annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Il lavoro nobilita l'uomo? (1)

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Il lavoro nobilita l'uomo? (1)

    Il mestiere del web designer appare sempre figo, quando ne parli con qualcuno.
    «Che lavoro fai?», ti chiedono le persone dopo cinque minuti che le conosci.
    «Sono web designer
    «CHE FIGATA!!!»
    La gran parte della gente, di solito, risponde così.
    E anche tu lo pensavi, quando però non lo avevi ancora sperimentato sulla pelle, ma solo immaginato, per non dire sognato, per anni nella tua testa.
    Ti vedevi seduto in una bella scrivania, con un armamentario della madonna sotto mano, sempre coinvolto in nuovi progetti pregni di creatività. Con i dirigenti, i capi e i responsabili che ti consideravano una persona capace di dar forma ad ogni idea che ti veniva in mente. Qualunque. E che per questo ti rispettavano ed erano fieri di te.
    Ti immaginavi seduto in una sala riunioni all'avanguardia, insieme ad altri tre o quattro colleghi mentre pianificavi una campagna promozionale, con ognuno che diceva la sua e che ci si aiutava a vicenda.
    Ti aspettavi uno stipendio dignitoso.
    In realtà questo lavoro, o per lo meno quello svolto all'interno delle piccole aziende sviluppatesi in una regione principalmente agricola e meccanica, è poco diverso da una comune catena di produzione di una fabbrica, sia per la maniacalità che per la retribuzione. Anzi, forse stando a catena, nel corso degli anni guadagni di più. Anzi, togliamo il "forse".
    E dire che mia madre mi ha sempre ripetuto di studiare e farmi una posizione per non finire in fabbrica.
    L'unica differenza tra l'operaio a catena e il web designer è che nella prima situazione lavori in piedi, non puoi nè andare a fumare una sigaretta, nè a prendere un caffè quando vuoi, nè andare a pisciare senza prima avvertire, mentre nel secondo caso lavori seduto e puoi fare le altre cose quando vuoi. Per il resto hai continuamente lavori da svolgere, che all'inizio sembrano tutti diversi, ma che nel giro di qualche mese diventano talmente tanti da prosciugare ogni idea che persino la mente più elastica e creativa riuscirebbe a partorire. E dopo meno di due anni, finisci per diventare una fotocopiatrice umana.
    Ogni campagna pubblicitaria, promozione, newsletter, email d'invito, tutto, ogni cazzo di progetto che ti consegnano, in breve non diventa altro che un maledetto replay di un qualcosa che hai già fatto.
    Quando poi si tratta di giudicare un lavoro di un web designer, di colpo tutti diventano esperti di grafica. Persino la donna delle pulizie si sente in diritto di dire la sua.
    Questa scritta è troppo accesa, disturba.
    Questi colori sono troppo scuri, scoraggiano.
    Questa foto è troppo grande, confonde.
    Questo sfondo è troppo pesante, stanca.
    Senti più stronzate in una web agency che a Montecitorio.
    In una web agency, più sei ritardato, più ti danno credito. E, prerogativa fondamentale, devi assolutamente utilizzare un imbarazzante lessico per qualsiasi cosa, anche per spiegare i concetti più banali.
    Prima di iniziare la DEM fai un briefing con il customer.
    Decidete un business plan che abbia un call to action incisivo.
    Prefissatevi un conversion rate sostanziale.
    The pen is under the table, ti verrebbe da rispondergli.
    E mentre ascolti l'ultima lingua di Babele uscire dalla bocca di un comunissimo rappresentante -ma devi chiamarlo sales manager- , dall'esterno giunge il catarroso rumore di un trattore, pieno di terra e letame, che fa manovra nel parcheggio e lo smadonnare del contadino che lo guida.
    Sul tuo foglio per appunti scrivi "Il vero esperto di marketing è colui che sa farsi capire con parole semplici, non colui che usa l’inglese per darsi un tono" e lo sottolinei col pennarello rosso indelebile.
    La nostra mission è sbaragliare i competitors.
    The dog is brown. Coglione.
    Con i suoi sessant'anni suonati, il direttore generale, che anch'egli partecipa a questa farsa, non c'ha capito un emerito cazzo. E sfido, io. Parla malapena l'italiano, figuriamoci questa fastidiosa e maccheronica cacofonia.
    Ma siccome le parole a lui gli suonano fighe, pensa bene di dare a quell'idiota il suo pieno appoggio e la massima fiducia. E lo promuove Direttore Vendite.
    Giuro che è così.
    Parola di lupetto.
    Ciò comporta che tu, povero grafico da quattro soldi (e scusate l'eufemismo), debba lavorare secondo le direttive di un perfetto cialtrone, che non solo non ha la più pallida idea di quanto ci voglia a progettare una banale comunicazione, ma ignora totalmente come si costruisca una pagina html o php, come si fotoritocchi un'immagine, come si crei uno script per un comune modulo di contatto e quanto tempo ci voglia per montare il tutto con una grafica accattivante.
    Insomma dirige un progetto che non gli compete e di cui non ne è all'altezza.
    Chiaro. È un rappresentante, per dio.
    Ha passato la maggior parte della sua vita a cercare di convincere un titolare di un'azienda a stipulare un contratto promettendogli cose infattibili, che cazzo ne sa di come si pianifica una campagna pubblicitaria?
    Però le spara grosse, le spara mistoinglese e sui vegliardi questo fa sempre effetto. E beata l'ignoranza.
    Questo meccanismo, ti rende psicologicamente tre volte in trappola.
    Per la quantità di cazzate spesso irrealizzabili -ma che spetta a te rendere possibili- che il sales manager propina al cliente di turno, stratagemma che naturalmente adotta solo per garantirsi la provvigione.
    Per la quantità di cazzate che ipnotizzano il capo e che di rimando ti costringe all'obbedienza di deliranti indicazioni.
    Per la quantità di cazzate che sei costretto a sentire, ogni volta che il sales manager è convinto di aver trovato la "chave di volta" della buona riuscita della campagna. Almeno dieci e tutte diverse, nel giro di uno o due giorni.
    E a fine mese, un tozzo di pane e una crosta di formaggio nella busta paga.
    Non è per niente frustrante.
    (segue)
    .

    .
    Clan SPAMMER - Severi ma giusti.

  • #2
    Il lavoro nobilita l'uomo? (2)

    E che dire poi dei colleghi.
    Esistono diverse tipologie di collega in una web agency. Ci sono più esemplari lì dentro che in uno zoo, ma tra quelle con cui hai a che fare quotidianamente, due sole meritano di essere descritte.
    Il leccaculo creativo e il leccaculo spia.
    Il leccaculo creativo è quello che mostra qualsiasi lavoro realizzato, anche se si tratta di un banner pubblicitario grande come il pisello di uno sharpei, ad ogni responsabile o pseudodirigente che lavori nell'edificio.
    Non importa se si tratti del responsabile della segreteria o del tizio della macchinetta del caffè. Lui spedisce a tutti coloro che potrebbero tornargli utili per un avanzamento di posizione da 20 euro mensili netti, un email che trasuda talmente tanto di servilismo, che la puzza di merda si sente persino fuoriuscire dalle casse del pc.
    Così, oltre a vergognarti per quant'è imbarazzante il suo comportamento, succede che mentre ascolti High Hopes dei Pink Floyd per goderti quei cinque minuti di pausa, nemmeno ti riesce di abbandonarti alla più piccola fantasia o sana paranoia, ma ti immagini solamente sdraiato in cima ad un avvallamento di letame, che sei lì a muovere le braccia e le gambe facendo l'angelo del merdaio. E la cosa ti crea doppiamente fastidio.
    E questi soggettoni, credetemi, sono pericolosi. Ah, se lo sono.
    Sì, perchè alla stessa velocità che impiegano per avvisare tutto lo stabile che hanno appena realizzato un pulsante con scritto "Clicca qui!", ci mettono un cazzo durante una riunione a contraddirti davanti al responsabile con cui stai avendo un battibecco, tramutando così la tua discussione da costruttiva come volevi che fosse, in una perfetta lamentela disfattista. Lui nemmeno fa bella figura, ma il capo segna.
    E poi dicono che se li bastoni con un nodoso ramo di quercia, puoi essere denunciato per percosse.
    Il segreto per difenderti da questi penosi arrampicatori sociali, sta tutto nel tempismo e nell'essere perentori.
    «Veramente il capo ha ragione, perchè...»
    «Scusa, ma se continui ad interrompere, poi finisce che perdo il filo.»
    E te lo fai nemico, ma tant'è.
    Il secondo esemplare invece, vale a dire il leccaculo spia, è infinitamente più pericoloso del primo, ma questo lo si evince facilmente dal nomignolo che si porta appresso.
    Oltre a racchiudere in sè tutte le peculiarità del primo elemento, il leccaculo spia agisce di nascosto direttamente ai piani alti, segnalando o riportando minuziosamente tutto ciò che ritieni migliorabile per il tuo lavoro o che semplicemente non ti aggrada, rielaborandolo però con una capacità degna di uno scrittore fantasy e presentandolo come un'intollerabile critica, che solo l'ultimo degli anarchici vecchio stampo avrebbe il coraggio di fare.
    Facciamo un esempio.
    Trovi che il tuo pc sia diventato troppo lento per il lavoro che stai facendo e ritieni che sarebbe il caso di aggiornare la macchina.
    Lui riporta questo tuo messaggio dicendo all'incirca «Non fa altro che lamentarsi del suo computer con tutti e ogni volta che protesta, l'immagine aziendale ne esce barbaramente danneggiata.»
    Giusto per capirci.
    Tuttavia la capacità distruttiva di questo curioso abitatore della web agency sale, in maniera esponenziale, se il ruolo che occupa è più in alto del tuo e assume proporzioni bibliche, se disgraziatamente si fidanza con un collega che ha le tue stesse mansioni.
    In questo caso il tuo culo viene inesorabilmente messo all'asta.
    Perchè pur di denigrare il tuo operato e far emergere la sua dolce metà, il leccaculo spia arriva persino a nascondere le commissioni che provengono direttamente dalla direzione e a comunicartele pure con una settimana di ritardo.
    Così il suo amore ha tutto il tempo di progettare il lavoro, svolgerlo e concluderlo a tempo record (per'altro sotto la sua supervisione visto che, data la sua posizione, conosce già la finalità di tale progetto) e a te lascia, se ti va bene, giusto un paio d'ore di tempo per presentare la tua proposta, periodo che naturalmente preferisci impiegare facendoti con calma una sega in bagno sulla collega che ti saresti sicuramente fatta durante la pausa pranzo, piuttosto che passarlo alla tua postazione per non apparire svogliato o negligente agli occhi di chi comanda. Tanto che cazzo di progetto vuoi presentare in due ore scarse? Giusto uno schizzo e quindi.
    In realtà questo tipo di persona, oltre ad essere privo di immaginazione, è metodico e ottuso. Quindi basta solo aguzzare un pò i sensi per cercare di capire se bolle in pentola qualcosa di tenero tra due colleghi.
    Qualora non ci si accorga di nulla, il segreto per controbattere queste mine vaganti resta abbastanza semplice nella teoria, ma pericoloso e ripugnante nella pratica.
    Bisogna che sia tu quello che si sbatte il leccaculo spia, ma la maggior parte delle volte, visto che non siamo in un fottuto filmetto americano pieno di fica, ci vuole il pelo sullo stomaco.
    Senza contare le terrificanti ripercussioni che ti si presenteranno, qualora la tale persona intuisca che te la stai scopando solamente per tenerla buona.
    Diciamo pure che ci vuole anche una discreta dose di culo e di sangue freddo.
    A questo punto, mi viene in mente mio padre.
    «Nella vita» mi diceva sempre «così come nel lavoro, devi essere serio, onesto e propositivo.»
    Quante volte me lo avrà ripetuto? Ormai ho perso il conto.
    Ma come cazzo si fa ad essere seri, onesti e propositivi in un ambiente del genere?
    Ma si può lavorare ogni santo giorno con il coltello tra i denti?
    Certe volte, davvero, mi viene da chiedermi se la razza del leccaculo si sia sviluppata principalmente negli ultimi trent'anni.
    Perchè se mai avrò un figlio, dico sul serio, la prima cosa che io gli insegnerò sarà «Vai di lingua, figliolo.»
    Che tanto, male che andrà, potrà sempre negare tutto e dire che in ufficio, è sempre stato lui l'unico osso duro di tutta la web agency.
    .

    .
    Clan SPAMMER - Severi ma giusti.

    Commenta


    • #3
      Se vuoi ti presto i miei figli, così quando torni da lavoro non dormi, non esci, non scopi.
      D'altra parte ti basti rammentare che arbeit macht frei; tutto appare più limpido e sopportabile, Berlusconi fa schifo, si fatica ad arrivare a fine mese, le ragazze ti rovinano, eppure ce la passiamo bene. Io, per lo meno, mi lecco le dita, anche perchè scorgo nubi all'orizzonte.

      Syn - Il lupo di Caer Poia on RoC
      EX-compagnia dei pungiuti ormai defunta ç_ç
      EX-+LON+ (defunti pure loro, porterò s****?)
      EX - Crit Happens (è confermato, arrivo io e la gilda chiude i battenti)
      Membro degli Eternit*(ma perchè c***o è censurato?) Dreamers (hanno i giorni contati)
      Andras - L'oscuro signore degli idioti on Aion Cool, qua ho gambizzato addirittura il server.

      Commenta


      • #4
        cazzo, l'hai presa seria.
        .

        .
        Clan SPAMMER - Severi ma giusti.

        Commenta


        • #5
          Oh Mauro beato te che non fai un ***** looooooooooooooooooool

          Italiani di *****

          Commenta


          • #6
            ma come, tu non te le lecchi le dita?
            Va che poi godi solo a metà.
            .

            .
            Clan SPAMMER - Severi ma giusti.

            Commenta

            Sto operando...
            X