cosa ne pensate? 


soprattutto quella su star wars! ho letto che in inghilterra ne hanno fatto un culto
Human Traffic
Un "rave-film" sull'infelicità
recensione di La Repubblica, di ROBERTO NEPOTI
I giovani inglesi sono ancora arrabbiati, come ai tempi dei documentari di Lindsay Anderson e Karel Reisz e del Free Cinema. Anzi, lo sono di più: ma adesso non si fanno illusioni sul proprio futuro. Così la pensa Justin Kerrigan, regista venticinquenne che debutta nel lungometraggio con Human Traffic. Cinque ventenni di Cardiff lasciano trascorrere passivamente la loro settimana in attesa del weekend, l'unico momento per cui valga la pena di vivere: allora andranno in discoteca, si faranno di ecstasy e di sesso, balleranno e sballeranno. Nel frattempo, eseguono lavori precari in negozi e fast-food, oppure si comportano da disoccupati a tempo pieno. Ciascuno ha i suoi problemi: Jip (John Simm) teme di essere impotente; Lulu (Lorraine Pilkington) comincia a detestare i ragazzi; Koop (Shaun Parkes) è ossessivamente geloso di Nina (Nicola Reynolds), che immagina pronta a tradirlo con chiunque. Quanto a Moff (Danny Dyer), si brucia il cervello con le pasticche e litiga con la famiglia. Poi arriva il fatidico weekend.
Definito dal suo regista il primo film-rave mai realizzato, Human Traffic è una commedia divertente (il dialogo sulla teoria delle droghe in Guerre stellari rischia di diventare un cult) appoggiata su una visione disperante della realtà. Disperante perché nessuno - né i personaggi, né lo stesso Kerrigan - si sogna di ribellarsi. Disoccupazione, cinismo, ottusità degli adulti, voglia di sentirsi schizzati per dimenticare l'angoscia: tutto è accettato come perfettamente naturale, inevitabile. Lo dimostrano Lulu e Nina quando si fanno beffe di una intervistatrice televisiva che prepara un servizio sulle discoteche, affermando che hanno cominciato a drogarsi dopo avere visto Trainspotting o che Sting è morto per overdose. A quanto ci è dato capire le uniche speranze sono l'amicizia e l'amore, che sboccia alla fine tra due personaggi sostituendo le note di Love is a many splendoured thing al rock duro della colonna sonora. Peccato che l'happy end abbia il sapore di uno scherzo e che l'infelicità, invece, sembri autentica.
HUMAN TRAFFIC
di JUSTIN KERRIGAN
con JOHN SIMM, LORRAINE PILKINGTON, SHAUN PARKES




soprattutto quella su star wars! ho letto che in inghilterra ne hanno fatto un culto

Human Traffic
Un "rave-film" sull'infelicità
recensione di La Repubblica, di ROBERTO NEPOTI
I giovani inglesi sono ancora arrabbiati, come ai tempi dei documentari di Lindsay Anderson e Karel Reisz e del Free Cinema. Anzi, lo sono di più: ma adesso non si fanno illusioni sul proprio futuro. Così la pensa Justin Kerrigan, regista venticinquenne che debutta nel lungometraggio con Human Traffic. Cinque ventenni di Cardiff lasciano trascorrere passivamente la loro settimana in attesa del weekend, l'unico momento per cui valga la pena di vivere: allora andranno in discoteca, si faranno di ecstasy e di sesso, balleranno e sballeranno. Nel frattempo, eseguono lavori precari in negozi e fast-food, oppure si comportano da disoccupati a tempo pieno. Ciascuno ha i suoi problemi: Jip (John Simm) teme di essere impotente; Lulu (Lorraine Pilkington) comincia a detestare i ragazzi; Koop (Shaun Parkes) è ossessivamente geloso di Nina (Nicola Reynolds), che immagina pronta a tradirlo con chiunque. Quanto a Moff (Danny Dyer), si brucia il cervello con le pasticche e litiga con la famiglia. Poi arriva il fatidico weekend.
Definito dal suo regista il primo film-rave mai realizzato, Human Traffic è una commedia divertente (il dialogo sulla teoria delle droghe in Guerre stellari rischia di diventare un cult) appoggiata su una visione disperante della realtà. Disperante perché nessuno - né i personaggi, né lo stesso Kerrigan - si sogna di ribellarsi. Disoccupazione, cinismo, ottusità degli adulti, voglia di sentirsi schizzati per dimenticare l'angoscia: tutto è accettato come perfettamente naturale, inevitabile. Lo dimostrano Lulu e Nina quando si fanno beffe di una intervistatrice televisiva che prepara un servizio sulle discoteche, affermando che hanno cominciato a drogarsi dopo avere visto Trainspotting o che Sting è morto per overdose. A quanto ci è dato capire le uniche speranze sono l'amicizia e l'amore, che sboccia alla fine tra due personaggi sostituendo le note di Love is a many splendoured thing al rock duro della colonna sonora. Peccato che l'happy end abbia il sapore di uno scherzo e che l'infelicità, invece, sembri autentica.
HUMAN TRAFFIC
di JUSTIN KERRIGAN
con JOHN SIMM, LORRAINE PILKINGTON, SHAUN PARKES


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