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Dante's Inferno

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  • Dante's Inferno

    Preso da Dante's Inferno - XBOX360 - Recensione, Videogiochi, SpazioGames.it




    Non è Kratos, però...
    Il gameplay di Dante’s Inferno si avvicina moltissimo a quello dei vari God of War e si propone con un sistema di combattimento semplice ed immediato. Un tasto adibito al colpo debole, uno a quello forte, un altro per un attacco a distanza, emanando onde energetiche da una croce magica, e i dorsali sfruttati invece per scatenare fendenti e combinazioni più elaborate, oltre che per usare una delle quattro magie che sbloccherete lungo il corso dell’avventura. Come da tradizione, Dante evolverà le proprie capacità, acquistabili al costo di anime rosse o bianche, le prime utili ad aumentare il vostro livello di empietà e le altre invece per quello di santità, rilasciate dalle orde di nemici che sterminerete. Ogni qual volta giustizierete uno dei vostri avversari, potrete scegliere se condannarlo per sempre, o regalargli la redenzione dei peccati, guadagnando così esperienza e anime adatte ad acquisire abilità nella forza bruta o nell’uso del potere magico. Nell’arco dell’avventura potrete inoltre trovare delle reliquie, equipaggiabili solo due alla volta, che vi doteranno di abilità speciali.
    Gettati nella mischia, l’impianto di gioco messo in piedi dai ragazzi di Visceral Games funziona egregiamente, grazie ad una risposta dei comandi precisa e sempre affidabile e la forza scatenata dalla furia di Dante saprà regalarvi molte soddisfazioni. Il sistema di combattimento non prevede combo particolarmente elaborate, quanto piuttosto una capacità del giocatore nel cambiare tipo di approccio in base alla sfida proposta. I mostri vi attaccheranno sempre in gruppo, all’interno del quale vi saranno tipologie di nemici diverse tra loro cosicché da un lato vi ritroverete a dover infliggere colpi rapidi per avere la meglio su piccoli quanto svelti esseri, mentre subito dietro di voi un imponente colosso andrà abbattuto a suon di magie e combo aeree. Da sottolineare come già a livello medio, la sfida proposta da Dante’s Inferno è decisamente impegnativa, ma mai disonesta, facendovi sempre sentire artefici di un eventuale vostro fallimento.
    Alle fasi di accanimento sui tasti del pad, si alterneranno sessioni più ragionate, divise equamente tra semplici sezioni di platforming e altre di risoluzione di enigmi. In generale è stato fatto un buon lavoro nella costruzione del ritmo di gioco, alternando le varie sequenze e riuscendo a mantenere alta l’attenzione del giocatore per tutta la durata dell’avventura senza annoiare con un eccessivo ripetersi di situazioni uguali tra loro.
    Il gioco presenterà anche piacevoli diversivi, come la guida di enormi creature con le quali seminare morte e distruzione, mentre sono al disotto delle aspettative le boss fight, sempre contro nemici di dimensioni ridotte rispetto a quanto ci hanno abituato i concorrenti e non troppo difficili da portare a termine con successo.

    Visioni infernali
    Se l’impianto di gioco è risultato a conti fatti solido ma non originale, Dante’s Inferno riesce ad esprimere una forte carica creativa nelle particolari trovate stilistiche che caratterizzano la realizzazione dell’inferno. I disegnatori ingaggiati dal team di sviluppo sono stati capaci di tratteggiare con una perfida quanto disturbante genialità i vari cerchi, proponendo pareti organiche piene di dettagli come denti o interiora assortite ad esempio in quello dei golosi, o di richiami agli organi genitali in quello dei lussuriosi. L’originale design, a conti fatti, diviene un vero e proprio elemento fondamentale dell’esperienza, capace da solo di generare la spinta nel giocatore ad avanzare alla scoperta delle prossime visioni infernali che lo attendono.
    Lo scavare nel proprio passato peccaminoso, porterà Dante a scontrarsi con diversi abomini, così che ogni girone infernale avrà i propri abitanti specifici. Esattamente come gli ambienti, anche questi sono frutto di un eccellente quanto raccapricciante lavoro di design, tanto elaborato da portare il capo del progetto ad invitare il proprio pargolo per effettuare una particolare seduta di motion capture, volta a riprendere le esatte movenze di un bambino, così da dare ai non battezzati un aspetto più credibile e quindi più disturbante. Purtroppo in questo particolare aspetto, va fatto notare come da metà avventura in avanti, gli avversari che incontrerete saranno spesso riciclati dalle sezioni precedenti andando a rovinare in parte l’ottimo lavoro fatto sull’aspetto scenico del prodotto. Ci è risultata infatti poco comprensibile la presenza delle mostruosità residenti nel girone dei golosi anche in quelli successivi, per non parlare poi di quanto ciò avvicini pericolosamente al rischio ripetitività l’esperienza di gioco. Fortunatamente l’ottima calibrazione del livello di difficoltà e l’alternanza di fasi differenti riescono a mantenere sempre alto l’interesse del giocatore.
    L’eccellente lavoro svolto sul versante estetico è fortunatamente supportato da un impianto tecnico decisamente solido. Entrambe le versioni si sono comportate più che bene nel gestire l’azione a sessanta frame al secondo costanti, proponendo una buona pulizia a video e soprattutto un insieme di effetti speciali davvero riuscito. Purtroppo il comparto tecnico latita nella resa delle texture, non tutte ben definite, ed in generale per quanto riguarda la mole di poligoni, non sempre all’altezza della concorrenza. Il comparto sonoro è invece eccellente, con buone musiche sempre al posto giusto e letteralmente colmo di versi, voci e lamenti perfetti per rendere l’idea del viaggio nelle viscere della terra popolate da milioni di anime in pena.
    Dante’s Inferno non può purtroppo contare su di una longevità particolarmente elevata in quanto ci sono bastate circa otto ore per arrivare ai titoli di coda. A nostro giudizio comunque l’avventura avrebbe rischiato di risultare meno gradevole se stiracchiata su troppe ore di gameplay. Buono il fattore rigiocabilità, invece, in quanto una volta arrivati alla fine si sbloccheranno diverse voci del menu iniziale: a parte la consueta sezione extra, potrete rigiocare l’intera storia ad un livello di difficoltà più elevato e scegliere se farlo iniziando col personaggio già potenziato. Inoltre una sorta di modalità survival nella quale le vostre abilità verranno sfidata da ondate sempre più potenti di nemici, vi permetterà di divertirvi ancora esplorando appieno il sistema di combattimento imbastito da Visceral Games.

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    Ci sono state anche diverse critiche a questo gioco :

    E con Gamespot, mi piacerebbe credere, si chiude la nostra panoramica circa le recensioni che hanno accompagnato il lancio di quello che doveva, voleva o forse NON voleva essere la nemesi della saga di God of War.

    Come ho scritto nella mia recensione, non posso che parlare di Fission Mailed, ma senza dubbio qualcuno, legittimamente, pretenderà che i due giochi non vengano accosta. Ma anche così Dante risulta esse un titolo piuttosto mediocre.

    Di questo avviso anche la recensione dell’attendibile Gamespot, che lo liquida con un modesto (soprattutto per quelli che sono stati molto altri voti) 6.5/10.

    Resta però molto curioso (e per certi versi fa anche pensare male) come la carta stampata si sia spezzata accompagnando recensioni entusiasmanti con altre delusissime. Dove sta la verità? A voi il giudizio.

    Gamespot di Dante’s Inferno salva la giocabilità (non è poco) e il design di alcune creature. Tutto il resto da rivedere.
    Come già detto su queste stesse pagine, nonostante una mia conoscenza meno che elementare della lingua d’oltralpe, considero le recensioni di Jeuxvideo statisticamente molto attendibili.

    Intendo dire che la redazione francese incontra spesso le mie sensazioni in termini di valutazioni ed impressioni. Una volta passata l’onda dell’hype che avvolge solitamente un gioco molto atteso, loro più di altri riescono a mostrare una lucidità di opinione che si può solo che apprezzare.

    Solo un sito molto coraggioso? Oppure Dante è più semplicemente un titolo mediocre.

    Nel caso specifico, non fa eccezione Dante’s Inferno, che viene liquidato con un complessivo 15/20, che secondo l’atipica scala di Jeux Video corrisponde sostanzialmente ad una bocciatura, soprattutto in relazione ad un titolo da cui era legittimo aspettarsi molto.
    Vabbè, mi pare di intendere che le opinioni saranno come le palle (ognuno ha le sue) ma da parte delle testate che si occupano di recensire certi prodotti, sarebbe legittimo aspettarsi un po’ più di severità.

    La recensione di 1UP, sito di riferimento del panorama americano, non fa eccezione e segue il trend che a quanto pare è sbugiardato solo dalle recensioni italiane (vedi Spaziogames e Multiplayer.it che hanno trattato Dante in modo generoso). La valutazione di 1UP è un modesto C+ che non credo abbia bisogno di ulteriori commenti.



    ORA IO VORREI SAPERE VOI COSA NE PENSATE..
    CHE VOTO GLI DARESTE?
    APPENA LA SUFFICIENZA COME GAMESTOP O QUALCOSA DI +/-?
    Turgon il Fremen
    ICQ: 551489232

  • #2
    Chiaramente ispirato a GOW per non dire copiato. La divina commedia è tirata in ballo solo per inserire demoni e diavoli sfruttando il contesto dei gironi infernali, nessuna profondità nella trama. Estremamente pubblicizzato, una pacchianata senza eguali. Soldi buttati. Una sufficienza scarsa per il lavoro svolto.

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    • #3
      Non ci giocherò mai, ma una sola considerazione... per quale razza di motivo tutti si riferiscono a God Of War quando in realtà l'idea è fregata di punto in bianco da Devil May Cry 3, il quale a suo modo già attinse all'opera dantesca?

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      • #4
        Buon gioco solo se non si resiste all'attesa di GoW3. Per il resto niente di che. Su 10 si meriterebbe un 6.5 secondo me.
        I got the devil in the details
        And he's gonna teach me wrong from right
        That fucking pantomime
        The devil in the details
        Well, I'm gonna dance with him tonight

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        • #5
          Originariamente inviato da IlGiocatore Visualizza il messaggio
          Non ci giocherò mai, ma una sola considerazione... per quale razza di motivo tutti si riferiscono a God Of War quando in realtà l'idea è fregata di punto in bianco da Devil May Cry 3, il quale a suo modo già attinse all'opera dantesca?
          Trama a parte ovviamente, trattano due cose completamente diverse e l'inferno dantesco penso sia stato messo a pecora e stuprato da una miriade di giochi fino ad ora. Comunque, al di là di ciò che è chiaramente scontato come la spudorata copia nella giocabilità e nel genere, una delle tante che ricordo: gioca il demo di DI e ad un certo punto ti ritrovi a dover tirare giu un troll per poi cavalcarlo. Gioca al demo di GOW... stessa cosa. (Con combinazione di tasti a limite tempo poi)

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          • #6
            Il meccanismo di gioco è copiato spudoratamente da GoW. Ne è venuto fuori un titolo carino ma senza nessuna innovazione nè tantomeno originalità. Per i fanatici del genere e per chi ha le tasche gonfie.
            I got the devil in the details
            And he's gonna teach me wrong from right
            That fucking pantomime
            The devil in the details
            Well, I'm gonna dance with him tonight

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