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Dove sono le stelle?

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  • Dove sono le stelle?

    I mezzi con indice di rifrazione negativo impedirebbero agli astronomi di identificare con precisione la posizione di una stella. Una velocità di fase negativa non consentirebbe di localizzare accuratamente gli astri.




    Osservate debolmente attraverso le luci di una città, o in tutta la loro gloria in aperta campagna, le stelle che circondano la Terra appaiono magnifiche. Tuttavia, alcuni scienziati avvertono che esse non si trovano necessariamente nel punto in cui crediamo.
    “Sappiamo che la luce delle stelle distanti impiega molto tempo per raggiungere la Terra, - spiega Akhlesh Lakhtakia, docente di ingegneria e meccanica alla Pennsylvania State University - ma anche tenendo conto dei movimenti della stella durante il tempo necessario alla luce per viaggiare, potremmo non essere in grado di determinare la sua posizione in modo accurato”.
    I responsabili di questa incertezza sarebbero mezzi con velocità di fase negativa, o materiali con indice di rifrazione negativa. Recentemente, gli scienziati dei materiali dell’Università della California di San Diego, lavorando con micro- e nano-materiali, hanno sviluppato un metamateriale che presenta un indice di rifrazione negativa per le microonde, dimostrando che possono esistere materiali con fase negativa almeno per quanto riguarda la regione delle microonde dello spettro elettromagnetico.
    Se le implicazioni di questa scoperta nel campo delle nanotecnologie si traducono nella creazione di una lente perfetta (senza distorsioni) da usare in dispositivi di trasmissione ottica, in campo astronomico questi mezzi possono impedire la localizzazione di una stella. Un materiale di questo tipo trasmette la luce o altri tipi di onde in modo differente da un mezzo con indice di rifrazione positivo. Nello spazio, la luce di un oggetto stellare attraversa molte differenti regioni che ospitano mezzi differenti, ed è impossibile determinare con esattezza il suo percorso. Secondo Lakhtakia, questo fenomeno potrebbe avere importanti implicazioni in un futuro in cui si diffonderà il volo spaziale, alterando la telemetria di oggetti e navicelle.
    Raffaele Lepore

  • #2
    Mmm mi lascia da pensare un po'...
    Innanzitutto si deve tenere conto del tipo di interazione radiazione materia che avviene in questi compositi. Mi verrebbe da pensare (cosi' a naso) che questo effetto sull'indice di rifrazione, sia un tipo di interazione molecolare, e non elettronico come nel caso dei normali materiali studiati fino ad ora. Questo vorrebbe dire che si possono fare lenti con indice negativo ma che difficilemnte in natura si potrebbero trovare zone di spazio con simili caratteristiche ottiche. Soprattutto nel campo della radiazione visibile dove le lunghezze d'onda sono molto piu piccole.

    Ha ... ben tornato al nostro moderatore che ci Spamma post su post
    Come un orso nell'inverno ....
    Mi appallottolo e dormo.

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    • #3
      Grazie Jaren

      Penso in ogni modo, che per logica, le stelle che noi vediamo non sono precisamente nel punto in cui le vediamo. Ad esempio quest’ immagine che ho messo di proposito:



      Come si può osservare, c'è una stella al centro, con sette stelle intorno; In uno studio fatto da alcuni ricercatori, si spiega un fenomeno causato da "materia oscura". In altre parole uno strato di materia che tende a distorcere le immagini intorno, come se fosse una lente posta tra due corpi, in questo caso funziona così:

      Terra ------------> materia oscura ---------> Stella

      Se non ci fosse la materia oscura al centro, noi vedremmo una stella circa nel punto in cui si trova; La materia oscura posta al centro distorce l'immagine della singola stella, e noi vediamo l'immagine che ho messo qui sopra. (Considerate che l'immagine è solo d’esempio)
      Con questo voglio dire semplicemente una stella non solo potrebbe non trovarsi nel punto originario, ma addirittura potrebbe non esistere, perché "immagine distorta di una stella più lontana"
      Ultima modifica di Cosmo; 25-08-2004, 13:44.
      Raffaele Lepore

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      • #4
        Ok Ok allra facciamo il secondo passo e lo intitoleremo:

        Diffrazione e lenti gravitazionali.

        E' vero, le stelle non sono dove le vediamo. Innanzitutto tutte le stelle hanno un moto proprio. Questo moto puo' essere piccolo o grande e a seconda della distanza piu o meno rilevabile. Le costellazioni come le vediamo cambieranno nei prossimi 10000 anni tanto da nn farcele piu riconoscere, ma stelle che sono distanti migliaia di anni luce sono gia', per questo moto propio lontaner dalla posizione dove le vediamo ora.
        Poi c'e' la diffrazione, e' lo stesso fenomeno descritto nell'articolo da te citato ed, anche considerandolo normalmente, devia la direzione della luce. se potessimo spare perfettamente la densita' e le caratteristiche della materia che e' interposta potremmo ritrovare la vera posizione della stella (sempre salvo moti propri).
        L'effetto che hai descritto te e' la cosi' detta lente gravitazionale. E' causato da un qualunque corpo che ha una grande massa o densita', interposto tra l'osservatore e l'oggetto.
        Spesso questo effetto produce solo delle sbavature di luce chiamati archi gravitazionali, ma in alcuni casi puo' fare le cosi' dette croci di einstein (come l'esemio che hai riportato) o ingrandire l'immagine. Effetti di lenti gravitazionali sono stati a lungo cercati nella nostra galassia, ma che io sappia nn sono mai stati trovati. Li cercano perche' potrebbero essere utili a trovare piccoli buchi neri isolati (mmm o forse ricordo qualcosa di un tipo che cercava BN nell alone della via lattea ... nn ricordo bene).

        Questi effetti sono invece stati osservati e bene tra galassie lontane dove nn e' detto che sia materia oscura a provocarli, ma anche semplicemente un ammasso di galassie..

        Scusa per gli errori ma ho una tastiera di m*****a
        Come un orso nell'inverno ....
        Mi appallottolo e dormo.

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        • #5
          Jaren ti ringrazio, sei sempre molto disponibile.

          Ultima modifica di Cosmo; 01-09-2004, 14:24.
          Raffaele Lepore

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