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-Astronomia- I primi dati di MARSIS

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  • -Astronomia- I primi dati di MARSIS

    Per ora la maggior parte delle osservazioni è stata effettuata di giorno



    L'antenna radar della navicella spaziale Mars Express, MARSIS (Mars Advanced Radar for Subsurface and Ionosphere Sounding), è in funzione da oltre quattro mesi. In un comunicato, l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha riassunto le attività svolte fino ad ora. Il principale investigatore di MARSIS è Giovanni Picardi dell'Università di Roma "La Sapienza".
    Durante tutto il periodo delle operazioni, Mars Express si è avvicinata maggiormente al pianeta Marte soprattutto nella porzione diurna della sua orbita. Gli scienziati di MARSIS hanno raccolto principalmente dati sugli strati superiori dell'atmosfera marziana, la "ionosfera", lo strato ad alta conduzione elettrica che viene mantenuto dalla luce solare. Procede inoltre la faticosa analisi di tutti i dati raccolti durante le prime osservazioni notturne, la scorsa estate, specialmente alla ricerca e all'interpretazione di possibili segnali provenienti dagli stati subsuperficiali. Questo lavoro comprende anche la ricerca di possibili tracce della presenza di acqua sotterranea, allo stato liquido o solido.
    Fare ricerca con i radar non è semplice: ci si basa sulla rivelazione delle onde radio riflesse dai confini fra materiali differenti. Analizzando questi "echi", è possibile dedurre informazioni sul tipo di materiale che ha causato la riflessione, stimandone la composizione e lo stato fisico. I differenti materiali sono caratterizzati dalla loro costante dielettrica, ovvero dal modo specifico con cui interagiscono con radiazioni elettromagnetiche come le onde radio. Dal ritardo di tempo con cui lo strumento radar riceve l'eco, i ricercatori possono calcolare la distanza o la profondità degli strati di materiali che l'hanno prodotta.
    Quando il punto di maggior avvicinamento di Mars Express al pianeta avviene di giorno, MARSIS opera soltanto alle frequenze più alte della sua capacità, poiché i segnali radio più bassi risultano disturbati. Con queste frequenze elevate, MARSIS può studiare la ionosfera e la superficie, ma non può addentrarsi troppo negli stati inferiori del pianeta. Durante le osservazioni notturne, invece, come quelle effettuate brevemente la scorsa estate subito dopo lo spiegamento dell'antenna, MARSIS può usare tutte le frequenze a sua disposizione per le misurazioni scientifiche, comprese le più basse, in grado di penetrare sotto il suolo di Marte.
    Raffaele Lepore
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