Wonkatatonka non aveva saputo farsi una ragione del grottesco nome che gli avevano dato mammà e papà, così tempo addietro era partito giovanissimo da Teldrassil e dalle terre degli Elfi, pieno di rancore verso la sua gente, e dopo lungo e duro peregrinare era approdato nelle Wetland, dove aveva preso casa a Menethil Harbor, una piccola colonia di simpatici nani.
Gli abitanti del posto, gente spiccia e semplice, poco avvezza al pettegolezzo, non avevano fatto domande sullo strano nome del bizzarro personaggio, così diverso da loro in tante cose (e va bene l'altezza esagerata, passino pure gli strani abiti... ma cavalcare una tigre anziché un montone... mah!); semplicemente, l'avevano accolto come avrebbero fatto con qualsiasi altro alleato. Ecco, a dirla tutta, magari quando entravano in argomento e lui non c'era, qualche spillatina sulle sue orecchie ci scappava; ma che diamine, dobbiamo proprio guardare tutto?
Era una bella mattina di una giornata soleggiata, e lui si apprestava ad un'altra giornata di training, piena di nuove esperienze in quella terra straniera ma accogliente. Il giovane druido era ormai giunto al livello 26, e gli sembrava di poter spaccare il mondo: sapeva fare un sacco di cose, poteva cambiare forma da un gatto a un ghepardo a un orso a una foca, poteva diventare invisibile, poteva perfino risuscitare gli amici morti... ma una cosa non aveva ancora scoperto, anche se non sapeva che proprio quella giornata gli avrebbe riservato sorprese in tal senso.
Aveva appena finito di "ripulire" un enorme coccodrillo che aveva appena ucciso... quando la creatura più avvenente che egli potesse mai nemmeno immaginare gli si parò improvvisamente davanti. E dire che lui rimase a bocca aperta, è dire poco. Helleryon, giovane e splendida guerriera del popolo del Drenei, aveva in effetti diverse cose in comune con il nostro eroe: anche lei era al livello 26... e anche lei era lontana dalla sua patria, sebbene per ben diversi motivi.
Si guardarono, lei incuriosita da questo incontro così diverso da quelli nanoformi abituali di quei luoghi (era pur sempre un baldo giovane incredibilmente alto per quei posti), lui talmente inebriato dalla visione da non notare l'accenno del sorrisetto di lei alla vista delle sue lunghe orecchie... e si presentarono.
E qui successe il patatrac.
Nell'udire il nome del nostro eroe, il sorriso di Helleryon si trasformò in una sonora risata: "ma chi ha potuto..." si trattenne per decenza, ma non poté fare a meno di correre via tenendosi la pancia per le risate, mentre il povero Wonka, rosso come una greater health potion per la vergogna, non sapendo che pesci pigliare, rimase lì, come un allocco, che poco ci mancò che il coccodrillo respawnato non ne facesse un sol boccone.
Da quel giorno, Wonkatatonka aveva un motivo in più per detestare il suo popolo...
Gli abitanti del posto, gente spiccia e semplice, poco avvezza al pettegolezzo, non avevano fatto domande sullo strano nome del bizzarro personaggio, così diverso da loro in tante cose (e va bene l'altezza esagerata, passino pure gli strani abiti... ma cavalcare una tigre anziché un montone... mah!); semplicemente, l'avevano accolto come avrebbero fatto con qualsiasi altro alleato. Ecco, a dirla tutta, magari quando entravano in argomento e lui non c'era, qualche spillatina sulle sue orecchie ci scappava; ma che diamine, dobbiamo proprio guardare tutto?
Era una bella mattina di una giornata soleggiata, e lui si apprestava ad un'altra giornata di training, piena di nuove esperienze in quella terra straniera ma accogliente. Il giovane druido era ormai giunto al livello 26, e gli sembrava di poter spaccare il mondo: sapeva fare un sacco di cose, poteva cambiare forma da un gatto a un ghepardo a un orso a una foca, poteva diventare invisibile, poteva perfino risuscitare gli amici morti... ma una cosa non aveva ancora scoperto, anche se non sapeva che proprio quella giornata gli avrebbe riservato sorprese in tal senso.
Aveva appena finito di "ripulire" un enorme coccodrillo che aveva appena ucciso... quando la creatura più avvenente che egli potesse mai nemmeno immaginare gli si parò improvvisamente davanti. E dire che lui rimase a bocca aperta, è dire poco. Helleryon, giovane e splendida guerriera del popolo del Drenei, aveva in effetti diverse cose in comune con il nostro eroe: anche lei era al livello 26... e anche lei era lontana dalla sua patria, sebbene per ben diversi motivi.
Si guardarono, lei incuriosita da questo incontro così diverso da quelli nanoformi abituali di quei luoghi (era pur sempre un baldo giovane incredibilmente alto per quei posti), lui talmente inebriato dalla visione da non notare l'accenno del sorrisetto di lei alla vista delle sue lunghe orecchie... e si presentarono.
E qui successe il patatrac.
Nell'udire il nome del nostro eroe, il sorriso di Helleryon si trasformò in una sonora risata: "ma chi ha potuto..." si trattenne per decenza, ma non poté fare a meno di correre via tenendosi la pancia per le risate, mentre il povero Wonka, rosso come una greater health potion per la vergogna, non sapendo che pesci pigliare, rimase lì, come un allocco, che poco ci mancò che il coccodrillo respawnato non ne facesse un sol boccone.
Da quel giorno, Wonkatatonka aveva un motivo in più per detestare il suo popolo...

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