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enigmi archeologici: foto ed altro

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  • enigmi archeologici: foto ed altro

    in questo thread inseriro' tutti quei casi di oggetti ''fuori dal tempo'' che sono un vero mistero per l'archeologia.

    se voi ne avete altri uppateli pure, ma pls, niente C.AZZATE
    Ultima modifica di Abdul_Al_Zred; 27-08-2004, 21:29.


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    Abdul Al Zred , Ambasciatore Capo di Vesper

  • #2
    Il vaso di Dorchester

    Un altro reperto "impossibile" è quello citato da Charles Fort e ritrovato in seguito al brillamento di un massiccio conglomerato di roccia a Dorchester, Massachusetts, nel 1851. Tra i frammenti di roccia generati dall' esplosione, venne individuato un sottile reperto concavo di metallo, accanto al quale ve ne era una ltro del tutto simile. Si scoprì che i pezzi combaciavano perfettamente tra loro a formare un recipiente a campana alto 11,4 centimetri, largo 6,3 centimetri alla sommità e 16,5 centimetri alla base, l' oggetto era spesso 3 millimetri e composto principalmente d' argento.
    Presso la sommità, dove apparentemente la maniglia si era spezzata, l' oggetto presentava un orifizio di circa 4 centimetri di diametro. Presentava raffinate decorazioni eseguite con un tipo di saldatura.
    La roccia nella quale fu rinvenuto era un granito formatosi almeno un miliardo di anni fa.

    Ultima modifica di Abdul_Al_Zred; 27-08-2004, 21:30.


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    Abdul Al Zred , Ambasciatore Capo di Vesper

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    • #3
      il geode di coso

      il geode ritrovato nei pressi di olancha, in California, nelle montagne di Coso, il 13 febbraio 1961, da una spedizione geologica guidata da Mike Mikesell, Wallace A. Lane e Virginia Maxey.
      Questo geode, stranamente senza cavità interne, caratteristica che distingue queste pietre, presenta invece al suo interno una sezione perfettamente circolare di un materiale durissimo.
      Il geode sarebbe stato datato ad almeno 500.000 anni fa.
      Ulteriori osservazioni sulle fotografie e sulle radiografie del reperto rivelarono che l 'oggetto sezionato presentava una parte metallica esagonale, un isolante di materiale che poteva essere ceramica o porcellana con un filo metallico centrale







      Ultima modifica di Abdul_Al_Zred; 27-08-2004, 21:30.


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      Abdul Al Zred , Ambasciatore Capo di Vesper

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      • #4
        il martello di London

        Un altro reperto, di cui però si hanno pochissime notizie, è il "martello di London", rinvenuto in Texas.
        Questo oggetto fu rinvenuto in un blocco di arenaria datato 140 milioni di anni.

        Ultima modifica di Abdul_Al_Zred; 27-08-2004, 21:31.


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        Abdul Al Zred , Ambasciatore Capo di Vesper

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        • #5
          l'impronta fuori dal tempo

          Un reperto, o meglio, "l 'ombra" di un reperto è però quello che più lascia stupefatto chi ne viene a conoscenza; si tratta di un' impronta fossile di calzatura dotata di tacco rinvenuta presso Antelope Springs, nello Utah.
          Apparentemente, si nota una suola di scarpa, munita di tacco, con impressa la forma di un trilobite, piccolo crostaceo vissuto fra i 300 ed i 600 milioni di anni fa.
          La suola è lunga 36 centimetri e larga 8, con la sporgenza del tacco ben visibile.

          Ultima modifica di Abdul_Al_Zred; 27-08-2004, 21:31.


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          • #6
            la lente di helwan

            la lente ottica molata rinvenuta in una tomba ad Helwan, in Egitto, e custodita al British Museum.

            Ultima modifica di Abdul_Al_Zred; 27-08-2004, 21:31.


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            • #7
              il dente di bearcreek

              A Bearcreek, nel Montana, nel 1926 venne trovato in una miniera di carbone un blocco del minerale nel quale era incastrato un dente umano, per la precisione un secondo molare inferiore, interamente fossilizzato, identico al dente di un uomo della nostra epoca. Secondo le stime dei geologi, il carbone della miniera si era formato intorno ai dieci milioni di anni fa.



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              • #8
                la pila di Bagdad

                Quella che comunemente viene chiamata “Pila di Bagdad” è in realtà il primo dei ritrovamenti di altri oggetti, simili per natura e per forma, emersi da alcuni scavi effettuati in Mesopotamia; ritrovati fortuitamente negli anni ‘30 ed oggi esposti al Museo dell’Irak a Bagdad.
                Nel 1930, un ingegnere tedesco, Wilhelm Koning, giunse a Bagdad per rimettere in sesto le fognatura del Museo locale e trovò nelle cantine una cassa contenente vari oggetti non classificati, tra questi scoprì addirittura quella che era sicuramente una pila elettrica, ma vecchia di quasi duemila anni.
                Nel 1938, l’Università della Pennsylvania acquistò uno di questi oggetti (alti circa quindici centimetri) e dovette in seguito confermare che si trattava certamente di una pila che impiegava il ferro, il rame, un elettrolito e l’asfalto come isolante.
                In una delle vetrine del museo è oggi esposto uno di questi reperti, una vera e propria batteria galvanica in grado di produrre una corrente elettrica di 1,5 volt.



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                • #9
                  la colonna di Ashoka

                  La cosiddetta colonna di Ashoka è una testimonianza dell’antica abilità metallurgica a Dheli, India. È alta oltre sette metri, per circa 40 cm di diametro e pesa sulle sei tonnellate. Sulla base vi è un’iscrizione quale epitaffio per il re Chandra Gupta II che morì nel 413 DC. La colonna è mirabilmente conservata; la superficie liscia sembra ottone lucidato e il mistero si infittisce visto che qualsiasi altra massa di ferro soggetta alle piogge e ai venti dei monsoni indiani per 1600 anni si sarebbe ridotta in ruggine molto tempo fa. La produzione del ferro e le tecniche di conservazione vanno ben oltre quelle del quinto secolo; è probabilmente molto più antico, di molte migliaia di anni.











                  Ultima modifica di Abdul_Al_Zred; 27-08-2004, 21:38.


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                  • #10
                    il computer di antikythera

                    Pochi giorni prima della domenica di Pasqua del 1900 alcuni subacquei greci della piccola isola di Antikythera scoprirono il relitto di un’antica nave piena di statue di marmo e bronzo e artefatti vari, datati tra l’85 e il 50 a.C. Tra i reperti spiccava un frammento informe di bronzo corroso e legno marcio che fu mandato insieme agli altri oggetti al museo nazionale di Atene per ulteriori studi. I frammenti di legno, nell’asciugarsi si spaccarono, rivelando al loro interno lo schema di una serie di ingranaggi simili a quelli di un moderno orologio. Nel 1958 il dottor Derek J. De Solla Price riuscì a ricostruire con successo l’aspetto e l’impiego della macchina. Il sistema di rotelle calcolava i movimenti annuali del sole e della luna e si poteva muovere facilmente da dietro a qualsiasi velocità. L’apparecchio quindi non era un orologio, ma più verosimilmente una sorta di calcolatore, che poteva mostrare le posizioni passate, presenti e future del cielo









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                    • #11
                      l'aereo egizio

                      Nel 1898 uno strano oggetto alato fu rinvenuto nella tomba di Pa-di-Imen, a Saqqara, in Egitto, datato circa 200 a.C. La nascita della moderna aviazione doveva ancora arrivare, quindi, l’oggetto fu semplicemente catalogato e mandato al Museo del Cairo, dove fu lasciato a impolverarsi ammucchiato con altri oggetti. Settanta anni dopo, il dottor Kahlil Messiha, archeologo ed egittologo, si rese conto che l’oggetto di Saqqara non era di certo la raffigurazione di un uccello. Possedeva caratteristiche mai riscontrate sugli uccelli, caratteristiche che fanno parte della moderna tecnica aeronautica. Vista la situazione, Messiha convinse il ministero della cultura egiziana a indagare. L’oggetto è molto leggero e presenta ali dritte, progettate aerodinamicamente. Un pezzo separato si inserisce nella coda precisamente come un moderno aereo.



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                      • #12
                        aerei inca

                        Nel 1954 il governo della Colombia mandò parte della sua collezione di antichi oggetti d'oro in un tour negli Stati Uniti. Fra i monili, un pendente dorato che riproduceva un modello di velivolo ad alta velocità databile ad almeno 1000 anni fa, identificabile come parte della cultura pre-lnca Sinu.
                        La conclusione degli studiosi è che non rappresenti alcun animale, in quanto le ali sono molto rigide e a delta. Il timone è di forma triangolare, a superficie piatta e rigidamente perpendicolare alle ali.
                        A rendere più fitto il mistero, sulla parte laterale sinistra del timone appare un'insegna, esattamente dove si pone nei velivoli odierni; l'insegna è ancora più "fuori posto" di tutto l'oggetto, in quanto si tratterebbe della lettera aramaica Beth o B: questo starebbe ad indicare che l'oggetto non è originario della Colombia, ma antecedente: forse appartenente a una qualche popolazione del Medio Oriente.







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                        • #13
                          il teschio di cristallo

                          Senza dubbio il cristallo più enigmatico è il teschio, scoperto nel 1927 da F.A. Mitchell-Hedges sulla cima di un tempio in rovina nell'antica città maya di Lubaantum, Belize.

                          Il teschio era fatto di un singolo blocco di quarzo alto 12 cm, lungo 17 e largo dodici. Le sue proporzioni corrispondono a quelle di un piccolo cranio umano, dai dettagli perfetti. Molte anomalie vennero riscontrate durante gli studi effettuati nel 1970. Non furono usati strumenti di metallo per modellare il quarzo, che era stato trattato senza badare assolutamente all'asse naturale del cristallo, situazione impensabile nella moderna arte della lavorazione del quarzo.

                          Secondo gli studiosi gli venne dato un primo abbozzo di forma usando probabilmente il diamante. La fase di lucidatura e forma finale dovrebbe essere stata condotta con sabbia di cristalli di silicio e acqua. Se questo fosse vero, avrebbe richiesto trecento anni di lavoro continuo per ottenere tale risultato. Ad oggi, dopo essere andati sulla Luna e aver scalato montagne, sarebbe impossibile riprodurre un simile oggetto.



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                          • #14
                            la mappa del creatore

                            In Russia è stato trovato una pietra alta 148 cm, larga 106 cm, con uno spessore di 16 cm risalente a 120 milioni di anni fa. Lo ha riferito il professor Aleksandr Chuvyrov, della facoltà di chimica dell'Università di Bashkir, nella repubblica russa dei Bashiri, secondo il quale la mappa tridimensionale potrebbe essere stata realizzata solo grazie a prospezioni aeree. Secondo Chuvyrov la lastra sarebbe solo un frammento di un'enorme mappa di tutta la Terra che, data l'ipotizzata età del manufatto sconvolgerebbe tutte le conoscenze attuali.



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                            • #15
                              Piri Re'is

                              La mappa di Piri Reis, disegnata su pelle di gazzella, fu rinvenuta negli archivi del palazzo reale di Costantinopoli nel 1929. Il suo nome deriva dal suo disegnatore, l'ammiraglio Piri Reis della flotta turco-ottomana vissuto nel XVI sec. d.C., autore di un celebre libro sulla navigazione mediterranea. In questa mappa sarebbero chiaramente distinguibili i confini costieri di una terra di impossibile identificazione. L'ammiraglio Piri Reis nel 1513 circa avrebbe così cartografato con la massima precisione una terra coperta dai ghiacci da almeno 6.000 anni. Una precisione che il mondo moderno ha conosciuto solo dal 1949, mediante rilevazioni sismografiche e satellitari.



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