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    Riassunto 1: La Terra e la precessione degli equinozi

    La Terra è un pianeta dalla forma di una sfera impercettibilmente schiacciata. Orbita intorno al Sole con un'orbita ellittica, approssimabile quasi perfettamente a una circonferenza. Questo moto, detto di "rivoluzione", dura 365,25 giorni, ma oltre a questo ruota intorno a un asse in 24 ore. Quest'asse è inclinato rispetto al piano dell'orbita solare di 23°27'.

    Per questo motivo ci sono periodi in cui entrambi gli emisferi sono ugualmente illuminati dal sole, e periodi in cui uno è illuminato più perpendicolarmente, mentre l'altro più diagonalmente, dando luogo a estate e inverno.

    Un'altra conseguenza dell'inclinamento dell'asse è la diversa durata di giorno e notte, tranne all'equatore. Le coordinate terrestri utilizzano la convenzione dei meridiani e dei paralleli, ossia una sorta di griglia disegnata sulla superficie terrestre. Il parallelo più lungo è l'equatore. Essendo la Terra sferica, i meridiani percorrono uno spazio di 360 gradi in una direzione (longitudine), i paralleli percorrono 360 gradi in direzione perpendicolare (latitudine).

    I punti in cui la Terra è un po' schiacciata, sono i punti in cui l'asse interseca la superficie terrestre. Questi punti vengono chiamati poli geografici, e vengono chiamati polo nord e polo sud. Si trovano al centro delle calotte polari a nord, e al centro dell'antartide a sud. Distanti pochi chilometri dai poli geografici, e sempre in movimento, vi sono i poli magnetici. Infatti la Terra ha un campo magnetico, influenzato da vari fattori, soprattutto dal campo magnetico solare, e come tutti i campi magnetici c'è un nord e un sud. Le bussole per convenzione le facciamo puntare a nord.

    Questi però non sono gli unici movimenti che la terra compie. Vi è anche un moto insieme al sole intorno al centro della nostra galassia, la Via Lattea. Una rotazione completa si stima che duri circa 225-250 milioni di anni, e questo periodo di tempo viene chiamato anno galattico.

    Poi c'è da considerare anche un movimento di traslazione che compiamo assieme a tutta la galassia, ma non ci interessa granchè. Quello che invece ci interessa parecchio è un altro moto millenario: la precessione degli equinozi, chiamata anche precessione luni-solare perchè causata dall'attrazione gravitazionale di questi 2 corpi.

    La combinazione di queste due forze infatti causa un movimento a doppio cono dell'asse terrestre, oltre che un suo continuo salire e scendere da 22 a 25 gradi.



    Nel nostro cielo gli astri appaiono come se fossero appiccicati all'interno di una grande sfera immaginaria, che circonda il nostro pianeta. Questa sfera viene chiamata volta celeste. Il punto più alto che un astro raggiunge nella volta celeste è il suo zenit, mentre il punto più basso è il suo nadir. Parlando in termini assoluti invece, lo Zenit è un punto a 90° rispetto all'orizzonte, ossia dritto sopra di noi, mentre il nadir è a 0° rispetto all'orizzone. Il sole raggiunge lo Zenit a mezzogiorno di particolari giorni, chiamati equinozi.

    Ci sono due equinozi, corrispondenti all'inizio della primavera e dell'autunno, e sono quei giorni in cui il dì e la notte hanno uguale durata. Invece nel solstizio d'estate il dì ha la durata massima, e nel solstizio d'inverno la durata minima.

    A causa della rotazione in senso anti-orario il sole sorge sempre ad Est e tramonta sempre ad Ovest, con imprecisioni dovute all'inclinazione dell'asse. Negli equinozi invece il sole sorge all'Est vero. Sulla volta celeste il sole compie una traiettoria chiamata eclittica. L'eclittica attraversa 13 costellazioni in tempi diversi. Tuttavia una di queste è talmente piccola che non è considerata, e si immagina come facente parte dello Scoprione. Tralasciando le piccole differenze, ogni costellazione è visibile per un mese.

    Tuttavia esiste anche un altro "orologio cosmico", su scala molto più larga del nostro breve anno: le ere zodiacali. Infatti per 2148 anni dietro il sole vedremo sempre la stessa costellazione all'alba dell'equinozio di primavera, il primo equinozio di ogni anno. Questo è dovuto proprio alla precessione degli equinozi, ossia al movimento dell'asse terrestre, che è come se fosse "tirato" in due direzioni e fatto quindi girare. Il passaggio da un'era all'altra non è mai "preciso", ci sono periodi in cui siamo alla fine di una e all'inizio di un'altra. Si dice che siamo quindi nella "sfera di influenza" della costellazione successiva, ma non ci entriamo finchè quella precedente non sarà più completamente dietro il sole all'equinozio di primavera.

    L'incertezza è grossa, fino a 400 anni, quindi non esiste una scaletta "ufficiale", e gli scienziati stessi non riescono a mettersi veramente d'accordo sulle date precise. Quello che sappiamo è che ci troviamo nell'era dei Pesci, e che verso metà del 1900 siamo entrati nella sfera d'influenza dell'Acquario, il cui inizio sarà tra il 2100 e il 2500. Sapendo che la durata di un intero "giro precessionale" è 25776 anni, possiamo dedurre che ogni era zodiacale duri all'incirca 2148 anni. Di conseguenza possiamo fare una scaletta delle ere zodiacali, facendo una "media", ossia ponendo l'inizio dell'acquario al 2300:


    codice:
    Scorpione: 17309 AC
    Sagittario: 15171 AC
    Vergine:    13013 AC
    Leone:      10865 AC
    Cancro:     8717
    Gemelli:     6569 AC
    Toro:        4421 AC
    Ariete:      2273 AC 
    Pesci:       152 DC
    Acquario:  2300 DC
    Giusto per fare un esempio su come interpretare la scaletta: l'era del leone potrebbe essere cominciata nell'11000 AC oppure nel 10500 AC. L'era dei pesci potrebbe essere cominciata nel 150 AC oppure nel 350 DC.

    Un altro effetto della precessione è che le stelle alternano il loro zenit e il loro nadir ogni 13000 anni. Attualmente allo zenit si trova la stella polare, che indica sempre il nord. Comunque si va spostando parecchio lentamente, infatti è a circa 1 grado dallo zenit attualmente. Fra 13000 anni sarà la stella Vega allo zenit.

    Come tutti i giri, la precessione può essere suddivisa in 360 gradi. Un grado precessionale dura esattamente 71,6 anni. In genere si arrotonda a 72. Considerando questo, si può fare una didascalia di questo genere:

    144 è il doppio di 72
    108 è la somma di 36 e 72
    54 è la metà di 108
    30 è 360/12, ossia i gradi di ogni era zodiacale
    2160 è 72 * 30
    4320 è il doppio di 2160

    Quindi, vedendo questi numeri come anni in un'ottica precessionale

    12 è il numero delle costellazioni
    36 è mezzo grado
    54 è 3/4 di grado
    72 è un grado precessionale
    108 è un grado e mezzo
    144 sono due gradi precessionali
    180 sono due gradi e mezzo
    216 sono tre gradi
    2160 è un'era precessionale
    4320 sono due ere precessionali
    12960 è mezzo giro dello zodiaco
    25920 è un giro completo dello zodiaco

    Guardando questi numeri, appare chiaro come nelle religioni e nella mitologia ci siano evidenti riferimenti astronomici e precessionali:

    72 sono i cospiratori che tramarono contro Osiride
    72 sono gli angeli della tradizione ebraica
    72 sono è il numero del tetragramma, il nome di Dio ebraico, YHWH
    72 sono i principi dei Diavoli nella tradizione medioevale
    72 è il numero dei tempi ad Angkor in Cambogia
    72 è il valore attribuito ai 12 piatti nella leggenda di Aladino
    72 sono le antiche monete che si dovevano pagare per entrare nella associazione della triade in Cina
    72 sono le cappelle del sacro Graal
    72 sono le regole che dovevano seguire i cavalieri templari

    Lo storico Babilonese Berosso fissò la data del periodo compreso fra la creazione e la distruzione
    universale in 2.160.000 anni

    Nel Rigveda, il più antico dei testi vedici ci sono esattamente 432.000 sillabe

    Nell’apocalisse di San Giovanni il numero 144.000 appare ben tre volte e addirittura una volta il numero 144

    L’apocalisse nordica “il crepuscolo degli Dei “ fornisce il numero dei guerrieri che escono dal Walhalla per combattere contro il “lupo” il loro numero è 432.000

    L’altare sacro indiano è costruito con 10800 mattoni

    Inoltre vi sono dei riferimenti anche nel calendario Maya. I Maya sono un antico popolo dell'attuale Messico, sterminato dalla schiavitù spagnola e dalle malattie europee portate da tali conquistatori. Questo popolo però ha un particolare fascino, e anche molti misteri. Per esempio, pare che fossero avessero nozioni astronomiche parecchio avanzate, tanto da poter prevedere la durata di eventi astronomici millenari, come anche i cicli del campo magnetico terrestre. Il loro calendario si basa su 5 ere, ognuna di durata variabile. Ogni era finisce con una distruzione e una successiva "rinascita" spirituale. Alla fine delle 5 ere ricomincia il ciclo, con una cosiddetta età dell'oro. Impressionante la somiglianza con le ere della tradizione indù (all'altra parte del mondo), così suddivise:

    (Krita–Yuga detta anche Satya-Yuga o Sat-Yuga) Età dell'oro
    (Tetra-Yuga) Età del bronzo
    (Davpara-Yuga) Età del rame
    (Kali-Yuga) Età della pietra

    Il degradare dall'oro alla pietra indica il degrado spirituale dell'uomo.
    Secondo la religione induista, ci troviamo attualmente nell'età della pietra. Curioso, no? Sia il calendario indù che il calendario Maya ci indicano un imminente passaggio nell'Età dell'oro. Coincidenza anche questa?

    E come mai tutte le religioni parlano di un eden o paradiso terrestre, distrutto poi da un diluvio universale?

    E' abbastanza chiaro che ci siano parecchi tratti comuni nelle religioni di tutto il mondo, di popoli che in teoria non possono avere avuto alcun contatto. Inoltre la numerologia ci porta a pensare che le religioni e i miti abbiano dei riferimenti alla precessione degli equinozi.
    Ultima modifica di Ospite; 14-05-2007, 18:41.
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  • #2
    Riassunto 2: Condizioni avverse nei millenni

    Il nostro pianeta ha vissuto parecchi momenti duri nel tempo. In particolare le ere glaciali. Si definisce Grande Era Glaciale un periodo di tempo in cui sulla Terra siano presenti ghiacci perenni. Attualmente ci troviamo in una Grande Era Glaciale, infatti ci sono ghiacci perenni ai poli, in Groenlandia e in Siberia.

    Da questo si deduce che ci sono ere glaciali più rigide e altre più miti. Nel periodo Cryogeniano, da 800 milioni a 635 milioni di anni fa, ci furono due glaciazioni veramente possenti, infatti i ghiacciai arrivarono fino all'equatore.

    All'interno di una Grande Era Glaciale, si susseguono varie Piccole Ere Glaciali, che possono durare qualche migliaio di anni oppure qualche decina di migliaia di anni. L'ultima Piccola Era Glaciale si pensa sia terminata circa 10000 anni fa.

    Il motivo di queste glaciazioni è incerto, ma le teorie sono abbastanza plausibili. Innanzitutto l'astronomia ci insegna che l'orbita terrestre non ha sempre il centro coincidente col sole. A volte l'orbita è talmente spostata rispetto al sole che in inverno la Terra è fino a 10 volte più lontana dal sole che in estate. Il punto più lontano viene detto afelio, il più vicino perielio. Un corpo celeste percorre la sua orbita molto più velocemente nel tratto vicino al perielio rispetto al tratto vicino all'afelio. Attualmente il sole è molto vicino al centro della nostra orbita, ma in altre epoche la Terra si andava trovando in punti di distanza molto diversa. L'estate chiaramente coincide col tratto più vicino al sole, e per questo motivo la velocità di rivoluzione terrestre è molto maggiore rispetto al lato opposto. In parole povere, ci sono certi periodi in cui la Terra soffre di estati caldissime e inverni rigidissimi, per questo decentramento dell'orbita, ma l'estate dura così poco che non è in grado di sciogliere tutti i ghiacci. Così, anno dopo anno, si accumula sempre più ghiaccio e neve, innescando così una Grande Era Glaciale.

    Oltre a questo evento, lo shift dell'orbita, che si ripete ciclicamente, possono esserci eventi del tutto casuali per una glaciazione, come per esempio la caduta di un enorme meteorite che solleva tanta polvere da tenere al buio dai raggi del sole la Terra per anni.

    Per le piccole ere la spiegazione può essere semplicemente una rottura di un equilibrio geotermico. Una piccola era glaciale può interessare anche solo un continente, non per forza tutto il globo. Un esempio di equilibrio geotermico è il seguente: nell'atlantico ci sono continue correnti di acqua che sale e scende per differenza di peso (a seconda del livello di sale). Questo crea una sorta di ciclo infinito, di acqua che sale dall'equatore all'Europa, portando aria calda, per poi salire fino al polo nord e scendere nuovamente dalle coste americane. Si pensa che l'interruzione di questo ciclo possa indurra una piccola era glaciale in tutta Europa nel giro di pochi mesi.

    Questo delle correnti atlantiche è solo uno dei tantissimi e delicatissimi equilibri della Terra, che possono innescare o annullare ere glaciali, per esempio possiamo citare la variazione di quantità di CO2 nell'aria. Questi equilibri possono facilmente essere spezzati con eventi particolarmente imponenti, come lo slittamento di un enorme ghiacciaio dalla Groenlandia, che potrebbe interrompere appunto il ciclo atlantico di cui abbiamo appena parlato.

    Un'altro tipo di "catastrofe" a cui la terra va incontro ciclicamente, è l'inversione dei poli magnetici. Gli scienziati, grazie allo studio dei minerali, hanno scoperto che ci sono state parecchie inversioni negli ultimi 800 mila anni. Innanzitutto bisogna chiarire che il campo magnetico è alimentato da un effetto dinamo all'interno della Terra: la parte liquida del nucleo è in rotazione e contiene minerali magnetici come ferro e nichel. A volte però questi movimenti del nucleo cambiano o rallentano, causando spostamenti dei poli magnetici, che abbiamo già discusso in precedenza. Nei casi estremi, la rotazione addirittura si ferma e riprende nella direzione opposta, invertendo così i poli. Gli scienziati non riescono a spiegare questi cambi di rotazione del nucleo, ma alcuni sostengono che la causa potrebbero essere le macchie solari. Il sole è enorme e il suo campo magnetico spaventoso. Basi pensare che esistono fenomeni come i brillamenti e le macchie solari che possono pregiudicare il funzionamento di satelliti e vari apparati elettronici sulla Terra. Alcuni pensano che le macchie solari possano influenzare così pesantemente il campo magnetico terrestre, nei casi di maggiore attività, tanto da costringere il nucleo a girare in senso opposto.

    La prima cosa che ci viene in mente è che nei pochi giorni in cui il nucleo è fermo, o quasi, il campo magnetico è pressochè assente. Questo consentirebbe il passaggio di radiazioni particolarmente nocive che di solito sono bloccate. Sono talmente potenti da causare tumori e mutazioni genetiche. Ad una più attenta analisi, si comprende anche che un rallentamento e poi una successiva accelerazione della parte esterna del nucleo, quella fluida appunto, creerebbe enormi attriti con il mantello e quindi poi con la crosta terrestre, dando luogo ad una attività sismica inimmaginabile. Eventi così possenti potrebbero addirittura mutare l'inclinazione dell'asse terrestre. Pensate solo allo tsunami dello Sri Lanka di qualche anno fa, quello già è bastato a far cambiare l'inclinazione, e allora cosa sarebbe capace di fare l'inversione del nucleo? Senza contare che la terra potrebbe subire modifiche nella velocità di rotazione, e questo causerebbe lo straripamento degli oceani, con onde alte fino a 20 metri.

    Come sappiamo però, l'uomo è sopravvissuto a delle inversioni, e questo porta gli scienziati a pensare che l'inversione sia un fenomeno talmente lento che comunque si mantiene un minimo di campo magnetico, impedendo eccessive catastrofi dovute alle radiazioni. Quanto alla sismologia, al vulcanesimo e agli tsunami, non è troppo problematico sopravvivere ad essi.
    Ultima modifica di Ospite; 28-04-2007, 14:16.
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    • #3
      Riassunto 3: Misteri Archeologici

      La sfinge è sicuramente una delle opere più misteriose al mondo. Secondo gli egittologi moderni è stata costruita sotto il regno di Chefren, che le avrebbe dato il suo volto.
      Studi recenti hanno però dimostrato che il volto non corrisponde affatto a quello del faraone Chefren, ma c'è di più. I geologi non sono affatto d'accordo con la datazione degli egittologi, che la datano al 2500 AC. Infatti analizzando l'erosione della sfinge, questa dovrebbe avere almeno 8000 anni secondo le teorie più moderate, e 13000 secondo quelle più estreme.
      Infatti una tale erosione potrebbe essere stata causata solo dalle insistenti piogge che si sono sviluppate verso la fine dell'ultima piccola era glaciale.
      Un'altra fonte di sospetto è la diversa erosione delle varie parti del corpo, si può infatti notare che le zampe e la testa sono molto meno erose del corpo:




      Inoltre, la testa è notevolmente sottodimensionata rispetto al resto del corpo:



      Vorrei innanzitutto ricordare che il diluvio universale è presente come mito non solo nella Bibbia ma anche in tante altre fonti, più di 100, in tutte le culture antiche del mondo. Inoltre è stato scientificamente provato come causa dello scioglimento dei ghiacci e quindi della rottura di particolari equilibri geotermici alla fine dell'ultima piccola era glaciale.

      Quindi la teoria alternativa più accreditata è quella che la sfinge venne costruita prima del grande diluvio di 11000-12000 anni fa, e fu poi ristrutturata molto più tardi da qualche faraone egizio, che fece rimodellare la faccia di leone originaria. Alcuni dicono che questa faccia potrebbe appartenere al figlio di Chefren, ma ha poca importanza sapere chi l'ha ristrutturata.

      Quello che ci interessa dunque è scoprire quando è stata costruita. Ci viene allora in aiuto un ultimo particolare: la sfinge è rivolta perfettamente all'est vero. Come non pensare allora immediatamente alla costellazione del leone, che proprio nel periodo post glaciale era visibile dietro il sole all'equinozio di primavera?
      L'era zodiacale del leone ci viene in aiuto, visto che la geologia ci dà un range troppo ampio, ossia tra l'11000 e il 6000 AC. Se la consideriamo come il simbolo dell'era del leone, possiamo datarla all'incirca al 10500 AC.

      Una cosa incredibilmente interessante è una leggenda medievale che il razionalismo moderno non tiene in alcuna considerazione:

      Alcune tradizioni medievali riferiscono che un grande re dell'Egitto, Surid, vissuto trecento anni prima dell'Inondazione, ebbe un sogno di un disastro che sarebbe accaduto sotto la costellazione del Leone. Le stelle precipitavano dal cielo e la Terra si spostava sul suo asse con immenso fragore. Volendo preservare il sapere ancestrale, il re dette ordine di edificare le piramidi; la loro simbologia suona come richiamo e monito per le generazioni future.
      Questa diciamo che è la sintesi di quegli argomenti esoterici e archeologici che oggi combattono contro il razionalismo scientifico. L'uomo moderno vede una linearità negli eventi, crede che la scimmia divenne ominide e che l'ominide divenne homo sapiens sapiens. Questo homo poi affrontò 12000 anni di evoluzione a partire dall'agricoltura, il concetto di famiglia, poi di villaggio, poi di città, poi di civiltà. Poi vennero gli imperi, e la distruzione degli imperi, e del medioevo. Poi venne la luce, il razionalismo scientifico cominciato nel 1500 e che ancora oggi è la solida base delle nostre conoscenze.

      Il problema è che oggi gli occidentali vengono interamente formati tramite "teorie ufficiali". Siamo liberi pensatori, è vero, abbiamo studiato letterature e filosofia e abbiamo libertà di parola. Ma quello che non abbiamo è libertà di conoscenza del nostro passato. La prima cosa che ci viene detta alle elementari quando studiamo scienze, è che nella scienza si avanza per ipotesi e teorie, non per certezze. Le teorie col tempo vengono superate. Il problema è che a noi la storia e la scienza insegna solo le teorie, e non le ipotesi alternative.

      L'uomo moderno ignora totalmente gli splendori antichi, che solo alcuni archelogi, uomini di particolari religioni e praticanti di esoterismo e scienze olistiche conoscono.
      E dico l'uomo moderno, perchè nel medioevo era chiarissimo alla gente che c'era stato un qualche passato in cui c'era un'età dell'oro, in cui regnava sulla terra la sapienza spirituale e la saggezza.
      Ma anche prima, basti pensare al mito di Atlantide di Platone.

      Il nostro discorso da ora in avanti si concentrerà appunto su questo messaggio: gli antichi volevano dirci qualcosa, e volevano anche disperatamente conservare un'antico sapere, che magari non era a strettamente tecnologico come oggi che abbiamo i chip, i transistor, le leghe di carbonio, i cristalli liquidi, ma un sapere molto più primordiale, capace di far erigere enormi monumenti con blocchi di decine e a volte centinaia di tonnellate. Un sapere messo in ginocchio dalle catastrofi della Terra, una conoscenza ormai non più interpretabile e diventata leggenda e mito. Come conferma la leggenda medievale quotata sopra.

      Del resto, noi occidentali come già detto siamo abituati a guardare il mondo con l'occhio scettico e scientifico, in linea di massima. Certo c'è chi si fa poi fregare da maghi e mistificatori, ma è un altro discorso. Se per esempio guardiamo alle culture e religioni orientali, ci accorgiamo come ci sia la certezza di particolari poteri da parte dell'uomo. Il soffio vitale, il prana nello yoga, il chi nel kung fu. I misteri della reincarnazione e del piano astrale, la legge del karma. La conoscenza della ciclicità degli eventi sulla terra, il succedersi di età dell'oro ed età della pietra, la contrapposizione quindi di età di saggezza ed età di guerra. La conoscenza di antichi visitatori dallo spazio, visti come dèi, e l'incredibile testimonianza delle astronavi nei testi sacri indù, i Veda.

      Andiamo dunque a cercare altre prove di questa antica saggezza. Questa è la foto di una raffigurazione su pietra egizia:




      Questa invece è la trasposizione su carta di un disegno e di una statuetta indiane:




      E infine, ecco una raffigurazione Maya:



      Già a vederle così e a pensare che provengano da civiltà che non dovrebbero aver avuto nessun contatto tra di loro è incredibile. In apparenza raffigurano tutte e 3 il far girare un trapano tramite una corda, ma c'è di più. Ci sono molte altre coincidenze. Innanzitutto va ricordato che gli dèi egizi raffigurati nella prima immagine sono Horus, dalla testa di falco, e Seth, dalla testa di sciacallo. Sciacallo, un canide quindi.

      Se guardiamo la raffigurazione indù troviamo sempre a destra un altro uomo dalla testa canina. E ancora troviamo una cosa simile nella raffigurazione maya. Per non parlare della tartaruga che si trova sotto il trapano nell'immagine maya e indù. E infine, notare come ogni immagine fa girare questo sacro trapano in modo che possa guardare mentre gira 12 simboli.

      Appare chiaro innanzitutto che parlano sicuramente della stessa cosa, ma cosa? Ebbene gli antichi conoscevano la precessione degli equinozi. Quelle immagini rappresentano simbolicamente le due forze che la Luna e il Sole esercitano sul rigonfiamento equatoriale della Terra. Due forze opposte che tendono a farla girare sul suo asse, provocando quindi la precessione degli equinozi, e quindi i passaggi nelle 12 ere zodiacali.
      Ultima modifica di Ospite; 14-05-2007, 18:43.
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      • #4
        Riassunto 4: Misteri archeologici... o astronomici?

        Le 3 piramidi di Giza sono probabilmente le opere più imponenti della storia. Sono state attribuite ai faraoni Cheope, Chefren e Micerino. Sono le uniche piramidi al mondo ad essere state costruite con blocchi di decine di tonnellate l'uno e alte più di 100 metri. Infatti è possibile sì trovarne altre in Egitto, ma costruite a mattoni e sono molto ma molto più piccole.

        Il dubbio più grande in passato era come le avessero costruite, ancora oggi non esiste una teoria certa. Ma al seguito della scoperta di particolari coincidenze, il mistero si è decisamente infittito.
        Parliamo quindi delle coincidenze della piramide di Cheope:

        L'accuratezza del lavoro è tale che i quattro lati della base presentano un errore medio di soli 1,52 cm in lunghezza e di 12" di angolo rispetto ad un quadrato perfetto. Con le tecnologie attuali è raro arrivare fino a scarti minimi di 20").

        Le quattro facce della piramide sono allineate con i quattro punti cardinali con uno spostamento di soli 3 minuti di grado, pari allo 0.0015%, esattamente la metà di quanto ottenuto dagli architetti che hanno recentemente edificato l'osservatorio astronomico di Parigi.

        E' al centro esatto della massa terrestre, cioè all'incrocio tra il meridiano e il parallelo che coprono la maggior porzione di terra emersa, una sorta di "centro del mondo".

        Si è inoltre scoperto che le pareti non sono perfettamente lisce ma impercettibilmente convesse. La curvatura che se ne ricava corrisponde al valore in gradi della curvatura terrestre.

        Questi sono i dati certi e sconcertanti. Com'è possibile che gli antichi avessero capacità architettoniche talmente superiori alle nostre?
        Ecco qui altre coincidenze che però lasciano spazio a più interpretazioni, visto che i numeri sono facilmente manipolabili:

        Il suo peso di 5 milioni e 273 mila tonnellate moltiplicato per un miliardo di miliardi è uguale al peso della Terra; il suo perimetro diviso per la metà dell’altezza è uguale al 3,14, cioè il pi greco, un valore (il rapporto tra la circonferenza e il raggio di un cerchio) che sarà scoperto molti secoli dopo Cheope. La temperatura interna è esattamente la temperatura media della Terra e varia con il passare del tempo.

        Sapendo queste cose non possiamo che ripensare a quella leggenda medievale dell'antico faraone che fece costruire le piramidi per non dimenticare le antiche conoscenze dopo il diluvio. Ma siamo sicuri che i misteri delle piramidi vadano ricercati esclusivamente nell'archeologia?

        E se provassimo a ragionare in termini astronomici?



        Le piramidi raffigurano esattamente la cintura di Orione, sia come posizione, sia come dimensione. Infatti la "piccola" piramide di Micerino raffigura la più piccola fra le tre stelle.



        Ma Giza è l'unica località terrestre in cui vengono raffigurate delle costellazioni? No. C'è anche l'antichissimo sito archeologico di Angkor, in Cambogia. Incredibilmente... si trova a 72 gradi meridiani da Giza. La coincidenza è notevole, perchè come sappiamo 72 rappresenta un grado precessionale. I vari templi di Angkor formano la costellazione del drago, che era al suo punto di culminazione nel... 10500 AC!



        Siamo giunti a tali conclusioni noi utenti del forum utilizzando Google Earth e un particolare programma di simulazione della volta celeste, Sky Chart.

        Ultima modifica di Ospite; 14-05-2007, 18:47.
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        • #5
          Riassunto 5: Un messaggio dall'antichità

          Sapendo che la piramide è una costruzione di gran lunga più precisa di quello che si riesce a fare al giorno d'oggi, cominciano a sollevarsi dei dubbi. La storia ci insegna che la civiltà ha le sue origini nel 6000 AC, però i misteri astro-archeologici che ci si pongono davanti potrebbero necessitare di una ipotesi alternativa: che la civiltà umana abbia origini ben più lontane.

          Immaginiamo per esempio una civiltà avanzata, magari non con la tecnologia di oggi, magari con antiche conoscenze astronomiche e magnetiche. Questa civiltà viene spazzata via da una serie di eventi catastrofici, a partire magari da un'inversione geomagnetica e poi gli eventi dello scioglimento dei ghiacci. Immaginiamo che sulla Terra rimangano pochi superstiti di questa antica civiltà, e che tramandino le antiche scienze, che poi diventano solo leggende e racconti. Immaginiamo che sulla Terra le antiche conoscenze vadano perdute e che si ritorna nei villaggi a vivere da agricoltori, per poi tornare lentamente verso il progresso nel corso dei millenni, fino al giorno d'oggi.

          E se questa antica civiltà avesse lasciato un messaggio, come dice la leggenda medievale che abbiamo detto prima? Cosa c'è di più notevole di una enorme statua a forma di leone, a fianco a 3 enormi piramidi con tutte quelle curiose cifre riferite alla Terra e quella maniacale perfezione architettonica? Per non parlare del sito di angkor, che ritrae la costellazione Draco al suo culmine nel 10500. Proviamo a interpretare questo messaggio.

          Innanzitutto le piramidi non sembrano affatto indicare il 10500 AC come la sfinge, ma piuttosto il 2500 AC. Infatti i cosiddetti condotti di areazione erano puntati in quell'epoca verso delle particolari stelle, con precisione millimetrica: i condotti posti verso sud puntavano alla cintura di Orione e a Sirio, mentre quelli posti a nord puntavano ad Alpha Draconis e all'orsa minore.

          Notare che nella religione Egiziana Orione e Sirio rappresentavano gli dèi Osiride e Iside, mentre l'orsa minore era l'ascia di Horus. Senza contare che le piramidi hanno proprio la forma di Orione. E non dimentichiamo anche un altro particolare: un popolo africano, i Dogon, con cui l'uomo moderno venne a contatto nel 1920, sostenevano di provenire da Sirio, e sapevano che questa era una stella binaria (cosa impossibile da vedere a occhio nudo).

          Altra curiosità: mentre 3 condotti puntavano a 3 costellazioni sacre per gli Egizi, il quarto puntava alla più vicina stella della costellazione del drago, ossia proprio quella costellazione raffigurata ad Angkor, in Cambogia.
          Ci stanno forse suggerendo di collegare Angkor e Giza? Ci stanno forse anche suggerendo che i miti di Iside e Osiride non sono pura religione, ma semplicemente un'allegoria astronomica? Proviamo a dedurre qualcosa.

          Angkor e Giza sono distanti esattamente 72 gradi merdiani. Forse vogliono dirci di ragionare in gradi precessionali. La sfinge rappresenta l'inizio dell'era del leone, il 10500 AC, mentre le piramidi indicano il 2500 AC. Questi 8000 anni altro non sono che 111,11111111..... gradi precessionali. Ma cosa significa questo numero?

          Sarebbe ipotizzabile un collegamento con le macchie solari, che hanno un ciclo di 11,1 anni e che guarda caso, come abbiamo visto prima, influenzano il campo magnetico terrestre. Non tutti gli utenti sul forum sono d'accordo con questo collegamento tra 11,1 e 111,111 ma io rispondo così:

          Abbiamo visto come nel RigVeda ci fossero 432000000 sillabe, e come l'altare sacro indiano fosse costituito da 108000 mattoni. Questi sono i numeri precessionali 4320 e 108, e abbiamo visto anche altri esempi. Chiaramente non potevano fare un libro sacro di sole 4320 sillabe, nè un altare con soli 108 mattoni. Allo stesso modo, non era possibile mandarci un messaggio basato su astronomia, che riferisse 800 anni (ossia 11,1 gradi precessionali), perchè i cambiamenti sulla volta celeste in 800 anni sono quasi insignificanti. Perciò io penso che abbiano rappresentato 8000 anni per questo motivo, e quindi non 11,1 ma 111,111 gradi.

          Se ciò fosse vero, allora gli antichi ci starebbero mettendo in guardia: occhio alle macchie solari. Quindi può darsi che dopo aver vissuto l'ultima inversione geomagnetica avessero voluto mettere in guardia i loro posteri. Come avrebbero fatto se non con l'archeoastronomia? Non avrebbero potuto lasciarci un messaggio scritto perchè non avremmo saputo decifrare l'alfabeto. Non avrebbero potuto lasciarci un messaggio orale poichè sarebbe andato dimenticato. L'unica maniera era lasciare enorme prove archeologiche, che lasciassero dei messaggi astronomici, infatti la volta celeste è sempre la stessa, pur girando (immaginariamente) intorno alla Terra.

          Ma se davvero antichi uomini hanno vissuto una inversione geomagnetica, non dovrebbe essercene traccia in alcuni vecchi miti? Forse... la cosa è incerta, ma del resto è solo una curiosità, non è importantissimo sapere con certezza quando è stata l'ultima inversione. Analizziamo un paio di documenti.


          Mito di Fetonte, da Ovidio
          Helios il SOLE (Apollo) giurando sull'acqua della Stige, aveva promesso di esaudire qualsiasi desiderio del figlio Fetonte, ma il ragazzo desiderava una sola cosa, guidare una volta il carro del sole e nonostante le preghiere del padre, rimase fermo nella decisione del suo proposito. Allora il padre Helios, pur sapendo che nulla poteva fare per impedire l'esito fatale di quell'avventura, cercò di insegnare al figlio tutti i pericoli in agguato a ogni passo della via.
          Il Sole temeva che suo figlio non sarebbe riuscito a controllare i cavalli e infatti uscì di strada, poichè alla vista di uno scorpione si spaventò e lasciò cadere le redini. Il risultato è una confusione incredibile, non una costellazione rimane al proprio posto e la terra viene arsa orribilmente.
          Il mito del figlio di apollo fu affrontato anche dal poeta Nonno
          Vi fu un tumulto nel cielo che scosse le connettiture dell'universo.
          Immobile, si piegò perfino l'asse che passa per il centro degli assi ruotanti.
          A stento il libico Atlante, puntellato sulle ginocchia, il dorso curvo sotto il
          Maggior carico, potè sostenere il firmamento delle stelle che si rivolge da solo
          Dal libro del Timeo, di Platone, dove un sacerdote egiziano parla di temi come Atlantide e altri misteri dell'antichità.
          Nel Timeo, Il sacerdote egizio che parla con Solone afferma che la leggenda di Fetonte ha l'aspetto di una favola, ma la verità è che è una deviazione dei corpi che ruotano in cielo attorno alla terra e si riferisce ad una distruzione delle cose che si manifesta a lunghi intervalli di tempo in una grande conflagrazione della terra.
          Sempre nel Timeo poi il sacerdote racconta un mito egiziano simile a quello Greco. In parole povere, esiste un mito comune a più popoli, e il sacerdote rivela a Solone che non si tratta di leggenda, bensì di un racconto simbolico di quanto è successo tempo prima sulla Terra, una distruzione ciclica. L'unica distruzione ciclica a cui possiamo pensare è l'inversione geomagnetica, ed effettivamente il racconto del Sole che esce dal suo solito tragitto (inversione di rotazione? spostamento dell'asse?) e poi brucia la Terra sembra confermare l'ipotesi.

          Interessante notare come il figlio di Apollo lascia le redini perchè incapace di tenere a bada i cavalli spaventati da uno scorpione. Questo potrebbe indicare che l'ultima inversione è avvenuta nell'era dello Scorpione. Comunque, come già detto, questo ha poca importanza. Quello che importa invece è scoprire quando avverrà la prossima inversione. Anche questo ci è stato tramandato? Forse... Come abbiamo già detto, gli egizi ci mettevano in guardia dalle macchie solari. Il calendario Maya finisce nel 2012, e infatti proprio in quell'anno si era previsto un picco massimo di macchie solari! Poi la NASA ha precisato che potrebbe avvenire invece nel 2011. Questo comunque non basta a giustificare un'ipotesi.
          Ultima modifica di Ospite; 14-05-2007, 18:16.
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          • #6
            Riassunto 6: Un'inversione vicina?

            Andiamo con più ordine allora, quali sarebbero i campanelli di allarme che indicano una imminente inversione?

            Come abbiamo già detto, il campo magnetico comincia a diventare instabile, i poli si muovono piano piano per poi invertirsi. Prima dell'inversione il campo magnetico si indebolisce notevolmente, provocando un aumento della sua frequenza. Questa frequenza è detta frequenza di risonanza, oppure frequenza Schumann, dal nome del suo scopritore. Un rialzo di tale frequenza, assieme all'attività solare farebbe innalzare la temperatura terrestre.

            Inoltre abbiamo detto che il nucleo magnetico produrrebbe attriti sulla crosta. Sappiamo che l'inversione avviene lentamente, quindi i primi attriti vengono a manifestarsi pian piano, con dei terremoti che diventano col tempo sempre più insistenti, fino a diventare catastrofici come appunto quello che si narra distrusse Atlantide. Sappiamo anche che i cetacei si orientano grazie al magnetismo terrestre, e che se questo dovesse risultare instabile e indebolito non saprebbero più in che direzione nuotare.

            Riassumendo, i principali campanelli di allarme di una eventuale inversione sarebbero i seguenti:

            1) Si alza la temperatura
            2) Si alza la frequenza di risonanza
            3) Diminuisce il campo magnetico
            4) I cetacei non riescono più ad orientarsi
            5) I poli magnetici cominciano a spostarsi più del solito
            6) Comincia ad aumentare l'attività sismica

            Poniamo adesso attenzinoe su alcuni fenomeni dell'ultimo ventennio.

            1) La temperatura si alza ogni anno che passa e i laghi e i fiumi si vanno prosciugando.

            2) La frequenza di risonanza Schumann è in aumento: http://it.wikipedia.org/wiki/Risonanza_Schumann
            è una vibrazione di fondo (tutta la materia per essere vista vibra ad una frequenza) del pianeta Terra, che resta costante per lunghissimi periodi (in termini millenari) intorno ai 7-8 Hz (cicli al secondo). Dagli anni 80 la Risonanza ha iniziato ad aumentare il suo ciclo passando agli attuali 11-12 Hz cicli al secondo. All'aumentare della vibrazione sembra diminuire la potenza del campo magnetico terrestre oggi al 50%.
            3) Il campo magnetico sta diminuendo: http://lescienze.espresso.repubblica...efault/1286812
            Il campo magnetico della Terra sta rapidamente diventando più debole, e i geofisici non ne capiscono il motivo. Il calo di intensità - pari a circa il 10 per cento negli ultimi 160 anni - potrebbe segnalare l'arrivo di uno degli sporadici capovolgimenti improvvisi del campo.
            lcuni scienziati cominciano a domandarsi se non si tratta della prima fase di un"inversione, giacché il campo è rimasto stabile per un periodo insolitamente lungo, 780.000 anni.
            4) Balene arenate, sempre di più in tutto il mondo


            5) I poli magnetici purtroppo vengono misurati poco spesso dalla scienza, quindi non possiamo avere dati certi, ma comunque si nota che ultimamente si sono mossi abbastanza.

            6) Attività sismica dal 1973 al 2005:
            http://www.crepuscolodicostantinopol...es/GN/GN12.gif

            Risulta evidente che una prossima inversione è vicina. Tuttavia "vicina" non significa imminente. Noi uomini viviamo pochi anni, che non sono che un attimo nei grandi tempi terrestri. L'inversione, dicono gli scienziati, avviene lentamente, e non all'improvviso. Se fosse improvvisa, ci sarebbero 2-3 giorni in cui il campo magnetico è totalmente azzerato e nessun animale potrebbe sopravvivere alle radiazioni libere di passare, probabilmente. Insomma l'evidenza ci suggerisce che l'inversione sia un processo che può durare fino a 2 secoli. Per questo non bisogna pensare, come molte correnti new age, che il 2012 sia la data della fine del nostro mondo e l'inizio di una nuova era. Semmai, forse, è la data in cui si innescherà il lento meccanismo di inversione.

            Come vedremo in seguito infatti, alcune antiche testimonianze ci portano a pensare che la prossima inversione possa avvenire tra qualche secolo.
            Ultima modifica di Ospite; 14-05-2007, 18:53.
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            • #7
              Per sapere come va a finire, consiglio di leggere questo topic:
              http://forum.gamesnet.it/f299/archeo...iverso-423169/

              Da cui derivano appunto i riassunti.
              La parte non riassunta dovrebbe partire da metà topic circa.
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