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Condannata la Chiesa. E c'è anche una querela!!!

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    Riepilogo storico.

    Fatta questa premessa di carattere generale per esprimere quei primi dubbi che ci portano a sospettare sull’autenticità del passo in questione, è utile fare un riepilogo storico per poter dimostrare nella maniera più inconfutabile la falsità della testimonianza che la Chiesa trae dagli “Annali” di Tacito per sostenere la storicità di Cristo.

    Nella rivolta dei Maccabei (167 a.C), in seguito all’alleanza dei Giudei con i Samaritani, si formò quella setta ebraica che, con il nome di Esseni (ex Asidei), proseguì nella lotta contro l’invasione straniera nell’attesa di un liberatore la cui figura risultò formata dall’unione dei due concetti che ognuna di esse aveva separatamente attribuito al proprio Messia, quello del guerriero davidico giudeo e quello del sacerdote spiritualista samaritano.

    Le due correnti rimasero unite fino a quando, in seguito alla sconfitta dell’esercito rivoluzionario (+70) non si separarono di nuovo per continuare ciascuna la propria lotta contro Roma, capitale del paganesimo, secondo il programma che gli veniva dal proprio Messia, quella zelota d’origine giudaica il programma guerriero, quella d’origine asidea il programma spirituale.
    Mentre i rivoluzionari giudaici ripresero a combattere in Palestina nell’attesa dell’eroe prescelto da Dio fra gli uomini che li avrebbe portati alla vittoria finale contro Roma, gli spiritualisti, sparsi in tutto il Medio Oriente in comunità in apparenza pacifiste, rimasero a sollecitare l’avvento del loro Messia celeste fino a quando, agli inizi del secondo secolo, una certa corrente filosofica essena d’origine egiziana (gnosi) non pose fine a questa attesa dichiarando che, contrariamente a quanto essi avevano creduto fino ad allora, egli si era in realtà già realizzato svolgendo la sua missione di predicatore sulla terra ma in una maniera così discreta da non essere rimarcato.
    Un capovolgimento totale nella religiosità essena spiritualista che, inaccettabile per la sua stravaganza dalla ragione e dal buon senso, fu fatta passare come verità storica attraverso l’interpretazione delle profezie e con tanta sicurezza da trarre da esse anche la data in cui era disceso dal cielo, data che fecero ricadere “nell’anno quindicesimo del regno di Tiberio, procuratore Ponzio Pilato”, come risulta dal Vangelo gnostico di Marcione (140-144) che fu usato poi dai Padri della Chiesa per costruire nella seconda metà del II secolo i vangeli canonici.
    Con questo messia gnostico che secondo i filosofi di Alessandria (terapeuti) aveva preso dell’uomo soltanto le apparenze, gli esseni spiritualisti proseguirono concordi fino a quando una parte di essi non decise, intorno all’anno 150, di dargli un corpo per potersi mettere alla pari con le religioni pagane che si presentavano con Soteres che avevano svolto la missione di predicatori da veri uomini. Infatti, la Gnosi, a causa della complessità dei suoi concetti teologici tendenti a sostenere un Messia che, posto come era tra la materia e lo spirito, risultava alla fine di una natura così imbrogliata e confusa da non poter essere considerata né carne né pesce, stava perdendo sempre più terreno di fronte al paganesimo che con le sue divinità incarnate risultava più realista e comprensibile alle masse.
    La trasformazione del Cristo spirituale gnostico, comportando l’istituzione dell’eucaristia, determinò la separazione tra gli esseni di origine ebraica, che mai avrebbero potuto accettare di mangiare il proprio Dio, e gli esseni di origine pagana che, provenendo dal Culto dei Misteri, erano già preparati a questa forma di teofagia.
    La comunità nella quale si concepì la figura di questo messia incarnato fu quella di Roma. Fu in essa che si sviluppò, a partire dal 150, la nuova religione di Santa Madre Chiesa i cui seguaci, pur avendo assunto il nome di cristiani, non hanno avuto mai nulla a che vedere con i cristiani esseni del primo secolo che erano vissuti nell’attesa di un Cristo (logos) che doveva ancora venire.
    Come conseguenza, Roma, per sostenere l’invenzione di questo Messia incarnato del quale nessuno aveva mai sentito parlare, fu costretta a costruirsi tutta una falsa documentazione che andò a costituire quelli che furono dalla Chiesa dichiarati “testi canonici”, quali i quattro vangeli, gli Atti degli Apostoli e le lettere di Paolo di Tarso.
    Intromessisi attraverso uno sconvolgimento dei fatti nelle vicende del primo secolo, favoriti come erano dal fatto di avere lo stesso appellativo di cristiani, come il cuculo che pone l’uovo nel nido degli altri uccelli, i fautori di questa nuova religione si costruirono una storia appropriandosi delle comunità essene, nonché dei loro seguaci, quali Stefano, Simone (Pietro),Giacomo il Maggiore e Giacomo il Minore che, uccisi dai romani quali rivoluzionari, fecero passare per propri martiri.
    Mistificata così la storia attraverso la trasformazione degli esseni in propri seguaci, Roma decise di appropriarsi anche della direzione dell’ideologia religiosa che, nonostante tutte le contraffazioni operate per far sparire ogni traccia essena, risultava appartenere comunque al mondo filosofico orientale che l’aveva originata, con particolare riferimento alla comunità di Gerusalemme che si era fatta risultare come la culla nella quale si era formata e sviluppata. (Vedi Atti degli Apostoli).
    Ma su quale presupposto la comunità di Roma poteva arrogarsi il diritto di sostituirsi a Gerusalemme quale leader del nuovo cristianesimo?
    E ancora una volta, ricorrendo ad una falsa rappresentazione dei fatti, la soluzione fu trovata trasferendo Pietro a Roma in maniera che facendovelo morire si fosse potuta costruire sulla sua tomba tutta l’impalcatura del cristianesimo nel rispetto di ciò che lo stesso Gesù aveva detto in quella frase che fu appositamente inserita dai falsari nel vangelo di Matteo: << Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa>>.(Mt.16,16).
    Fu verso la fine del 200 che cominciarono ad uscire i primi scritti nei quali si diceva che Pietro, secondo la tradizione, era morto a Roma. La sua morte ebbe diverse versioni: In una prima si disse che era stato crocifisso per ordine di Nerone perché aveva provocato la morte di Simone il Mago facendolo sfracellare al suolo mentre, in una sfida di magia, costui stava dimostrando i suoi poteri sovrannaturali in un’esibizione di volo. Ma poiché questa morte non aveva il presupposto perché fosse dichiarato martire, gliene fu attribuita una seconda che, fatta dipendere dalla sua testimonianza al cristianesimo, ebbe a sua volta due diverse finali: nella prima, perché fosse rispettata la morte predettagli da Gesù (Gv. 21-18), si raccontò che era stato trascinato al patibolo piangente e con le mani tese in avanti, nella seconda, avendo ritenuto che non era dignitoso per il capo della Chiesa mostrarsi vile davanti alla morte, fu sostenuto invece che aveva affrontato il supplizio sorridente dopo aver assistito imperturbabile alla morte di sua moglie.
    Soltanto verso la fine del VI secolo, cioè dopo che era stata inventata la croce latina, fu coniata quella che diventerà la crocifissione definitiva, che tutt’oggi viene sostenuta, nella quale si dice che Pietro chiese di essere crocifisso con la testa all’ingiù perché non si riteneva degno di essere appeso come il suo Maestro. (Il ridicolo di tale posizione viene messo in evidenza dai films e dai quadri che la riproducono).
    In verità, il motivo per cui la Chiesa appese Pietro alla croce con la testa in basso e le zampe all’aria fu determinato esclusivamente dal fatto che due crocifissi uguali, oltre che a generare una confusione nello svolgimento dei riti, avrebbero potuto nuocere alla figura di Cristo.

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      Lo scisma d’Occidente.

      Questo primato sul cristianesimo, basato esclusivamente sulla tradizione, Roma riuscì a imporlo fino a quando, agli inizi del XV secolo, non cominciarono le contestazioni in seguito alla decisione che prese Urbano VI (1378) di riportare il trono di Pietro da Avignone a Roma, decisione che portò i cardinali francesi a porsi domande sulle origini del papato per poter giustificare l’elezione di un antipapa che realizzarono nella persona di Clemente VII.
      Fu così che in un continuo succedersi di papi e antipapi che si arrogavano il diritto di poter scegliere ciascuno la propria sede (vedi concili di Pisa, di Costanza, di Basilea, di Ferrara e di Firenze), la discussione sulla legalità del trono di Pietro andò avanti finché l’antipapa Felice V dei Savoia non vi pose termine abdicando nel 1449 in favore del papa Nicolò V vescovo di Roma.
      L’argomento base su cui facevano leva i contestatori non era tanto la mancanza di una documentazione che confermasse la venuta di Pietro a Roma (tutte le strade vi ci portano), quanto quella crocifissione che, attribuitagli quale seguace del cristianesimo, non poteva essere storicamente accettata dal momento che i romani, tolleranti come erano sempre stati verso ogni culto, mai avevano eseguito condanne per questioni religiose.
      Fu per controbattere questa motivazione che era alla base della contestazione che un certo Poggio Bracciolini, segretario pontificio, rimasto famoso per innumerevoli altre falsificazioni, pensò di dare alla crocifissione di Pietro un movente che non fosse di natura religiosa, tirando fuori nel 1429 il passo di Tacito in questione dicendo che gli era stato consegnato, sotto forma di un manoscritto dell’XI secolo, da un frate venuto in pellegrinaggio a Roma, un frate anonimo che come dal nulla era venuto nel nulla era ritornato.
      Lo scopo che il Bracciolini si propose di raggiungere con questo documento non fu tanto quello di dimostrare l’esistenza dei cristiani al tempo di Nerone, cosa questa che nel XV secolo non poteva porre problemi alla Chiesa per via dell’inquisizione che imponeva a crederlo, quanto quello di far dipendere la crocifissione di Pietro non da una causa religiosa, che storicamente non poteva essere accettata, ma da una persecuzione ordinata da Nerone contro i cristiani per aver commesso un reato comune quale quello di avere incendiato Roma.

      Falsità del documento.

      Che il passo riportato sugli “Annali”, dal quale la Chiesa trae una delle testimonianze per sostenere la figura storica di Gesù, sia un falso ci viene confermato da un’infinità di prove oltre a quella storica per la quale risulta indiscutibile che Pietro non può essere morto a Roma nel 64 se fu giustiziato nel 46 insieme a suo fratello Giacomo sotto il procuratore Cuspio Fado secondo quanto ci viene testimoniato da Giuseppe Flavio: <<Sotto l’amministrazione di Tiberio Alessandro, Giacomo e Simone (Pietro), figli di Giuda il Galileo, furono sottoposti a processo e crocifissi; questi era il Giuda che, come ho spiegato sopra, aveva aizzato il popolo alla rivolta contro i Romani mentre Quirino faceva il censimento in Giudea>>. (Gius. Fl. Ant. Giud. XX-122).

      1) Che Pietro non si trovasse a Roma sotto l’imperatore Nerone ci viene confermato dagli stessi Atti degli Apostoli dal momento che non ne fanno nessuna menzione allorché parlano della venuta di Paolo presso la comunità cristiana di Roma e del suo soggiorno che, secondo la Chiesa, si protrae fino all’anno 67. Un silenzio che assume un significato determinante per dimostrare quanto tutto ciò che si riferisce a Pietro sia tutta un’invenzione cominciando dall’attribuzione della carica di vescovo della comunità di Roma.

      2) Prima del 1429, data in cui Bracciolini tirò fuori il documento del frate pellegrino, nessuno aveva mai parlato di questa persecuzione contro i cristiani. L’avevano ignorata Plinio il Vecchio, Giuseppe Flavio, Marziale, Plinio il Giovane, Svetonio, Cassio Dione e gli stessi padri della Chiesa, quali Clemente, Ireneo, Eusebio, Origene, Agostino e Ambrogio, che l’avrebbero ben volentieri citata per controbattere coloro che negavano l’esistenza dei cristani a Roma nel I secolo.
      Il silenzio di Svetonio risulta poi particolarmente significativo se consideriamo che quando scrisse la “Vita dei 12 Cesari” egli conosceva gli Annali di Tacito usciti cinque o sei anni prima.
      Il fatto che non abbia riportato la persecuzione, quando per lui sarebbe stato un ulteriore ottimo motivo per denigrare Nerone, verso il quale si era dimostrato sempre ostile, dimostra nella maniera più indiscutibile che il passo in questione non esisteva negli “Annali” nella sua edizione originale del 115.

      3) Se il passo in questione fosse stato scritto veramente da Tacito, secondo quanto sostiene la Chiesa, come si spiega che egli non fa nessuna menzione della persecuzione dei cristiani nel suo libro “Historia”, scritto soltanto tre anni prima degli Annali, e nulla dice del “Cristo giustiziato” nel capitolo dedicato a Pilato?
      Un silenzio questo di Tacito nel suo libro Historia che risulta eccezionalmente grave per la Chiesa perché, oltre che a confermare la falsità del documento, dimostra nella maniera più decisa che mai ci fu un processo contro Cristo sotto Pilato per il semplice motivo che se ci fosse veramente stato, coinvolgendo tutta Gerusalemme con la crocifissione e tutto il Medio Oriente con i suoi terremoti e oscuramenti di sole, avrebbe rappresentato un avvenimento tutt’altro che insignificante per essere taciuto.

      4) Come si può poi credere che Tacito abbia potuto scrivere che il fondatore dei “cristiani” sia stato il Cristo giustiziato da Pilato nel trentatré quando lui stesso nel libro “Historia”, scritto precedentemente agli “Annali”, sostiene che i seguaci di questa setta erano stati già espulsi da Roma, quali apportatori di disordini, due volte da Cesare Augusto e una terza dal suo successore Tiberio nell’anno 19? (Emilio Bossi - “Gesù Cristo non è mai esistito” - Cap. III - pag.36).

      5) Come si può, poi, non considerare come un’ulteriore prova della falsificazione la contraddizione che ci viene da un Tacito nell’esprimere la pietà che i romani provavano per le sofferenze inflitte a questi cristiani, quando lui in tutti gli altri scritti riferentesi agli spettacoli del Circo (Annali III-27- Germ. 33) dice che le atrocità che venivano in essi operate contro i condannati a morte erano motivo di divertimento per il popolo romano?
      Chi altri può aver cercato di suscitare della commozione verso questi cristiani se non una mano interessata a suscitare sentimenti di pietà perché fossero venerati come santi martiri?

      Sulpicio Severo.

      Ma dove aveva preso Poggio Bracciolini gli estremi per costruire questo falso documento che lui sosteneva di aver ricevuto da un frate pellegrino?
      La persecuzione ordinata da Nerone contro i cristiani per avere incendiato Roma fu riportata per la prima volta da un certo Sulpicio Severo (IV sec) nel suo libro “Historia Sacra” (II-29). Questo libro, ritirato dalla circolazione in seguito ad un processo che lo aveva dichiarato una raccolta di assurde invenzioni, fu ricopiato da Bracciolini in maniera così fedele da riprodurne letteralmente alcuni passi con le stesse parole, come quello riguardante i cristiani che venivano bruciati per rischiarare di notte le strade di Roma: <<Ut cum deficisse dies, in usum nocturni luminis urerentur>>.(Come cominciava a far sera, venivano usati come illuminazione notturna).
      Soltanto un rimbecillito dal fanatismo religioso avrebbe potuto concepire l’idea di trasformare questa combustione umana in una fonte d’illuminazione da essere usata anche da Nerone per rischiarare i suoi giardini, come viene riportato nel passo in discussione.
      <<Anche se questa condanna veniva usata presso i Romani per punire gl’incendiari, non risulta comunque in nesuna parte che si usasse come illuminazione>>, rimarca Renan e Las Vergnas, ridendoci sopra, commenta: <<Questo sistema usato per illuminare è davvero bizzarro. Io immagino che un cristiano che brucia, anche se cosparso di cera, possa friggere, carbonizzare, appestare ma non rischiarare. Molto fumo e poca luce. Per averne una conferma si potrebbe provare con due o tre frati cappuccini>>.
      Per dimostrare la demenza di Poggio Bracciolini e di quanti hanno creduto e continuano a credere a questa assurdità, basterebbe considerare la reazione che potrebbe avere il nostro vicino di casa se gli si cuocessero sotto la finestra quattro braciole alla griglia, almeno che costui non sia quel Dio della Bibbia a cui certi fetori risultano particolarmente graditi. (Lev. 17-6).

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      • Fatevene una ragione, avete tutto il diritto di credere in quello che vi pare, ma parlate di dogma, perchè se volete buttarla sulla storia fate solo la figura degli ignoranti.

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        • little OT:
          ichi, ti amo quando sintetizzi così

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          • Originariamente inviato da IchiDaKillah Visualizza il messaggio
            ..
            Già che c'eri potevi postare direttamente il libro di Cascioli o qualche link sulle teorie di Ross e avresti risparmiato molto tempo..

            Chi, come te, sguazza allegramente nella storia (e ti rendo atto della tua erudizione) e chi, come Bonanzino, si aggrappa ciecamente alla sua fede, non può far altro che sbattere costantemente contro un muro in quanto nessuno è in grado di stabilire cosa sia storicamente accaduto o meno perché non ci sono fonti più attendibili di altre o, per meglio dire, non ci sono fonti che lo siano totalmente..

            E vedervi scannare per una questione che non potrete mai risolvere su qualsiasi base storico-scientifica suscita in me grande ilarità..

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            • Originariamente inviato da caratiamo Visualizza il messaggio
              Già che c'eri potevi postare direttamente il libro di Cascioli o qualche link sulle teorie di Ross e avresti risparmiato molto tempo..

              Chi, come te, sguazza allegramente nella storia (e ti rendo atto della tua erudizione) e chi, come Bonanzino, si aggrappa ciecamente alla sua fede, non può far altro che sbattere costantemente contro un muro in quanto nessuno è in grado di stabilire cosa sia storicamente accaduto o meno perché non ci sono fonti più attendibili di altre o, per meglio dire, non ci sono fonti che lo siano totalmente..

              E vedervi scannare per una questione che non potrete mai risolvere su qualsiasi base storico-scientifica suscita in me grande ilarità..

              Dopo aver fallito miseramente la carta Tacito ti giochi il luogo comune da TG5? Ammirevole l'intenzione, ma solo nel caso in cui al discorso avessero partecipato i soliti
              noti. Il muro non c'è, esistono fatti comprovati, esistono prove concrete che la favola di Gesù è interamente copiata, sia nei nome che negli accadimenti dal culto di Horus, e si parla del 3000 a.C
              Le fonti attendibili ci sono, a migliaia, la differenza sta nel chi le cerca, chi non le accetta per la paura di vedere crollare la propria fede, e chi, come te, non ci capisce nulla e perde una buona occasione per non fare una figura da fesso.

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              • Originariamente inviato da caratiamo Visualizza il messaggio
                Già che c'eri potevi postare direttamente il libro di Cascioli o qualche link sulle teorie di Ross e avresti risparmiato molto tempo..

                Chi, come te, sguazza allegramente nella storia (e ti rendo atto della tua erudizione) e chi, come Bonanzino, si aggrappa ciecamente alla sua fede, non può far altro che sbattere costantemente contro un muro in quanto nessuno è in grado di stabilire cosa sia storicamente accaduto o meno perché non ci sono fonti più attendibili di altre o, per meglio dire, non ci sono fonti che lo siano totalmente..

                E vedervi scannare per una questione che non potrete mai risolvere su qualsiasi base storico-scientifica suscita in me grande ilarità..

                Non c'è nessun muro in cui ci sbattiamo noi. Ci sono le prove che quello che dice la chiesa è falso. Della storia, in questo 3d ci interessa fino ad un certo punto, perchè stiamo discutendo del fato per quale motivo deve esistere la chiesa quando ciò che ha sempre detto è falso.

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                • Originariamente inviato da IchiDaKillah Visualizza il messaggio
                  Dopo aver fallito miseramente la carta Tacito ti giochi il luogo comune da TG5? Ammirevole l'intenzione, ma solo nel caso in cui al discorso avessero partecipato i soliti noti. Il muro non c'è, esistono fatti comprovati, esistono prove concrete che la favola di Gesù è interamente copiata, sia nei nome che negli accadimenti dal culto di Horus, e si parla del 3000 a.C
                  Le fonti attendibili ci sono, a migliaia, la differenza sta nel chi le cerca, chi non le accetta per la paura di vedere crollare la propria fede, e chi, come te, non ci capisce nulla e perde una buona occasione per non fare una figura da fesso.
                  Innanzitutto il passo degli Annales, così come ogni altro passo citato a buon diritto, rimane tranquillamente saldo al suo posto in quanto i tuoi "comprovati fatti" non sono altro che congetture che lasciano il tempo che trovano..teorie alla Dan Brown che, per quanto si possano ammirare e sostenere (e credimi, ogniqualvolta la chiesa riceve uno scossone io non posso che esserne compiaciuto) bisogna, tuttavia, prendere atto del fatto che rimangono tali..
                  Infatti il punto cruciale (il muro) contro cui si infrange tutto l'ardore degli studiosi anti-cristiani sta proprio nel fatto che mettere in discussione un documento scritto sulla base di ipotesi resta un mero tentativo di screditare ciò che realmente esiste con supposizioni che, per quanto riscontrabili storicamente, non posso essere documentate..una fonte è ritenuta falsa o non attendibile nel momento in cui esiste un documento che prova il contrario (ed anche in questo caso ci sarebbero alcuni distinguo) e non sulla base di confronti stilistici e quant'altro..
                  Tutto il resto è logica fine a se stessa, un po' come l'oratoria prolissa..

                  Per quanto concerne la fede, beh ti confido che l'unica Fede con cui abbia avuto a che fare da parecchio tempo a questa parte è una ragazza che non sento dalla seconda superiore..

                  Infine, ritengo che la figura da fesso l'abbia fatta chi, per ignoranza o pigrizia, non si sia preso la briga di leggere qualche nozione sull'argomento prima di postare e chi avesse preso per buono tutto ciò che leggeva..

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                  • Fregandomene altamente del main topic di cui stiamo parlando, vorrei chiedere a Ichi se può postare qualche riferimento bibliografico sul mito di Horus, perchè è una storia che mi intriga non poco e vorrei documentarmi. Ho cercato un po'da solo ma non ho trovato granchè, a riguardo.

                    Mi vanno bene libri sia in inglese, sia in italiano.
                    Who is Kaiser Souze? He is supposed to be Turkish. Some say his father was German. Nobody believed he was real. Nobody ever saw him or knew anybody that ever worked directly for him, but to hear Kobayashi tell it, anybody could have worked for Souze. You never knew. That was his power. The greatest trick the Devil ever pulled was convincing the world he didn't exist. And like that, poof. He's gone.

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                    • Originariamente inviato da Kaisersouze Visualizza il messaggio
                      .

                      Traunecker, Gli dei dell'Egitto, Xema

                      De Rachelwitz, I miti egizi, Edizioni Mediterranee

                      Bongioanni, l'Occhio di Horus, White Star

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                      • Originariamente inviato da IchiDaKillah Visualizza il messaggio
                        Traunecker, Gli dei dell'Egitto, Xema

                        De Rachelwitz, I miti egizi, Edizioni Mediterranee

                        Bongioanni, l'Occhio di Horus, White Star
                        Grazie, mi faccio una cultura.
                        Who is Kaiser Souze? He is supposed to be Turkish. Some say his father was German. Nobody believed he was real. Nobody ever saw him or knew anybody that ever worked directly for him, but to hear Kobayashi tell it, anybody could have worked for Souze. You never knew. That was his power. The greatest trick the Devil ever pulled was convincing the world he didn't exist. And like that, poof. He's gone.

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                        • ma xchè il prete di reggio che aveva in gestone una casa per poveri,che cadeva a pezzi (con un debito di 60mln di €) ,mentre lui viveva in un' appartamento da nababbo con iacuzzi,idromassaggio,sauna,plasma,quadri pazzeschi,tutto arredato con oggett costosissimi (tutte cose comprate con fondi della regione calabria)?

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