Il giovane novizio chiuse il grosso tomo, rilegato in un elegante pelle nera, sulla cui copertina brillava con colori vivaci lo stemma di Arsun, il Signore della Guerra.
Dorak accarezzò per qualche attimo quella pelle, morbida e resistente, mentre con sguardo pensieroso fissava la piccola fiammella del cero che gli aveva fatto compagnia in quella lettura e che ormai era poco più di un moccolo. Si scosse ricordandosi che avrebbe dovuto restituire il tomo a padre Adam il giorno seguente. Sapeva quanto il sacerdote tenesse alle promesse e lui aveva promesso di restituire quel tomo entro la mattina del giorno dopo.
Si alzò quindi e aprì il piccolo baule che teneva a fianco del suo giaciglio, una delle poche suppellettili della sua stanza assieme a un baule più grande per i vestiti, un tavolaccio con una sedia, entrambi di legno robusto, e una rastrelliera dove teneva con cura le sue armi e i pezzi della sua armatura.
Dorak prese dal piccolo baule un calamaio, una penna e alcuni fogli di pergamena. Il cero stava per spegnersi, ormai consunto, ma gli avrebbe dato ancora tempo di ricopiare alcune righe dal grosso tomo.
Il ragazzo rilesse velocemente quanto scritto, era riuscito a non sbavare l’inchiostro ed a usare un solo foglio di pergamena. Anche perché se la carovana non fosse arrivata presto sarebbero diventati davvero preziosi quei pochi fogli rimastigli. Quindi, riposto il tomo passò a ispezionare con cura il giaciglio assicurandosi non vi fossero insetti o altri esserini striscianti. Soddisfatto dell’ispezione spense il cero e si lascio andare al caldo abbraccio del sonno.
Dorak accarezzò per qualche attimo quella pelle, morbida e resistente, mentre con sguardo pensieroso fissava la piccola fiammella del cero che gli aveva fatto compagnia in quella lettura e che ormai era poco più di un moccolo. Si scosse ricordandosi che avrebbe dovuto restituire il tomo a padre Adam il giorno seguente. Sapeva quanto il sacerdote tenesse alle promesse e lui aveva promesso di restituire quel tomo entro la mattina del giorno dopo.
Si alzò quindi e aprì il piccolo baule che teneva a fianco del suo giaciglio, una delle poche suppellettili della sua stanza assieme a un baule più grande per i vestiti, un tavolaccio con una sedia, entrambi di legno robusto, e una rastrelliera dove teneva con cura le sue armi e i pezzi della sua armatura.
Dorak prese dal piccolo baule un calamaio, una penna e alcuni fogli di pergamena. Il cero stava per spegnersi, ormai consunto, ma gli avrebbe dato ancora tempo di ricopiare alcune righe dal grosso tomo.
Mi piace ancora quando il signore
sopra il cavallo è primo all’attacco
con le sue armi e senza timore,
dando così alla sua gente ardore
con la sua stessa bravura grande.
E nel momento che la mischia inizia,
allora ognuno dev’essere pronto
e di buon grado seguire costui,
giacché nessuno giammai è nel pregio
finché gran colpi non ha preso e dato.
Mazze con brandi ed elmi colorati
vedremo e scudi cadere a pezzi
al punto in cui comincia lo scontro
e tanti vassalli dar colpi insieme,
talché se ne andranno sbandate
cavalcature di morti e feriti.
E quando sarà nella zuffa entrato,
qualsiasi uomo che nobile sia
che braccia e teste pensi a mozzare,
ché meglio è morte di vivere vinto.
sopra il cavallo è primo all’attacco
con le sue armi e senza timore,
dando così alla sua gente ardore
con la sua stessa bravura grande.
E nel momento che la mischia inizia,
allora ognuno dev’essere pronto
e di buon grado seguire costui,
giacché nessuno giammai è nel pregio
finché gran colpi non ha preso e dato.
Mazze con brandi ed elmi colorati
vedremo e scudi cadere a pezzi
al punto in cui comincia lo scontro
e tanti vassalli dar colpi insieme,
talché se ne andranno sbandate
cavalcature di morti e feriti.
E quando sarà nella zuffa entrato,
qualsiasi uomo che nobile sia
che braccia e teste pensi a mozzare,
ché meglio è morte di vivere vinto.
Il ragazzo rilesse velocemente quanto scritto, era riuscito a non sbavare l’inchiostro ed a usare un solo foglio di pergamena. Anche perché se la carovana non fosse arrivata presto sarebbero diventati davvero preziosi quei pochi fogli rimastigli. Quindi, riposto il tomo passò a ispezionare con cura il giaciglio assicurandosi non vi fossero insetti o altri esserini striscianti. Soddisfatto dell’ispezione spense il cero e si lascio andare al caldo abbraccio del sonno.
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