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  • ibernazione

    sto cercando informazioni sulla ibernazione o criostasi.
    sapete dirmi niente?

  • #2
    Dunque

    UN GRUPPO DI RICERCATORI americani sostiene di aver riportato in vita batteri che hanno trascorso almeno 250 milioni di anni in animazione sospesa. Se fosse vero, questi organismi frantumerebbero il record finora accettato delle più vecchie creature mai scoperte, detenuto in precedenza da batteri vecchi soltanto 25-40 milioni di anni. Questa scoperta accresce le possibilità che la vita sia in grado di resistere abbastanza a lungo da poter viaggiare tra un pianeta e un altro: tutta la nostra galassia ha compiuto una rotazione completa da quando questi organismi in particolare si sono mossi per l’ultima volta. «Le implicazioni potenziali sono profonde», dice il microbiologo John Parkes, della Bristol University, in Gran Bretagna, «se i batteri riescono a sopravvivere per un tempo tanto lungo, perché mai dovrebbero morire?».

    I segreti della vita (quasi) eterna sembrano risiedere nelle spore. Quando i tempi si fanno difficili, batteri e lieviti bloccano praticamente tutte le loro funzioni e formano una struttura durissima e molto resistente. Strutture di questo tipo sono state isolate – e riportate in vita – da scatolette di carne vecchie di 118 anni, e sono addirittura state utilizzate per ri-creare una bottiglia di birra di 166 anni fa. Russell Vreeland e la sua équipe della West Chester University, in Pennsylvania, dichiarano ora di aver riportato in vita spore batteriche provenienti da cristalli salini formatisi in Texas prima della comparsa sulla Terra dei dinosauri. I batteri Bacillus isolati dal gruppo di ricerca vivono di preferenza nell’acqua salata. L’équipe di Vreeland ipotizza quindi che gli organismi abbiano formato delle spore, e che poi l’acqua salata si sia cristallizzata attorno a esse, costituendo una minuscola sacca di acqua salmastra che oggi ha circa 250 milioni di anni, e dalla quale gli organismi sono ora stati liberati. I ricercatori riportano le loro scoperte su Nature del 19 ottobre.

    Affermazioni simili sono già state confutate in precedenza, e molti ricercatori avranno probabilmente bisogno di qualche opera di convincimento anche riguardo a questi risultati. La questione più importante di tutte è quella della possibile contaminazione da parte di batteri moderni. Per scongiurare questa evenienza, il gruppo ha sterilizzato la superficie dei campioni di cristallo servendosi di acidi e alcali in forte concentrazione prima di estrarre le spore. Questo riduce le possibilità di contaminazione, dichiarano, a meno di una su cento milioni. Altri avvertono che i batteri avrebbero potuto "prendere casa" nei campioni in epoca assai più recente, ma ciò sarebbe impossibile se i cristalli salini si fossero formati attorno alle spore, come afferma l’équipe. «Le delicate strutture cristalline e le caratteristiche della sedimentazione indicano che il sale non si è più ricristallizzato dopo la sua formazione», dichiarano.

    Per evitare ogni confusione sulla contaminazione, la squadra di Vreeland ha copiato, per quanto possibile, la procedura recentemente utilizzata per isolare spore batteriche da un’ape preservata in un frammento di ambra di 40 milioni di anni fa. In quel caso i ricercatori erano riusciti addirittura a estrarre e analizzare in Dna dalle spore, dimostrando che si trattava di un’altra varietà di batteri Bacillus. Questo nuovo studio offre quella che finora è l’attestazione più solida di sopravvivenza di microrganismi a lunghissimo termine, dichiara Parkes. Altri ricercatori dovranno però ripetere gli esperimenti prima che i risultati possano essere pienamente e sicuramente accettati – ammette – e si renderanno necessari studi analoghi su depositi salini di altro tipo.
    Raffaele Lepore

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    • #3
      Criostati

      Un tipo di "Criostati" dove si sottopongono gli esperimenti



      Questo qui sopra e un sistema di raffreddamento camera con controllo elettronico fino a -35°C;
      Spessore delle sezioni da 0,5 a 60 micron;
      In più (versione N) sistema di arretramento del campione nella corsa di ritorno;
      Programmabilità da tastiera di tipo "panel touch";
      Spessore delle sezioni fino 500 micron.
      Raffaele Lepore

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