscrizione.
CESENA - La tessera del tifoso non piace ai tifosi della Curva Mare. "Tutti i Gruppi Ultras della Curva Mare, e sottolineiamo tutti, non sottoscriveranno quella vergogna chiamata Tessera del Tifoso - si legge in una nota dei tifosi bianconeri - Chiediamo pertanto al Cesena Calcio e al suo Presidente Igor Campedelli di permettere a tutti questi tifosi di poter usufruire del meccanismo di prelazione già adottato da diverse tifoserie tra cui quella del Genoa e quella della Sampdoria"
"Le motivazioni sono quelle eloquentemente esposte dal pool di Avvocati nel dibattito pubblico svoltosi al Palazzo del Capitano lunedì sera 28 giugno scorso".
"Ribadiamo la nostra intenzione di voler seguire e sostenere sempre e comunque il nostro Cesena senza però dover rinunciare alla nostra dignità e a più di 35 anni di Storia Ultras" si conclude la nota dei tifosi della Curva.
Oggi, 9:04 post meridiem
A fronte dell'ennesimo scempio perpetrato per far disinnamorare i tifosi e allontanare la gente dagli stadi, abbiamo dolorosamente raggiunto la decisione di scioglierci e lasciare quella che per tutti noi è da sempre la nostra seconda casa: la Curva Nord dello stadio Olimpico.
Sappiamo che molta gente intuirebbe il nostro punto di vista anche senza dover leggere un comunicato, ma in questo caso ci teniamo a spiegare le motivazioni della più dolorosa e sofferta delle scelte.
Noi siamo Ultras da sempre! E lo siamo in quanto individui che amano la libertà.
Un tempo il Sistema tolse i giovani dalle piazze e li mise in uno stadio per "controllarli" e "circoscrivere" la loro voglia di ribellione. Oggi quello stesso Sistema ha completamente debellato le aggregazioni giovanili di massa per le strade delle nostre città; s'è perso, per molti ragazzi, il senso di comunità di una sede, di una sezione, di un circolo o più semplicemente di un bar. Oggi vogliono cercare di chiudere i giovani dentro casa davanti alla Play Station, all'Xbox, davanti ai computer, ai social network, alle TV a pagamento, ai film in 3D. Era rimasta un'unica forma sana e libera di aggregazione giovanile sul territorio da eliminare... Le Curve degli stadi popolate dagli Ultras. Da qui la "brillante" idea della tessera del tifoso. Noi, da Uomini liberi, non accetteremo mai che "qualcuno" decida se possiamo o meno entrare allo stadio a sostenere la nostra Lazio. Non accetteremo mai che si impedisca a priori ai nostri amici di non potersi abbonare. Non accetteremo mai, in generale, che "qualcuno" decida per noi. Ci piace pensare che la stragrande maggioranza della gente la pensi come noi, in quanto consapevole del valore altissimo della propria Libertà personale di Ultras, di Tifoso, ma anche e non ultimo, di Cittadino; non accetteremo mai una schedatura preventiva!!! Non bastavano forse le telecamere a circuito chiuso, i microfoni direzionali, i telefoni cellulari sotto controllo, il sequestro di memorie dei computer per schedarci e controllarci tutti?!?!
L'Ultras nasce libero, condizione imprescindibile in virtù della quale è nato. Di conseguenza noi, gli Ultras Laziali della Curva Nord, a questo gioco sporco non ci stiamo. Non saremo ancora carne da macello.
Si sbaglia chi pensa che abbiamo accettato il fatto che il sistema calcio non ci vuole più. Siamo noi a non volerlo più!
Via gli ultras dalle curve! Via anche i cori e le coreografie. Lasciamo che gli stadi siano quello che "loro" vogliono, delle "meravigliose" CATTEDRALI NEL DESERTO! Hanno tentato di convincerci che a causa della violenza causata, guarda caso, sempre dagli Ultras, che gli stadi sono vuoti. Peccato non ricordino che negli anni 70-80-90 era molto peggio...eppure gli stadi erano tutti pieni. No signori, gli stadi oggi sono vuoti perchè ci sono le TV a pagamento, sono vuoti perchè i biglietti costano troppo per una famiglia media e per un ragazzo che studia, sono vuoti perchè gli stadi sono inadeguati ed è impossibile parcheggiare un'auto, sono vuoti perchè per andare la domenica alla partita siamo tutti costretti alla schedatura, sono vuoti perchè oggi chi fa le leggi sul calcio e sui tifosi dentro a uno stadio non ci è mai entrato, una bandiera non l'ha mai sventolata, un fumogeno non l'ha mai acceso, un treno per andare in trasferta con gli amici non l'ha mai preso, una sciarpa al collo non l'ha mai messa.
Non spariremo, perchè la Lazio siamo Noi!
Semplicemente non saremo più lì! SIAMO CONVINTI CHE CHIUNQUE E' ULTRAS NON PUO' CONTINUARE A FARE GRUPPI, A FARE COREOGRAFIE, A LANCIARE CORI SENZA ESSERE IN MALAFEDE O SENZA SPUTARE SU 30 ANNI DI STORIA E DI TRADIZIONE DEL MOVIMENTO A LIVELLO NAZIONALE!!!
Non seguiranno altre spiegazioni, altri comunicati, altre linee di pensiero.
Questa è la nostra via, questo è il nostro essere.
Il presidente del Palermo Maurizio Zamparini (nella foto) ha rilasciato un’intervista al Fatto Quotidiano. In alcuni stralci, riportati dall’agenzia Asca, il numero uno del club rosanero va giù duro sulla Tessera del tifoso.
Come noto la card, contestata da molte tifoserie, sta per essere obbligatoriamente introdotta a partire dalla prossima stagione. Zamparini ne accetta l’imposizione obtorto collo: “La Tessera del tifoso è un ricatto, una intimidazione vera e propria del ministro Maroni. Lo è sempre stata. I governanti conoscono solo la limitazione della libertà”.
Il ministro dell’interno Maroni, che della tessera è il principale sostenitore, secondo Zamparini ”avrebbe una cultura libertaria molto deficitaria”.
Il presidente del Palermo e consigliere della nuova Lega di serie A difende anche il romanista Daniele De Rossi che aveva ironizzato sulla possibilità di istituire anche la ‘Tessera del poliziotto’ per identificare eventuali abusi degli agenti: ”De Rossi è stato sincero. Da noi è vietato dire che i poliziotti, quando vanno in assetto di guerra allo stadio, sperano di fare la guerra”, ha spiegato Zamparini, secondo il quale ”ci sono tifosi che vengono malmenati senza colpe, da ragazzotti in divisa cui viene insegnato ad odiare. Certi poliziotti non vedono l’ora di menare le mani. E’ sbagliato e alla lunga inaccettabile”.
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