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digital divide & press divide

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  • digital divide & press divide

    (greenreport.it) L'ottavo rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione pone il mondo dell'informazione in una posizione piuttosto scomoda, anche se tutt'altro che inaspettata. Non è solo la stampa a essere in crisi, ma l'informazione in generale. Nel rapporto si parla della nascita del "press divide" intendo con questa espressione "il divario tra quanti contemplano nelle proprie ‘diete' i media a stampa e quanti non li hanno ancora o non li hanno più".
    La somma di questi due gruppi rappresenta il totale di quanti non hanno ancora colmato il digital divide, la cui soglia si collocava nel 2006 al 71% e scende nel 2009 al 51,3%. Se il digital divide si sta attenuando, il press divide invece aumenta, visto che nel 2006 era il 33,9% degli italiani a non avere contatti con i mezzi a stampa, mentre nel 2009 si è arrivati al 39,3% (+5,4%)». Inoltre «emerge che ad aumentare negli ultimi anni l'estraneità all'uso dei mezzi a stampa, peraltro in misura rilevante, sono stati i giovani (+10,0%), gli uomini (+9,9%) e i soggetti più istruiti (+8,2%), quelli cioè da sempre ritenuti il traino della modernizzazione del paese».
    Ribadendo che può essere certamente la crisi una spiegazione a quello che sta accadendo, non si può non riflettere sul dato che «la lettura di quotidiani a pagamento passa dal 67% al 54,8%, invertendo una tendenza leggermente positiva che si era registrata negli anni immediatamente precedenti al 2007». Da spiegare che questo dato è relativo all'utenza complessiva, «cioè di chi legge un quotidiano almeno una volta la settimana».
    Perché se prendiamo in considerazione l'utenza abituale, cioè chi lo legge almeno tre volte la settimana, «si passa dal 51,1% del 2007 al 34,5% del 2009. Questo significa che, prima della crisi, la metà degli italiani aveva un contatto stabile con i quotidiani, mentre adesso questa porzione si è ridotta a un terzo».
    In questa quota sono compresi anche i quotidiani sportivi.
    «Si sarebbe potuto pensare che, nonostante le difficoltà economiche, negli ultimi due anni fosse notevolmente aumentato l'impiego di internet tra gli italiani. Invece la variazione è minima: dal 45,3% del 2007 si è passati al 47% del 2009. In realtà, la diffusione di internet è strettamente collegata a fattori generazionali e ai livelli di istruzione. Sono i giovani e gli istruiti ad avere familiarità con la rete. Di conseguenza, nel momento in cui internet è diventata familiare a più dell'80% dei giovani e a quasi il 70% dei soggetti più istruiti, si va verso una dimensione di saturazione, e il dato complessivo potrà aumentare solo con estrema lentezza».


    che ne dite, voi leggete il giornale? e se sì, su carta o su web, e quanto spesso?
    perchè la gente ha smesso di leggerli?
    internet sarà davvero la svolta positiva dell'informazione, o in realtà viene usata solo per svago?

  • #2
    non leggo il giornale, né cartaceo né sul web (se non qualche notizia vista di sfuggita dal bus o sulla home page dell'email, ma non ci tengo), il motivo è semplice:

    non mi interessa sapere che x ha ucciso y, la bambina z è scomparsa, le cazzate che sparano i politici, cosa fa il clan mafioso di kkk, e di certo non mi interessa se l'attrice jjj si gonfia le labbra col silicone o la silica gel;

    levato questo in un giornale rimane giusto tanta pubblicità, il sudoku (si trovano a gratis su internet se proprio li si vuole), le vignette non divertenti sulle imbarazzanti situazioni politiche, alcuni (perchè costa tanto inserirli) lutti.

    Non trovo utilità nel servizio giornaliero fornito, di certo se esce una finanziaria/altro posso andare su internet a leggere e vedere i cambiamenti, dopo che ho letto che all'ospedale uuu si son fregati millemila euro che faccio ?
    e anche quando, questi eventuali soldi che magari rientrano nelle casse statali, come cambiano la mia vita?
    in nessun modo, quindi perchè devo perdere tempo a leggere queste "notizie" ?
    Welcome... To the Paradise Parade!

    The Masked Man plays the flute turning his back on the setting sun,
    A Singing Girl is sitting on his shoulder Following the rhythm of the flute;

    Its sound is irresistible For those who bear deep Scars in their hearts.

    Wandering people, Tempted by the sound of the flute, one by one they line in a row,
    Everybody is free to join, but nobody is allowed to leave!

    The parade continues, It goes towards the End of the world.

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    • #3
      io leggo la gazza

      nn sempre però...invece i siti di gazza,repubblica e corsera li apro quasi tutti i giorni

      + un uomo e' gretto + le sue affermazioni sono assolute
      Parla in modo sensato ad uno stupido e questi ti chiamerà stupido.
      Accetto qualunque critica ma non accetto insulti
      3. È VIETATO scrivere messaggi senza contenuto (SPAM - solo puntini, emoticons etc..) o fuori argomento, con l'intento, volontario o involontario, di creare flame ed appesantire le discussioni.

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      • #4
        Durante il weekend leggo LaStampa, soprattutto, se ci sono, gli articoli di alcuni che a me piacciono molto (LaSpina, Gramellini, Spinelli e Bettiza).
        .
        Quando sono in palcoscenico a provare, quando ero in palcoscenico a recitare...
        è stata tutta una vita di sacrifici. E di gelo.
        Così si fa il teatro.
        Così ho fatto!

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