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    Avete mai letto libri in lingua originale? come sono rispetto alle edizioni tradotte?
    In Italia abbiamo traduttori "seri" o fanno delle ciofeche pazzesche?

    A me sinceramente non è capitato mai di leggerne.

  • #2
    Io leggo spesso in lingua originale, e ti parlo di diverse lingue, mi è anche capitato di rileggere il libro nella versione tradotta in italiano. Il mio parere, che poi proprio parere non è visto che c'è proprio un corso specifico nella lauree in lingue, mi viene da quello che ho studiato. Il processo di traduzione è di per se arte, creazione, tradurre un'opera non vuol dire cambiarne la lingua, il lavoro del traduttore è simile a quello dello scrittore, chi traduce ricrea provando a mantenerne le ombre, le luci, il pathos e tutto ciò che un libro è in quanto tale. Il più delle volte, anzi quasi sempre, il traduttore è amico dello scrittore, o lo conosce a fondo tramite gli studi, per questo è difficile, se non impossibile trovare "ciofeche" su edizioni ufficiali in lingue diverse. Certo qualcosa, cambia, ma non è detto che si perda, è semplicemente letteratura che si trasforma, ci vuole altrettanto talento sia nello scrivere un libro che nel tradurlo e nessuna delle due arti è inferiore all'altra, sono soltanto diverse. Dal punto di vista personale preferisco l'edizione originale tutte le volte che in senso poliglottico ne sono capace, anche perchè per quanto non vi sia sostanziale differenza tra un'edizione in francese, tedesco, spagnolo o italiano, esiste invece, in tutte quelle culture che utilizzano metodi di scrittura diversi dal nostro, che sì, possono essere riprodotte col "Sistema Hepburn" quali ad esempio le lingue ideografiche, un mondo diverso, un concetto totalmente diverso del linguaggio:

    Ad esempio 人

    lettura kun= HITO
    lettura on= jin/nin

    questo ideogramma è l'essere umano, ed è, per via della sua forma particolarmente primitiva e della sua facilità di scrittura, uno dei più antichi mai creati dalla civiltà cinese. Esso raffigura un essere umano visto di fronte con le braccia disposte lungo i fianchi, ed è uno dei 220 radicali la sua lettura Kun significa "persona, individuo" mentre le sue letture On hanno significati diversi a seconda del loro utilizzo;
    verrà da se capire che leggere un lingua che riproduce un'idea è un'esperienza totalmente diversa rispetto a leggere il linguaggio (che sia anglo, latino o via dicendo) a cui siamo abituati. E qui entra in scena, nella traduzione, il talento del traduttore.
    E' vero potrei spiegarlo molto meglio, ma è un discorso lungo e complicato e tempo di aver sfiorato già diverse volte l'OT. Se avete domande o altro, possiamo continuare, perchè lo ritengo un argomento davvero interessante e pieno di sfaccettature.

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    • #3
      [piccolo OT]

      Mi hanno detto, tra l'altro, che la scrittura per ideogrammi è profondamente diversa da un alfabeto perchè la sua memorizzazione e l'associazione mentale che ci permette di leggerla avviene in una zona completamente diversa del cervello.

      [Fine OT]

      In lingua originale ho solo letto alcuni libri della saga di Harry Potter e devo dire che sono tradotti bene in italiano. Qualcuno potrebbe storcere il naso per la scelta di tradurre i nomi dei personaggi (Snape -> Piton; Dumbledore -> Silente; etc...) ma bisogna considerare la fonetica e l'immagine che essi dovrebbero dare.

      Edit, @Ichi: ho letto in un manga che un'altra interpretazione di quell'ideogramma è quella di due persone: l'una che regge l'altra; e questo starebbe a indicare che gli uomini, nella loro natura, ha bisogno di sostenersi a vicenda; è vero o sono cacchiate fumettistiche?
      Ultima modifica di Kaisersouze; 20-11-2006, 11:20.
      Who is Kaiser Souze? He is supposed to be Turkish. Some say his father was German. Nobody believed he was real. Nobody ever saw him or knew anybody that ever worked directly for him, but to hear Kobayashi tell it, anybody could have worked for Souze. You never knew. That was his power. The greatest trick the Devil ever pulled was convincing the world he didn't exist. And like that, poof. He's gone.

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      • #4
        ichi.. ho capito pochino
        Però tolti i libri di autori cinesi \ giapponesi et similia.. vorrei chiederti visto che ne sai davvero tanto di questo argomento, il rapporto lingua inglese \ traduzione italiana.

        Un esempio stupidissimo? Le varie canzoni elfiche in un libro che abbiamo letto tutti ( Il signore degli anelli) in lingua originale hanno significato, traduzione diversa? (ovviamente era un esempio).

        Sperando di essermi fatto capire ti ringrazio
        [Amdir]Firma Irregolare[/Amdir]

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        • #5
          in effetti il discorso fatto dalla prospettiva presentata da ichi non lo avevo mai affrontato, mi sono sempre limitato a pensare che tale era in inglese/francese o che sia e tale doveva essere in italiano.

          In effetti tradurre è creare anche se si ha una linea ben definita da seguire.
          Voglio informarmi di piu su questo argomento...

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          • #6
            Provo a rispondere a tutti per quanto mi è possibile

            Originariamente inviato da Kaiser Souze
            Edit, @Ichi: ho letto in un manga che un'altra interpretazione di quell'ideogramma è quella di due persone: l'una che regge l'altra; e questo starebbe a indicare che gli uomini, nella loro natura, ha bisogno di sostenersi a vicenda; è vero o sono cacchiate fumettistiche?

            Ti giuro che non lo so, posso chiedere se vuoi e ti faccio sapere, io, di questa cosa non ne ho mai sentito parlare.


            Originariamente inviato da Bonanzino
            il rapporto lingua inglese \ traduzione italiana.
            Un esempio stupidissimo? Le varie canzoni elfiche in un libro che abbiamo letto tutti ( Il signore degli anelli) in lingua originale hanno significato, traduzione diversa? (ovviamente era un esempio).
            Sperando di essermi fatto capire ti ringrazio

            Se ho capito bene, con rapporto, più o meno intendi le differenze forse sostanziali di una traduzione dal contesto originale. Poi magari se ho capito male cerchiamo di approfondire l'argomento sviluppando il thread. Rispondo per quello che so, prima di tutto occorre dire che hai fatto un esempio "limite", mi riferisco alle canzoni elfiche de Il signore degli anelli, in quel libro, e nei precedenti, anche attraverso saggi, mi risulta che Tolkien avesse proprio creato una lingua dal nulla, con tanto di dizionario e regole grammaticali, lingua che non conosco e non posso fare paragoni su come sia passata dal Quenya all'Inglese, posso dirti però le differenze tra la traduzione inglese e quella italiana.
            Partiamo da un esempio piuttosto banale, i modi di dire: leggendo un libro puoi trovare la frase:

            I went to ask Mr.Bonanzino for a part in his new Broadway show, but he had me cool my heels outside his office for five hours.

            Ora, uno che conosce l'inglese scolastico, anche bene dal punto di vista grammaticale, ma non è un traduttore traduce così:

            Sono andato a chiedere al signor Bonanzino per una parte nel suo nuovo show di Broadway, ma lui ebbe i miei talloni freddi, fuori dal suo ufficio per cinque ore

            Praticamente metà della frase non vuol dire nulla, certo ci si arriva, ma tecnicamente non hai tradotto, hai solo trasformato in italiano il contenuto.

            “To cool one’s heels” = Raffreddare i talloni che però in inglese vuol dire non raffreddare i talloni bensì "Aspettare a lungo qualcuno"

            Immaginate adesso, un'immensa opera letteraria, sia in una lingua che nell'altra ad esempio La Divina Commedia di Dante Alighieri e Il paradiso perduto di John Milton e provate a rendervi conto di quanto il traduttore debba conoscere, amare sia l'opera che l'autore e soprattutto la difficoltà di tradurre non un libro di barzellette, ma un'opera di genio. E' chiaro che ci voglia un altro genio; ovviamente esistono libri "facili da tradurre" e libri difficili, questo prescinde dalla lingua originale del testo, ma è relativo alla complessità dell'opera. Chiunque traduca un libro, di qualunque genere, è uno scrittore, usa mezzi "diversi" ma comunque tecnicamente deve padroneggiare strumenti e metodologie mediante il supporto di discipline già consolidate come la linguistica, la letteratura, la psicologia, ciascuna delle quali ha in qualche modo ‘prestato’ categorie e costrutti reinterpretati alla luce dei nuovi metodi di analisi che le lingue "vive" subiscono.
            Per farvi toccare "con mano" prendete il testo di una delle canzoni in inglese che amate di più, provate a renderla in italiano, tutti più o meno ne siete capaci, ma anche dopo averla letta più e più volte vi renderete sempre conto di preferire di gran lunga la versione inglese, anche se l'avete tradotta perfettamente dal punto di vista grammaticale. Se questo non avviene, e può non avvenire, siete dei bravi traduttori.

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            • #7
              Splendido.. quello che volevo capire l'ho capito

              In pratica riprendendo il tuo esempio, il buon traduttore di libri in lingua madre, è similare al cantante italiano, che riesce a tradurre e a musicare al meglio una canzone straniera.. (esempio abba stupido).

              Gracias milles

              Dei cosi giapponesi xo non mi interessa
              [Amdir]Firma Irregolare[/Amdir]

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              • #8
                Si più o meno il senso è quello.

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                • #9
                  La differenza di mentalità tra 2 paesi la si riscontra anche nella lingua, se c è differenza tra italiano e tedesco e italiano e inglese figuriamoci tra Italiano e Giapponese.
                  Sun Tzu dice: ​ Sconfiggere il nemico senza combattere è la massima abilità

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                  • #10
                    Leggere in lingua originale è da provare!
                    [...] Mines a tale that can't be told,/My freedom I hold dear;/How years ago in days of old/When magic filled the air,/Twas in the darkest depths of Mordor/I met a girl so fair,/But Gollum, and the Evil One crept up/And slipped away with her./Her, her....yea./Ain't nothing I can do, no. [...]
                    [Ramble On - Led Zeppelin]


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