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Parlavo del cristianesimo di tradizione cattolica (mi hai dato un bel lavoro a cercarti le fonti ma appena ho tempo lo faccio)
buddismo e cristianesimo (almeno quello di tradizione cattolica) condividono proprio questa visione dell'astinenza come strumento per il raggiungimento di uno stato superiore.
In genere questa viene chiamata la "via dura" all'ascetismo in contrapposizione alla "via molle" propugnata dalle religioni più negative come il vodoo.
La differenza stà però nella parte relativa al desiderio, per la religione cattolica non è il desiderio negativo, ma l'uso del sesso nelle forme diverse da quelle per cui esso è stato creato; questo a causa del peccato originale che costringe l'uomo ad una condizione di schiavitù, schiavitù che si manifesta anche nei riguardi del sesso. Il sesso e anche il desiderio nel matrimonio (sempre considerando l'uomo durante la vita terrestre) non solo non è peccato, ma è condizione di esistenza per il matrimonio. Tanto che il matrimonio non consumato è nullo per il diritto canonico.
E' curioso osservare come entrambe le religioni si siano rese conto di una condizione di schiavitù dell'uomo verso qualcosa.
Il buddismo affronta questo problema con l'eliminazione del desiderio che in questo modo libera dalla schiavitù. Come hai tu stesso osservato.
Il cristianesimo invece affronta questo problema esistenziale dell'uomo in modo diverso: non è l'uomo a salvarsi (e quindi liberarsi) da solo, ma si salva solo se ripristina l'alleanza con Dio, ovverso se riconosce il suo peccato ove esso si verifichi e acconsente affinchè il Salvatore Cristo lo liberi da questo. La liberazione sia chiaro, non avviene solo alla morte, ma può avvenire anche prima, i Santi per la tradizione cattolica sono la testimonianza di "liberati" prima della morte; ovviamente non tutti i Santi sono vergini, molti anche sposati.
La presenza di elementi in comune è la testimonianza della presenza nell'uomo di quello che viene definito "senso religioso".
Non voglio qui esprimere giudizi su una visione o sull'altra, personalmente ritengo che le religioni siano la più importante manifestazione della cultura dei popoli. Purtroppo si conoscono troppo poco. Anzi se avete presente anche altre religioni come affrontano l'argomento scrivete che mi interessa molto.
Io appena posso arricchisco la mia argomentazione.
CIAO.
buddismo e cristianesimo (almeno quello di tradizione cattolica) condividono proprio questa visione dell'astinenza come strumento per il raggiungimento di uno stato superiore.
In genere questa viene chiamata la "via dura" all'ascetismo in contrapposizione alla "via molle" propugnata dalle religioni più negative come il vodoo.
La differenza stà però nella parte relativa al desiderio, per la religione cattolica non è il desiderio negativo, ma l'uso del sesso nelle forme diverse da quelle per cui esso è stato creato; questo a causa del peccato originale che costringe l'uomo ad una condizione di schiavitù, schiavitù che si manifesta anche nei riguardi del sesso. Il sesso e anche il desiderio nel matrimonio (sempre considerando l'uomo durante la vita terrestre) non solo non è peccato, ma è condizione di esistenza per il matrimonio. Tanto che il matrimonio non consumato è nullo per il diritto canonico.
E' curioso osservare come entrambe le religioni si siano rese conto di una condizione di schiavitù dell'uomo verso qualcosa.
Il buddismo affronta questo problema con l'eliminazione del desiderio che in questo modo libera dalla schiavitù. Come hai tu stesso osservato.
Il cristianesimo invece affronta questo problema esistenziale dell'uomo in modo diverso: non è l'uomo a salvarsi (e quindi liberarsi) da solo, ma si salva solo se ripristina l'alleanza con Dio, ovverso se riconosce il suo peccato ove esso si verifichi e acconsente affinchè il Salvatore Cristo lo liberi da questo. La liberazione sia chiaro, non avviene solo alla morte, ma può avvenire anche prima, i Santi per la tradizione cattolica sono la testimonianza di "liberati" prima della morte; ovviamente non tutti i Santi sono vergini, molti anche sposati.
La presenza di elementi in comune è la testimonianza della presenza nell'uomo di quello che viene definito "senso religioso".
Non voglio qui esprimere giudizi su una visione o sull'altra, personalmente ritengo che le religioni siano la più importante manifestazione della cultura dei popoli. Purtroppo si conoscono troppo poco. Anzi se avete presente anche altre religioni come affrontano l'argomento scrivete che mi interessa molto.
Io appena posso arricchisco la mia argomentazione.
CIAO.
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