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25 anni fa : ciao enrico

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  • 25 anni fa : ciao enrico

    L'11 giugno del 1984 moriva Enrico Berlinguer. In occasione del venticinquesimo anniversario dalla sua scomparsa, cerimonia organizzata dalla Camera dei Deputati, in presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Tra i protagonisti della giornata, oltre a Alfredo Reichlin, anche il presidente della Camera Gianfranco Fini.

    «Erano certamente altri tempi e, quindi, erano anche altri uomini. Sicuramente non avrebbe senso rimpiangere quei tempi», ma «credo che abbia senso riservare ammirazione per quegli uomini e, in questa occasione, certamente per Enrico Berlinguer» ha detto Fini. Fini ha ricordato un aneddoto legato ai funerali di Berlinguer, quando in fila tra la folla dei militanti comunisti, si inserì, da solo, per rendere omaggio alla salma dell'avversario, il segretario del Msi, Giorgio Almirante: «Fu riconosciuto - ha raccontato Fini - e furono avvertiti i dirigenti del partito. Scese Giancarlo Pajetta e gli disse: "Prego accomodati". Quando nel pomeriggio chiesi ad Almirante perché fosse andato da solo, mi rispose: "Da solo, perché non dovevo temere nulla, perché oltre il rogo non v'è ira nemica..." e poi mi confidò di essere rimasto colpito dal fatto che Berlinguer avesse voluto portare fino in fondo il suo comizio a Padova, fino all'estremo sacrificio».

    «Per un'ironia del destino - ha concluso Fini - qualche tempo dopo anche Almirante in occasione del suo ultimo comizio a piazza del Popolo ebbe un malore. Sopravvisse, ma dopo pochi mesi morì. La salma venne esposta a via della Scrofa, nella sede del Msi di cui io ero divenuto segretario. Mi raggiunse una telefonata: "Sono Pajetta, devo mettermi in fila?". Io gli dissi: "No, vieni"...».

    «Nel richiamo al nesso tra etica e politica» legato al tema della questione morale lanciato da Enrico Berlinguer «si esprime un più generale spirito repubblicano, quello stesso spirito che anche oggi deve rimanere come valore condiviso tra i diversi schieramenti politici» ha detto ancora il presidente della Camera in occasione dei venticinque anni dalla scomparsa dello storico segretario del Pci, alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Per Berlinguer, ha rilevato Fini, la questione morale «non fu solo l'orgogliosa rivendicazione della presunta diversità comunista, fu anche la capacità di guardare in profondità alle dinamiche in atto nella politica italiana, nel momento in cui si manifestavano le prime crepe nel rapporto di fiducia tra la politica stessa e la società».

    Citando una frase di Massimo D'Alema, Fini ha ricordato: «La questione morale posa in realtà il problema della democrazia e delle sue basi di consenso e di legittimazione che si sgretolano se viene meno il nesso tra etica e politica», insomma «non possiamo dire che, nella questione morale sollevata da Berlinguer, fossero presenti valori riconosciuti soltanto dalla sinistra italiana». Enrico Berlinguer compì lo strappò da Mosca, ma non ruppe definitivamente con il comunismo, «non impresse una svolta ancora più profonda e radicale alla linea del suo partito, come un'altra generazione di dirigenti comunisti avrebbe fatto all'inizio degli anni Novanta».

    «La domanda che appassiona ancor oggi molti storici - ha rilevato Fini - è perchè al tempo di Berlinguer non ci fu un evento che assomigliasse a una Bad Godesberg, una profonda revisione ideologica che potesse più compiutamente avvicinare il Pci alla grande socialdemocrazia europea di Helmut Schmidt, Francois Mitterrand e Olaf Palme. Ritengo che una tale domanda, nel caso di Berlinguer, serva a farne risaltare ancor di più lo spessore politico e la capacità di visione strategica. Non ce la porremmo se non ci trovassimo di fronte, come appunto ci troviamo, a un uomo che ha scritto capitoli decisivi nella vita, non solo della sinistra, ma dell'intera politica italiana».

    Stasera uno speciale di «La Storia siamo noi» sarà dedicato al leader politico.

    Berlinguer, il ricordo a 25 anni dalla morte - l'Unità.it



    + un uomo e' gretto + le sue affermazioni sono assolute
    Parla in modo sensato ad uno stupido e questi ti chiamerà stupido.
    Accetto qualunque critica ma non accetto insulti
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  • #2
    Ciò non toglie che Almirante fosse una mèrda.

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    • #3
      rest in piece

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