L'arrivo del pellegrino ferito il giorno prima aveva innescato una sequenza di eventi che avevano occupato tutta la giornata precedente e che lo avrebbero obbligato a tenere ritmi serrati per i giorni a venire.
Sitock rifletteva nel silenzio della sua casa mentre distrattamente e senza trovare grosse informazioni sfogliava un antico libro che parlava di giganti, con al fianco un bicchiere di vino rosso sua unica compagnia durante la lettura notturna.

Nel territorio per qualche motivo due ciclopi avevano attaccato dei pellegrini e per giunta nonostante i tentativi fatti per raccogliere informazioni da una di quelle creature, l'unica informazione utile era stata che hanno un appetito insaziabile e per loro gli umani sono cibo... e che nelle loro terre sono tanti...
Solo il pellegrino riuscito a scappare e corso a chiedere aiuto era riuscito ad uscirne ferito ma vivo, tutti gli altri erano morti... una tragedia inutile, come forse quella che sarebbe potuta accadere se quell'uomo non fosse riuscito ad avvisare del pericolo i verdi custodi della città.
Aveva passato la giornata precedente a coordinare i preparativi per il rafforzamento delle difese presso la guarnigione luogo in cui, i Lupi guidati da Godrik di ritorno da Northgard avevano iniziato a radunarsi per prestare aiuto alla difesa della citta.
Al termine della giornata l'evacuazione degli abitanti in via precauzionale sarebbe stato completato, lasciando all'interno della citta solo le guardie per i giri di ronda e il contingente armato dei Cacciatori.
Era stato dato l'ordine di potenziare le difese, e due catapulte schierate avrebbero dato un fuoco di copertura per rallentare l'avanzata dei giganti che sarebbero scesi da li a poco.
Purtroppo quello che preoccupava l'uomo dai capelli verdi che pensoso stava ancora sfogliando il libro, erano le dimensioni dei propri avversari.
Grazie alla sua mole il ciclope che avevano avvistato e catturato, era riuscito con fin troppa facilita a scavalcare le mura poste a difesa della citta, ed era il motivo per cui aveva ordinato l'evaquazione.
Riflettendo sul da farsi, aveva commissionato ai fabbri della citta un migliaio di basse e tozze daghe affilate ma senza impugnatura, in modo una volta ribattuti sulle balaustre in legno delle mura che possano essere come chiodi affilati pronti a ferire le mani delle creature che avessero provato a sfruttare la loro mole per salire.
Oltre a questo era stata richiesta anche di radunare barili di olio e nafta, e di scavare un fossato a ridosso delle mura dove riversare una miscela incendiaria qualora le creature fossero riuscite ad arrivare troppo vicini alle mura.
Ma dubitava di riuscire a liberare in tempo il terreno adiacente dalla boscaglia e forse avrebbero dovuto ricorrere alla magia, rischiando di dover al termine dello scontro contenere gli incendi per salvaguardare il bosco esterno.
Infine tutti i guardiani dei boschi avrebbero portato al loro fianco fieri dragoni in grado di superare la stazza e l'agilita di combattimento dei ciclopi, rallentandone l'avanzata e dando modo alla cavalleria di attaccarli sui fianchi.
L'esito dello scontro sarebbe stato deciso il giorno seguente, ma in cuor suo sapeva che l'unione dei Cacciatori per difendere la loro casa ritrovata dopo tanti anni di lontananza rappresenta la difesa più grande della città verde.
E per quanto i loro nemici siano grandi e brutali, la loro determinazione nel garantire un futuro a ciò che hanno a cuore non li farà retrocedere di un passo.
Dopo questa riflessione, chiuse il libro con un sorriso e andò a riposarsi, l'indomani sarebbe stato l'ultimo giorno utile per prepararsi e doveva essere riposato e vigile.
Sitock rifletteva nel silenzio della sua casa mentre distrattamente e senza trovare grosse informazioni sfogliava un antico libro che parlava di giganti, con al fianco un bicchiere di vino rosso sua unica compagnia durante la lettura notturna.

Nel territorio per qualche motivo due ciclopi avevano attaccato dei pellegrini e per giunta nonostante i tentativi fatti per raccogliere informazioni da una di quelle creature, l'unica informazione utile era stata che hanno un appetito insaziabile e per loro gli umani sono cibo... e che nelle loro terre sono tanti...
Solo il pellegrino riuscito a scappare e corso a chiedere aiuto era riuscito ad uscirne ferito ma vivo, tutti gli altri erano morti... una tragedia inutile, come forse quella che sarebbe potuta accadere se quell'uomo non fosse riuscito ad avvisare del pericolo i verdi custodi della città.
Aveva passato la giornata precedente a coordinare i preparativi per il rafforzamento delle difese presso la guarnigione luogo in cui, i Lupi guidati da Godrik di ritorno da Northgard avevano iniziato a radunarsi per prestare aiuto alla difesa della citta.
Al termine della giornata l'evacuazione degli abitanti in via precauzionale sarebbe stato completato, lasciando all'interno della citta solo le guardie per i giri di ronda e il contingente armato dei Cacciatori.
Era stato dato l'ordine di potenziare le difese, e due catapulte schierate avrebbero dato un fuoco di copertura per rallentare l'avanzata dei giganti che sarebbero scesi da li a poco.
Purtroppo quello che preoccupava l'uomo dai capelli verdi che pensoso stava ancora sfogliando il libro, erano le dimensioni dei propri avversari.
Grazie alla sua mole il ciclope che avevano avvistato e catturato, era riuscito con fin troppa facilita a scavalcare le mura poste a difesa della citta, ed era il motivo per cui aveva ordinato l'evaquazione.
Riflettendo sul da farsi, aveva commissionato ai fabbri della citta un migliaio di basse e tozze daghe affilate ma senza impugnatura, in modo una volta ribattuti sulle balaustre in legno delle mura che possano essere come chiodi affilati pronti a ferire le mani delle creature che avessero provato a sfruttare la loro mole per salire.
Oltre a questo era stata richiesta anche di radunare barili di olio e nafta, e di scavare un fossato a ridosso delle mura dove riversare una miscela incendiaria qualora le creature fossero riuscite ad arrivare troppo vicini alle mura.
Ma dubitava di riuscire a liberare in tempo il terreno adiacente dalla boscaglia e forse avrebbero dovuto ricorrere alla magia, rischiando di dover al termine dello scontro contenere gli incendi per salvaguardare il bosco esterno.
Infine tutti i guardiani dei boschi avrebbero portato al loro fianco fieri dragoni in grado di superare la stazza e l'agilita di combattimento dei ciclopi, rallentandone l'avanzata e dando modo alla cavalleria di attaccarli sui fianchi.
L'esito dello scontro sarebbe stato deciso il giorno seguente, ma in cuor suo sapeva che l'unione dei Cacciatori per difendere la loro casa ritrovata dopo tanti anni di lontananza rappresenta la difesa più grande della città verde.
E per quanto i loro nemici siano grandi e brutali, la loro determinazione nel garantire un futuro a ciò che hanno a cuore non li farà retrocedere di un passo.
Dopo questa riflessione, chiuse il libro con un sorriso e andò a riposarsi, l'indomani sarebbe stato l'ultimo giorno utile per prepararsi e doveva essere riposato e vigile.