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Il Ritorno di Netherel - PARTE 2 -

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  • Il Ritorno di Netherel - PARTE 2 -

    Prefazione

    Misero è il tempo rimasto, misere le speranze, miseri i sogni...Poiché al mio risveglio tutto sarà morte e non vita, tutto sarà misero, come i miseri mortali che gemeranno dal dolore al sentire le loro membra lacerarsi al solo tocco del puro terrore. Esso sarà motivo di strazio e sofferenza per tutti quelli che si opporranno al mio volere poiché io sono l'oscuro, io sono il terrore, io sono la morte, io sono il Lich.

    Capitolo 1

    Un giorno desolato e scuro, senza i caldi raggi del sole n******e, era alle porte. Al suo risveglio Shun sentì pervadere il suo stesso essere nell'intimo dell'animo, da un potere maledetto, che già una volta era stato motivo di disastro e sciagura per lui. Il Necrus lo stava richiamando a se...l'antico libro della morte, bramava un suo seguito, consapevole del fatto che il suo precedente padrone era nelle vicinanze, l'oscuro male che era nascosto tra quelle pagine, non desiderava altro che ritornare nelle mani dell'antico Lich, per formare quella simbiosi maledetta e perfetta tanto da poter devastare qualunque cosa.
    Inganno e promesse vacillavano nella mente del mago, mai nella sua vita si era sentito attratto dal potere del libro, tanto da accennare goffi passi inconscienziosi verso la depravata meta...il suo cuore piangeva, egli sapeva: nell'intimo lui bramava il Necrus, ed appunto, era proprio l'assurda consapevolezza di volere il potere oscuro del libro che svestiva e svergognava Shun di fronte a se stesso.
    Scese di soppiatto nelle segrete, senza accendere nessuna torcia e senza privilegiarsi della magia per darsi vista nel gesto impuro e sconsacrante che si apprestava a consumare.
    Cosi giunto nella piccola stanza, sottostante la sacra sede dei cavalieri infernali, si fermò a rammentare la follia del suo gesto, il Necrus era lì, era sempre stato lì, pronto ad assoggettare i suoi capricci, il potere segreto era sempre stato lì, sempre a portata di mano, e non se ne era mai accorto...
    Folle, folle, FOLLE! disse tra se e se, non riuscendo a capire nemmeno egli stesso il perché di tale sfogo, non riuscendo a capire se doveva far suo il libro o meno...

    Capitolo 2

    La bianca e pura creatura nella sua spensierata e serena corsa, solcava i verdi prati di Britannia, la sua chioma argentea lasciava una scia dietro se da meravigliare i fortunati testimoni di quello splendido spettacolo. Così quando le grigie montagne di Minoc si fecero sempre più vicine, la dolce mano della sua padrona la rassicurava, l'unicorno sembrava esitare nel procedere, quasi potesse percepire il cupo svolgere della vita attorno a quelle terre.
    Nel suo immenso splendore, la signora e la sua celestiale cavalcatura non si fecero timore di tali luoghi, proseguirono con passo sicuro verso la meta conosciuta, ed una volta giunti in prossimità del luogo, la signora scese dal suo unicorno.
    L'ampia costruzione si presentava come ella la ricordava: la piramide di stile azteco, che ad ogni suo piano era circondata da un terrazzo adornato da merletti dallo stesso colore che caratterizzava tutta la struttura: quello delle sabbie di Nujel'm che tanto le erano care. L 'ampio arcato d'ingresso sembrava quasi sorridere nel vedere di ritorno la sua regina, che persa in un mare di ricordi e pensieri, lentamente si apprestava ad entrare nella sacra sede dei Cavalieri Infernali.
    “ Mia signora voi qui ?? ” irruppe una voce, con tono meravigliato e nello stesso tempo sorpreso, dall'interno dalla struttura.
    Così Lady Paciottina, ancora immersa nei suoi pensieri, accennava un piccolo sorriso mentre con gli occhi scrutava ogni piccolo particolare di ciò che la circondava, il cavaliere tuttavia si diresse velocemente verso di lei, e dopo aver accennato un inchino gli disse: “ Milady, sono io mi riconoscete? Milady...sono Mime.... ”;
    Lady Paciottina, notando l'imbarazzo di Mime, gli sorrise annuendo con un breve gesto del capo...poi proferì le sue prime parole: “ Dov'è Shun ? ”

    Capitolo 3

    “Sono giorni ormai che non si ha più notizia del maestro” disse Mara Jade seduta alla destra di Lady Paciottina, che distrattamente ascoltava le opinioni dei Cavalieri Infernali riuniti nel suo palazzo reale, fissando di tanto in tanto la sedia vuota al suo fianco.
    Quel giorno l'alto consiglio era stato riunito per una ragione grave e sconosciuta, non si discuteva delle solite guerre o scaramucce, bensì del loro Maestro scomparso.
    Il passo sicuro di un cavaliere che solcava il luminoso portale magico irruppe nella scena, la sua armatura di cuoio finemente lavorata portava incise varie rune e delineava la sua muscolatura ondulata e perfetta, mentre i suoi preziosi oggetti magici erano legati alla sua cintura, il suo sguardo fermo e deciso la diceva lunga sul suo retaggio, e molti lo riconobbero: Iracle Teziir, fratello di Shun.
    Iracle rimase in piedi ad osservare il proseguire della discussione, Lord Mime sosteneva la tesi che Shun era partito alla ricerca del Lich Netherel per le terre di Ilshear, nel contempo altri anziani sostenevano avere visto Shun mentre si allontanava dalla sacra sede dei Cavalieri Infernali di tutta fretta con il Necrus tra le mani, il tutto combaciava nella formula comune che l'antico maestro era andato ad affrontare personalmente i fantasmi del suo passato, che tanto sembravano tormentarlo negli ultimi giorni.
    “I sigilli recuperati nella tana degli antichi Draghi sono scomparsi dalla sede” disse Iracle con voce fredda, il suo pragmatismo era conosciuto, era uno dei più risoluti maghi che si potevano incontrare per le terre di Sosaria, la sua fermezza d'animo era dettata dai dogmi impercettibili dei sacri cavalieri della tavola rotonda, che anche se ora non esistevano più, avevano improntato molto il suo animo .
    Tutti tacquero, perché mai una cosa del genere? Cosa mai poteva significare la scomparsa di Shun Teziir e dei sigilli? Molti erano a conoscenza del valore di questi ultimi, Shun spesso rammentava il fatto che essi avevano il potere di ricollegarlo al suo vecchio piano di esistenza, una terra lontana e sconosciuta agli abitanti di Sosaria, e che erano fondamentali per stanare il suo nemico di sempre.
    Qualcosa non quadrava si chiedeva Lady Paciottina, Shun aveva aperto la caccia al suo nemico, assumendosi il rischio di portarsi con se i sigilli...

    Capitolo 4

    La luna sembrava sorridere dall'alto del suo splendore al quieto avanzare degli avventurieri che sembrava essere in perfetta sintonia con la natura circostante, Lady Paciottina, insieme ai più anziani Cavalieri Infernali, erano giunti alla conclusione di dover intercettare Shun almeno prima che avesse trovato Netherel, erano più che mai decisi ad aiutare il loro maestro ed amico di sempre in virtù del profondo legame che li aveva sempre uniti, ed anche perché sentivano che Shun da solo non avrebbe mai potuto competere contro il potente Lich.
    I pensieri di ognuno divagavano nei vecchi ricordi dei giorni felici trascorsi, e soprattutto Lady Paciottina si perdeva nella malinconia di giorni ormai lontani, un grande peso sembrava gravare sulle sue spalle ora, si sentiva responsabile di tutti i Cavalieri Infernali, ma tali scrupoli furono annullati ogni volta che focalizzava la ragione per cui quel giorno tutto il consiglio si era messo in marcia per le terre di Ilshear.
    Intanto Zeframh e Iracle stanziarono in avanguardia presso il passo segreto dei Monti Sanguinosi di Valor, infatti Mime aveva confidato al consiglio che Shun, poco giorni dopo lo scontro contro la leggendaria bestia Paragorn, era stato da quelli parti, sostenendo che il potente Lich si nascondeva in quelle pericolose e sconosciute zone di Valor.
    Dopo due giorni di cammino i due si riunirono al resto della truppa arrivata in prossimità del passo al tramonto, gli occhi impavidi dei Cavalieri Infernali osservarono con sospetto quella zona, una brezza gelida costantemente dimenava questo luogo, e le montagne più a nord sembravano ruggire nel rossore lasciato dal tramonto, cosicché con le armi impugnate e gli animi confortati dalla presenza degli altri compagni, il gruppo penetrò per la sconosciuta via e proseguì imperterrito il suo cammino.
    Dopo tre ore di duro cammino su sentieri che sembravano abbandonati ormai da millenni, e dopo una stretta curva caratterizzata da qualche sperone di dura roccia, un agghiacciante spettacolo si presentò agli occhi degli impavidi avventurieri...


    Originariamente inviato da effe15
    Che le tenebre e le fiamme accompagnino il tuo cammino signore degli inferi!

    I Custodi.



  • #2
    Capitolo 5

    L'imponente costrutto era lambito dalle fiamme in più punti, la sua forma non era ben delineata a causa dei vasti incendi, si potevano ogni tanto scorgere le pallide mura, alte quasi 50 metri.
    Il vecchio castello sembrava accogliere il gruppo con un malefico sorriso, grosse nuvole nere erano concentrate sopra il suo perimetro, e rumori cupi ora provenivano da una falla in prossimità della parete frontale.
    Essa poteva essere usata come ingresso, ma due orrendi Demoni irruppero li davanti, devastando ancor di più l'ambiente circostante, le loro risate echeggiavano in aria, ed erano rese ancora più terribili dal gran eco, ma il loro viso fu presto storpiato da una smorfia di dolore...questo nemico non era un nemico qualunque, e se ne avvidero subito poiché le fiamme che terrorizzavano gran parte dei mortali che avevano dilaniato, sembravano non nuocere questi, ed i Cavalieri Infernali forti del loro retaggio avanzavano imperterriti su di essi, e le stesse fiamme che li avevano minacciato poc'anzi, ora erano plasmate dalle abili mani di Stenfal, Mara Jade, Iracle e Oldruler, il quale dirigevano il loro potente attacco magico combinato verso i demoni, impegnati in un serrato corpo a corpo da Cristal, Aletrbridge e Iceman.
    Nel giro di pochi minuti i Demoni caddero a terra sbigottiti e terrorizzati da quell'improvviso attacco.
    Gli altri membri del consiglio si limitarono a guardare, e dopo il combattimento tutti si unirono per entrare nel castello.
    All'interno le fiamme sembravano meno insistenti, ma un alone di malvagità intrinseca contornava l'aria stessa, la vista era più offuscata, orribili grida e gemiti provenivano indistintamente da qualsiasi direzione, ed un senso di angoscia ora accompagnava il passo dei Cavalieri Infernali, che nonostante tutto facevano fronte a qualsiasi nemico, forti della loro unione e forza che traevano dalla vicinanza degli altri compagni.
    Tra insidie e trappole gli impavidi eroi giunsero nelle ultime stanze del castello all'ultimo livello.
    Qui l'atmosfera si faceva sempre più cupa e grava, la morte stessa sembrava abitare quei lugubri corridoi e stanze, nonostante ciò, tutti si fecero coraggio e giunsero nell'ampio salone centrale dove ebbero una grande sorpresa.

    Capitolo 6

    Il salone circolare presentava ai quattro punti cardinali, tranne per quello dove giungeva il gruppo, un entrata sbarrata da porte di metallo ormai arrugginito, al centro di esso vi era un ampio altare adornato da lugubri candelabri, ove su di esso era poggiato vistosamente un libro aperto, dalla rilegatura nera come la pece, dietro l'altare con grande sorpresa di tutti vi era Shun, avvolto nella sua consueta Hooded nera, con capo chino, non consentendo quindi la vista del suo volto.
    Un cupo fragore spezzo l'atmosfera tesa, gli impavidi amici si videro chiusi sia davanti che dietro da sbarre metalliche, e sui loro volti si accese la più completa sorpresa accompagnata da un leggero filo di disperazione che ora veleggiava tra gli animi di tutti.
    Zeframh si vide cadere a pochi centimetri le sbarre metalliche, il loro fragore nella sua mente rimembrava lontani incubi, questo fece cosi che tutti furono immolati dalla paura stessa che pulsava imperterrita nel profondo del loro cuore e della loro anima.
    L'antico maestro alzò il capo chino, il suo volto era coperto dalla pura oscurità e due bagliori rossi che erano presenti all'altezza degli occhi scrutavano i volti atterriti dei Cavalieri Infernali, nel loro sguardo era inalata la stessa essenza del male che angosciava i poveri malcapitati che osavano incrociarlo.
    Un sorriso sommesso e cupo riempì il salone dopo attimi interminabili di silenzio, ora che il maledetto disegno del Lich prendeva forma nelle menti di tutti, il sorriso mutava in una risata sempre più angosciante e fragorosa, Netherel, l'antico Lich elfico, si era beffato di tutti, con abili menzogne e mosse aveva preso possesso del corpo di Shun da tempo, assoggettando tutti i suoi scopi personali non tralasciando il benché minimo particolare, e preparando qualcosa di più grande ed infido che ancora sfuggiva alle menti confuse dei Cavalieri Infernali atteriti.
    “ Benvenuti “ proferì Shun con voce cupa, “ l'atto finale è giunto quindi, tutto era previsto, tutto...” continuò, lasciando interminabili istanti tra una frase e l'altra;
    “ ...Tutto secondo i piani...vi ho studiato uno per uno...mi avete consegnato i preziosi manufatti e oltraggiato, per il mio volere, la sacra tana degli antichi draghi...” una grande risata echeggiò nella sala, fagocitandoli nella loro vergognosa ingenuità. Dopo aver gustato le reazioni di panico del gruppo egli continuò con voce lenta “ Il vostro Shun aveva riposto negli antichi draghi la custodia dei sigilli affinché mai io potessi venirne in possesso! ” disse con voce feroce “ Ma avevo riposto il seme del male...che ha trovato terreno fertile nell'animo del folle, e mi è bastato corrompere uno degli antichi draghi per farvi cadere nel tranello... “ un altra orrenda risata lambiva gli animi dei Cavalieri Infernali che non proferivano più parola, le loro menti rimuginavano su quanta malvagità e genialità era dotata quella creatura...
    “ ed ora...” prosegui con voce solenne “ l'ultimo sacrificio...affinché io possa ritornare nei reami perduti...forte di nuovo potere e di ritrovata forza! ” tuonò.

    Capitolo 7

    Che senso ha la vita quando ti guardi intorno? Capisci che tutto può terminare, il depravato disegno del male non si avvale di rimpianti e risentimenti, non si avvale dei giusti ideali che contornano e rendono ricco un uomo nella propria esistenza, e fu questa convinzione che spinse gli animi degli impavidi cavalieri Infernali a reagire ad un destino segnato, fu cosi che la loro angoscia terminò grazie al dolce canto che Lady Paciottina con la sua arpa aveva alzato, i cuori di tutti si unirono al suo, e presto un coro di voci unisono s'innalzò per quegli infidi luoghi, varcando monti invalicabili, raggiungendo terre inesplorate e penetrando nel cuore del loro antico maestro.
    Una lacrima argentata, come il bagliore di una stella, nella più oscura notte, solcò il viso di Shun, il quale inginocchiato si perse in un pianto disperato, ora era pienamente senziente di come aveva nuovamente perso un altra battaglia non solo contro Netherel, ma contro se stesso, ancora una volta il potere maledetto lo aveva corrotto, e lo aveva portato al punto da mettere in pericolo le persone che amava...quale mai gesto cosi impuro poteva essere più sprezzante e malefico...quale mai punizione era degna per lui? Alzò gli occhi e il suo cuore si perse nell'immenso amore che trasportava l'immagine dei suoi amici uniti nel loro canto di amore e libertà, gli stessi ideali per il quale avevano sempre lottato e gli aveva uniti a loro...”No” si disse...”NO!” questa non era un altra sconfitta, ma bensì l'alba della sua nuova rinascita, e questa consapevolezza fu il più grande dono che i suoi amici avevano potuto mai fargli...
    Si alzò di scatto con un grido liberatorio, ora un altra figura lo osservava dall' altra parte della stanza...si voltò e senza sorpresa notò la figura umanoide vestita di una sporca tunica blu, contornata da filamenti dorati ai bordi, iscrizioni in elfico antico percorrevano la manica sinistra, mentre rune antiche erano incise sul busto, essa aveva il capo eretto, mostrando apertamente le sue innaturali fattezze maledette, il volto scheletrico presentava ai lobi vuoti degli occhi pulsanti fiammelle rosse...lui lo conosceva...era Netherel...
    I Cavalieri Infernali finirono di cantare all'improvviso quando notarono con sorpresa la piega che aveva preso la situazione, cosi un sorriso prese il volto di tutti, ma la tensione che si stava creando fece battere forte i loro cuori, erano consapevoli che presto si sarebbe scatenato uno scontro magico senza eguali, Iceman urlando cercò di distruggere le apparenti deboli sbarre che l'imprigionavano, ma fu colto da una scarica elettrica di immane potenza che quasi lo trucidò sul colpo...cosi oltre alla tensione, un altro sentimento si uni nei cuori degli impavidi Cavalieri infernali: l'impotenza, l'impotenza di non potere aiutare il loro mentore e amico nel momento più importante, ma questo peso non ebbe modo di avere seguito, poiché Shun si volse verso i suoi amici e con sorriso sincero gli sussurrò “ Grazie”.


    Originariamente inviato da effe15
    Che le tenebre e le fiamme accompagnino il tuo cammino signore degli inferi!

    I Custodi.


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    • #3
      Capitolo 8

      “ Ti annienterò una volta per tutte “ Sbottò Netherel mentre Shun si limitava a guardarlo e a pensare la tattica giusta per poter superare il Lich in quel fatidico combattimento...
      Cosi con voce cupa Netherel tuonò “ Misero è il tempo, misere le speranze, miseri i sogni...Poiché ora sarà morte e non vita, tutto è misero, come i miseri mortali che gemono dal dolore al sentire le loro membra lacerarsi al solo tocco del puro terrore. Esso è motivo di strazio e sofferenza per tutti quelli che si oppongono al mio volere poiché io sono l'oscuro, io sono il terrore, io sono la morte, io sono IL LICH !! ”
      Dopo queste apocalittiche parole dalle mani di Shun si materializzò una palla di fuoco che si diresse verso il nemico, il quale sibilando poche parole arcane scomparve, cosi Shun si sbrigò a prendere un unguento dalla sua tunica, lo spalmò ai suoi occhi e proferì le parole necessarie al termine del quale riusci a vedere il lich muoversi diagonalmente credendosi invisibile, ma Netherel si accorse dello smascheramento, cosicché dalle sue mani apparve una tentacolo verdognolo che ferì col suo spruzzo d'acido Shun, il quale perse la concentrazione e non riusci a portare a termine il suo nuovo incantesimo.
      Dopo una smorfia malefica il Lich alzò le mani verso l'alto proferendo una orrenda cantilena, dal suono cupamente gutturale, al termine del quale dalle sue mani apparvero due piccoli globi neri che velocemente si dirigevano verso Shun, che gemeva dolorante.
      L'antico maestro si accorse del pericolo, riunendo a se tutte le forze descrisse un semicerchio, con le due braccia, accompagnato da brevi parole arcane, cosicché una barriera s'innalzò davanti a lui e fece dissolvere i due globi a poche spanne da lì.
      Netherel urlò dal disprezzo lanciando imprecazioni verso il suo nemico, Shun senza pensarci due volte approfittò di quell'attimo di distrazione del Lich per tessere il suo piano e portare a termine uno dei suoi più potenti incantesimi.
      La cantilena finì, ma non successe nulla, Netherel abbozzò una risata, l'inesperto mago pensò aveva sbagliato qualcosa...” ti insegno io ad usare la magia folle! “ urlò con la sua voce cavernosa facendo rabbrividire i Cavalieri Infernali che stavano assistendo a quello scontro, subito dopo il Lich intraprese una danza ritmica e inusuale per il suo corpo, essa accompagnò le sue stridenti parole, Shun con sorpresa conobbe quell'incantesimo, era un antica magia dei reami perduti, si affrettò a controbattere ma il Lich finì per primo...
      Netherel si fermò di scatto, puntò il suo dito scheletrico verso il nemico e proferì le ultime parole “ Vitae Mortis Caleam ”; Da esso partì un raggio azzurro che colpi in pieno petto Shun sollevandolo da terra, il maestro dei Cavalieri Infernali
      prese a gridare follemente, mentre la volta di pietra si squarciava sopra di lui, ora anche il nero firmamento osservava la sua fine, ciò che era stato proferito si stava avverando, e dopo le selvagge urla, il tonfo del suo corpo, che cadde a terra, precedette attimi interminabili di silenzio.
      La fragorosa risata di morte del Lich ammutolì gli animi dei Cavalieri Infernali, che avevano assistito coi loro occhi alla morte dell'antico maestro, gli sguardi vagarono nel vuoto, il destino malevolo era su di loro, ma un bagliore bianco richiamò l'attenzione di tutti, ed ora un altra risata più familiare riempiva la sala.

      Capitolo 9

      Netherel ammutolì sorpreso, prese per voltarsi, ma vide qualcosa che gli frantumò le costole e lo fece cadere a terra.
      A pochi passi da lui Shun era in piedi in tutto il suo splendore con in mano uno dei più rari manufatti di quelle terre, la “ Staff of the Magi ”.
      “ Come hai fatto ? “ annaspò il Lich incollerito, “ Credevi che mi sarei dimenticato delle antiche arti della magia dei reami perduti? “ ribatté Shun.
      Il Lich apri la bocca quasi sbalordito da quella rivelazione, aveva studiato Shun nei minimi particolari da quando era giunto con lui nelle terre di Sosaria, Non aveva mai più visto usare le antiche arti magiche dei reami perduti a quel misero mago umano, ma ora si sentì svergognato e superato nell'ingegno, gli era ormai evidente che Shun aveva mentito a tutti a riguardo, il mortale aveva sempre conservato l'antico potere della magia dentro di se, non rivelando tale segreto a nessuno, non usandolo nemmeno nelle situazioni più difficili...
      Ora Netherel intuì quale incantesimo aveva salvato la vita a Shun, guardò con sdegno il corpo tramortito a terra, quella era solo una copia speculare...
      L'antico maestro scrutava il suo nemico visibilmente esterrefatto, sibilò poche parole arcane, e il suo corpo fu inondato da una luce arcana che variava di colore in colore, somigliando molto ad un arcobaleno.
      “ Tu Netherel, eri anche coinvolto nel maledetto esilio “ disse Shun con calma autoritaria, “ ma solo uno poteva ritornare “ continuò l'antico maestro “ spavaldo dei tuoi mezzi avevi previsto di uccidermi qua, foriero di vittoria e di nuovo potere sconosciuto ai popoli dei reami perduti...”;
      Netherel sibilò una smorfia, denudato del suo piano, prese a rialzarsi lentamente mentre Shun tuonava le ultime parole “ cosicché avresti devastato la gente libera col tuo male!”
      I due leggendari nemici si ritrovarono a fissarsi l'un l'altro, Netherel doveva ammettere a se stesso che aveva sottovalutato Shun, e quest'ultimo dal canto suo sentiva scorrere nelle sue vene l'adrenalina che stava provando in quel momento...
      Dopo un urlo reciproco, i due iniziarono all'unisono due cantilene differenti al termine del quale dalle mani di Shun scaturiva un enorme fiotto di energia che andava a scontrarsi contro un devastante turbine nero partito dalle mani del Lich.
      Tutto cominciò a tremare, i cavalieri Infernali dovettero chiudere gli occhi a causa del bagliore accecante che avvolse i due stregoni, un turbine vorticoso di energia si allargò da essi, devastando ogni cosa, le sbarre furono annientate dal crescente avanzare del vortice, un ultima volta gli occhi di ognuno focalizzarono l'antico maestro concentrato contro il suo acerrimo nemico, poi tutto divenne buio.

      Epilogo

      La dolce brezza marina carezzava i volti degli impavidi amici, che presero a svegliarsi con sorpresa di fronte la loro sacra sede, sguardi titubanti ed interrogativi s'incrociavano di volta in volta, nel tentativo di ricordare cosa fosse successo, se quello che avevano vissuto era stato solo incubo o sogno, pensiero o realtà.
      Lady Paciottina prese ad alzarsi goffamente, dirigendosi all'interno del gran costrutto. Un tuffo al cuore le prese, mentre poggiava il suo sguardo su un anello ai piedi della sacra pietra dei Cavalieri Infernali, lo riconobbe, era uguale a quello che portava lei, al suo anulare...si perse in lungo pianto, con somma tristezza gli altri si unirono al suo dolore, orgogliosi del fatto però che il loro maestro finalmente si era liberato del peso che gravava da sempre su di lui.
      Fu un giorno triste quello ma foriero di grandi ideali, da allora non si vide più l'antico maestro dei Cavalieri Infernali camminare per i regni di Sosaria, i suoi amici avrebbero conservato la memoria di quella storia e avrebbero continuato, nel lungo andare della vita, a ricordarne i suoi insegnamenti, il suo sacrificio sarebbe stato d'esempio per tutti loro e per tutti i gli avventurieri che avrebbero deciso d'intraprendere il mentorato dei Cavalieri Infernali...” Shun Teziir sarà sempre vivo nei nostri cuori “ sussurrava Lady Paciottina mentre malinconicamente aggiungeva un secondo anello al suo dito.


      Originariamente inviato da effe15
      Che le tenebre e le fiamme accompagnino il tuo cammino signore degli inferi!

      I Custodi.


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      • #4
        complimeti sei sempre il migliore....io per te non saro' mai un ricordo.
        Squadra Dei Falchi e basta!

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        • #5
          ammazza ke bravo

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          • #6
            manco se tiro di coca riesco a scrivere così!! bravo!!
            You got me runnin' wild and free
            Runnin' wild and free
            You got me runnin' wild and free
            Runnin' wild and free

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            • #7
              Grazie


              Originariamente inviato da effe15
              Che le tenebre e le fiamme accompagnino il tuo cammino signore degli inferi!

              I Custodi.


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              • #8
                complimenti veramente ^^
                by lionheart

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                • #9
                  Originariamente inviato da Kinslayer
                  manco se tiro di coca riesco a scrivere così!! bravo!!
                  beh.. invece a lui basta come vedi.... -^

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                  • #10
                    uau... bello! complimenti!

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                    • #11
                      bravo
                      Originariamente inviato da Prof
                      ...Una volta le maestre tiravano le bacchettate...
                      Originariamente inviato da Alunno
                      ...Oggi tirano le seghe...
                      La signora In Giallo!

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                      • #12
                        mannaggia io dopo un po che scrivo mi martello il tinky whinky

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                        • #13
                          Peso!

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