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Non piu automobilisti, ma passeggeri...

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  • Non piu automobilisti, ma passeggeri...

    Siamo appena entrati in autostrada alla guida della nostra autovettura. Finalmente possiamo iniziare a riposare! Deleghiamo il controllo del veicolo ad un pilota automatico il quale, collegato costantemente con una centrale operativa che si occupa della gestione del traffico automobilistico, porta dolcemente la velocità della vettura a – diciamo - duecentocinquanta chilometri l'ora.
    Gettando uno sguardo da un elicottero che sorvola l'autostrada, un controllore del traffico osserva disciplinate code di automobili lanciate ad alta velocità e distanziate in maniera sicura l'una dall'altra. A garanzia della sicurezza infatti c'è un raffinato sistema che integra le intelligenze delle automobili con l'infrastruttura autostradale: un sistema costituito da sofisticati dispositivi radar per prevenire le collisioni, dalla sensoristica necessaria all'individuazione e all'interpretazione dello scenario, da attuatori che impediscono alle autovetture di uscire dalle loro 'corsie elettroniche'.
    Diamo un'occhiata distratta alle campagne che ci sfrecciano accanto ad alta velocità. Sicuri che la macchina giungerà alla destinazione prescelta grazie alla cooperazione del pilota automatico ed il percorso calcolato da un sistema di navigazione satellitare, durante il tragitto possiamo lavorare, leggere la posta elettronica, seguire le notizie di informazione giornalistica, fare una partita a scacchi con il nostro compagno di viaggio. O - perché no? - con il computer di bordo. Da guidatori ci siamo trasformati in passeggeri.
    Si tratta di scenari fantastici o di mondi possibili? Non è facile rispondere ma, va detto, quello che è certo è che sia la ricerca privata che quella pubblica stanno dedicando impegno e risorse alla realizzazione di una vera e propria rivoluzione dei sistemi di trasposto stradale. Fornendo intelligenza sia alle vetture che alla strada - e permettendo loro di interagire - l'obiettivo che ci si prefigge è quello di realizzare un sistema integrato in grado di soddisfare simultaneamente le esigenze - spesso contrastanti - che vanno dall'incremento del comfort e della sicurezza, all'ottimizzazione dei consumi ed il rispetto dell'ambiente: e il tutto attraverso una possibile e corretta fruibilità delle tecnologie.
    Questo obiettivo viene perseguito con ragionevolezza e buon senso e il processo di avvicinamento al traguardo sarà graduale: "La 'telematizzazione' del trasporto su strada – ha recentemente constatato Jean-Luc Giorda – sarà probabilmente un 'work in progress', giocato in una continua rincorsa tecnologica tra smart car (automobile intelligente) e smart road (strada intelligente). Le industrie ed i centri di ricerca del settore dedicheranno sempre più spazio e risorse all'elettronica e alla comunicazione nel progettare nuove auto. E le reti stradali verranno dotate più o meno lentamente di nuovi e sofisticati servizi: prima di informazione e comunicazione, poi di ausilio alla navigazione, infine di controllo e gestione. Quando ci troveremo a guidare sulle autostrade del futuro, oramai non ci faremo più caso.
    Raffaele Lepore

  • #2
    il progetto

    Il Centro Ricerche Fiat. Le attività dell'ITC-irst nel settore del trasporto intelligente sono portate avanti anche in collaborazione con il Centro Ricerche Fiat (CRF) che, a partire da quest'anno, si è insediato a Trento con un'Unità Operativa strutturata in quattro poli. "Le nostre aree tematiche – ci spiega Giulio Vivo, responsabile dell'Unità Operativa di Trento del CRF – riguardano i Microsistemi, il Manufacturing Virtuale, la Business Information Technology e l'Info-Telematica. Rientra negli interessi del CRF operare con l'ITC-irst e con l'Università di Trento al fine di integrare in maniera sinergica le competenze eccellenti di tali centri. Con queste istituzioni, tra l'altro, esistono collaborazioni che si sono ben consolidate negli anni che hanno preceduto il nostro insediamento a Trento". Osserva Giulio Vivo che la tecnologia attuale già permetterebbe la guida automatica. E, in effetti, automobili che viaggiano senza bisogno dell'autista sono state realizzate già da qualche anno. Si tra
    tta di sistemi talmente sofisticati che, per riappropriarsi della guida, il pilota umano non deve fare altro che rimettere le mani sul volante o agire sul freno o sull'acceleratore. "In realtà – prosegue Giulio Vivo – è relativamente facile costruire un veicolo che guidi autonomamente: si tratta di realizzare un sistema di controllo per inviare gli opportuni segnali elettrici agli attuatori sulla valvola a farfalla, sul servosterzo e sul servofreno. Più complicato è il problema della sensoristica, sia in termini di affidabilità che riguardo alla interpretazione dell'ambiente stradale e degli scenari di traffico in cui si troverebbe il veicolo. Ma non è unicamente un problema di tecnologia. Vanno innanzitutto considerati i costi economici rispetto ai benefici ottenibili. "I governi e le imprese private - constata Giulio Vivo - oggi non sono disposti a impegnarsi nella costruzione di strade intelligenti quando, solo per fare un esempio, nessuno ha ancora realizzato corsie separate per TIR e automobili.
    Questo nonostante nella sola Europa sia pari a circa 50.000 il numero di vittime all'anno a causa di incidenti stradali: ed è ben chiaro a tutti che corsie separate ridurrebbero senza dubbio il numero di decessi per incidente".
    Oltre ai costi vanno segnalati anche i problemi di sicurezza: si pensi solo alle questioni legali connesse con la sicurezza dell'occupante del veicolo e del mondo esterno. Di chi sono le responsabilità in caso di incidente? In effetti una strada intelligente, dal punto di vista della sicurezza, rappresenta un problema formidabile: il livello di sofisticazione necessario è tale che se anche uno solo dei numerosi componenti - telecamere, sensori, sistemi di comunicazione - necessari al suo corretto funzionamento si guastasse, la funzionalità dell'intero sistema ne uscirebbe compromessa. Le conseguenze di un tale evento sarebbero ovviamente disastrose. Ha dichiarato, a questo proposito, Robert Eaton, presidente della Chrysler, che "con tutto quello che può guastarsi o funzionare male, rischiamo di passare il resto della nostra vita in tribunale a pagare i danni".
    "Il fatto è – osserva Giulio Vivo – che tra il tutto e il niente vanno considerate, esplorate e percorse tutte le fasi intermedie. Per quanto oggi la tecnologia sia molto avanzata, non è solo importante quello che si può fare. È necessario trovare anche motivazioni etiche, nonché benefici sociali e di mercato. Bisogna innanzitutto pensare a tecnologie fruibili. Dobbiamo avvicinarci progressivamente all'obiettivo fornendo agli utenti benefici in termini sia di sicurezza che di comfort. Per limitarci a un semplice esempio è bene preoccuparci, oggi, non tanto di realizzare veicoli che sappiano sterzare da soli e guidare autonomamente quanto - piuttosto - sistemi di retroazione in grado di controllare lo sterzo allo scopo di migliorare la stabilità dell'autovettura, offrendo in tal modo sia comfort che maggiore sicurezza agli utenti.
    Raffaele Lepore

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    • #3
      Piccoli passi.

      Piccoli passi. Si tratta cioè di un processo che si sviluppa per piccoli passi. Mettendo a disposizione degli autoveicoli questi sistemi, si stimolano i costruttori delle reti stradali a realizzare linee stradali che si adattino alle nuove potenzialità degli autoveicoli. Il miglioramento delle reti stradali incoraggia a sua volta la produzione di automobili più sofisticate. Il risultato finale si raggiungerà progressivamente, passo dopo passo, in un processo virtuoso di rincorsa tra migliori autovetture e migliori infrastrutture stradali. Anche Francesco Lilli, responsabile del polo Info-Telematica dell'Unità Operativa di Trento del CRF, sostiene con convinzione la tesi dell'opportunità di procedere per piccoli passi. "L'approccio alla realizzazione di un infrastruttura pesante come un'autostrada intelligente può essere graduale e tale realizzazione può andare di pari passo con il perfezionamento, ad esempio, dei sistemi per il mantenimento della corsia e per il controllo della velocità. Per infrastruttu
      ra, tra l'altro, non dobbiamo pensare solo alla strada ma all'intero ambiente esterno, compresi tutti gli altri autoveicoli. Piccole infrastrutture realizzabili con costi ragionevoli e rischi controllabili potrebbero essere utilizzate a supporto del veicolo intelligente, ad esempio, per la ridistribuzione dei veicoli appartenenti a parcheggi pubblici. Possiamo immaginare che, durante la notte, le autovetture si spostino in modo autonomo attraverso corsie dedicate da un parcheggio ad un altro. In definitiva è già oggi ragionevole pensare di poter costruire infrastrutture e veicoli che realizzino il trasporto del futuro: ma in piccoli ambienti controllati, a basso rischio e a costi non eccessivamente elevati".
      --------------
      Il livello della ricerca. Su molti autoveicoli pubblici e privati, si sa, è stato installato il Global Positioning System (GPS): si tratta di un sistema di localizzazione basato su una costellazione di ventiquattro satelliti. Realizzato per usi militari negli anni Settanta con l'obiettivo di coadiuvare la navigazione aerea e quella marittima, da qualche anno è utilizzato anche per scopi civili e, in particolare, per la navigazione automobilistica.
      "La telematica – dichiara Lilli – si dovrà sempre più integrare con i sistemi di ausilio alla guida. Allo stato attuale, come è noto, le tecnologie di comunicazione permettono lo scambio di informazioni tra un veicolo e una centrale operativa. La possibilità quindi di accedere a banche dati remote contenenti mappe digitalizzate permetterà, a partire dalla posizione GPS del veicolo sulla strada, per esempio, di rilevare la corsia di marcia. Questo è il livello della ricerca".
      Lo scambio di informazioni, ha evidenziato Francesco Lilli, dovrà riguardare l'infrastruttura stradale, gli altri veicoli attraverso dispositivi di comunicazione a corto raggio (DSRC – Data Short Range Communication) e la centrale di servizi attraverso sistemi di comunicazione wireless a lungo raggio (GSM, GPRS). La connessione del veicolo con un centro può consentire, ad esempio, l'assistenza meccanica e la diagnostica del veicolo dalla centrale; in tal modo ci si può focalizzare sulle specifiche esigenze del cliente. Nel caso di una chiamata di emergenza dovuta ad uno scontro automobilistico, l'assistenza medica sarà mirata perché basata su informazioni quali, ad esempio, i gruppi sanguigni delle persone coinvolte nell'incidente. Ma possiamo pensare anche a circostanze meno drammatiche e più consuete: situazioni in cui desideriamo accedere agevolmente a informazioni turistiche, allo stato del traffico o alle condizioni meteorologiche della nostra destinazione o lungo il nostro percorso.
      "Vanno poi menzionate – conclude Francesco Lilli - le possibilità offerte dalla telematica per le flotte di veicoli. Una flotta può essere ad esempio rappresentata da un insieme di veicoli appartenenti ad una stessa organizzazione (pubblica o privata). Si pensi, solo per fare qualche esempio, a tutte le ambulanze di un ospedale, ai taxi cittadini, agli autobus del trasporto pubblico, a un gruppo di TIR tutti appartenenti alla medesima società di trasporti. In tutti questi casi la rete permette scambi di informazioni utili alla flotta in entrambe le direzioni: dalla centrale operativa ai veicoli (fornendo, ad esempio, le missioni) e dai veicoli alla centrale operativa (allo scopo di ottimizzare la gestione)".
      Se le prime autostrade intelligenti completamente automatizzate vedranno la luce in un futuro ragionevolmente remoto – tra più di vent'anni, a parere del direttore dell'Office for the Study of Automative Transportation dell'Università del Michigan, David Cole – nel frattempo assisteremo a una progressiva ma costante crescita della tecnologia informatico-telematica delle vetture commerciali, delle strade, dei parcheggi, delle flotte di veicoli e di tutte le infrastrutture collegate al trasporto su ruota ed al traffico automobilistico.

      Un po complesso ma stranamente lo stanno attuando questo progetto lol
      http://www.uffstampa.provincia.tn.it...8?OpenDocument
      Raffaele Lepore

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      • #4
        Xsonalmente, mi fiderò sempre e soltanto di un paio di mani che tengono il volante e il cambio e di un paio di piedi che smanettano sui pedali...

        Dedicated to the immortal spirit of Freddie Mercury

        Su UOItalia Vivi the pure mage --->
        Su NWN Entara Maglust Velg'lar, Mezz'elfo-Ranger-Legale/Neutrale
        On Jedi Knight 2 #VIVI#, SITH
        Sith della porta accanto [ESoG][Elite Spammers of Gamesnet]

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        • #5
          Originally posted by Vivi
          Xsonalmente, mi fiderò sempre e soltanto di un paio di mani che tengono il volante e il cambio e di un paio di piedi che smanettano sui pedali...

          Che fino ad ora hanno portato migliaia di morti l'anno ...
          - Mongomeri -
          UFO, MISTERI&PARANORMALE ex Moderator
          SCIENZA, NUOVE TECNOLOGIE & PROGRESSO ex Moderator

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          • #6
            Originally posted by Mongomeri
            Che fino ad ora hanno portato migliaia di morti l'anno ...
            Te fai che succede un guasto a quello di cui sopra, e ti arrivano migliaia di morti in un minuto...

            Dedicated to the immortal spirit of Freddie Mercury

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            • #7
              Non ho espresso giudizi ne negativi ne positivi nei confronti del sistema sopra riportato, ma visto che mi hai messo dalla parte del sistema "automatico", difendo la mia "tesi"

              Se si guasta una macchina come hai detto tu, le altre si eviteranno a vicenda, e si avrà un piccolo incidente visto che quando ci sarà (e soprattutto se ci sarà) le macchine avranno dei riflessi molto superiori a quelli di un uomo e siccome non controlleranno solo la macchina stessa, ma tutte le macchine dell'autostrada, tutte devieranno
              - Mongomeri -
              UFO, MISTERI&PARANORMALE ex Moderator
              SCIENZA, NUOVE TECNOLOGIE & PROGRESSO ex Moderator

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              • #8
                Intendo, in questo "progetto" ci sarà un sistema di controllo che regola tutti i mezzi di trasporto, se quel sistema di controllo si guasta, tanti saluti...

                Dedicated to the immortal spirit of Freddie Mercury

                Su UOItalia Vivi the pure mage --->
                Su NWN Entara Maglust Velg'lar, Mezz'elfo-Ranger-Legale/Neutrale
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                • #9
                  Se mai esisterà ci saranno 98 computer d'emergenza
                  - Mongomeri -
                  UFO, MISTERI&PARANORMALE ex Moderator
                  SCIENZA, NUOVE TECNOLOGIE & PROGRESSO ex Moderator

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