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L'editoriale di Ichi

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  • L'editoriale di Ichi

    Cos'è l'editoriale di Ichi?
    A grande richiesta arriva il commento ai mondiali, giornaliero, settimanale dei mondiali brasiliani. Il commento della coerenza e dell'onesta intellettuale. Un solo punto di vista, da non cambiare all'occorrenza e col quale analizzare tutto. Non un dibattito, ma una copertina.


    Clan Spammer Severi ma giusti.

  • #2
    Mondiali, l'ora dell'Italia, ma anche altro.
    Prima di tutto occorre dire che questi mondiali sono nati sotto i peggiori auspici e proseguiti ancora peggio. Così peggio che già si parla male delle prossime due edizioni.
    E così succede che l'Olanda stritola la Spagna in quella rivincita del dì passato, alcuni vedono una resa delle armi dei fenomeni degli ultimi anni. Noi, invece vediamo una sconfitta, pesante, ma solo una sconfitta, così come non vediamo aiutini nei confronti del Brasile, ma un errore tra una danza e l'altra di Neymar. Noi siam ben consapevoli di cosa siano gli aiutini e non ci è parso, almeno al momento, che il Brasile sia come la Juventus in Italia. Forse verremo smentiti, forse no. Di fatto Brasile e Olanda hanno vinto due partite molto difficili. E questo è ciò che resta.
    Il Mexico.
    Anche no.
    Ma veniamo al calcio che deve giocarsi, alla sera della Nazionale, a noi non piace in questo momento parlare di schemi e cose del genere, di quel che sarà ci sono già in troppi che lo fanno e francamente lo troviamo anche noioso. Il calcio per quelli come noi è anche e soprattutto poesia e, se andiamo a leggere Leopardi, poco ci importa di enjambment, metrica, polisindeti e metonimie, andiamo a "e il naufragar..." e restiamo rapiti. Per questo ci piacciono le cavalcate di Ronaldo e il delitto di Juliano è paragonabile al rogo dei libri della Germania Hitleriana. Ma questo non è solo il mondiale delle favelas e delle polemiche, questo è soprattutto il mondiale degli assenti. Il cui silenzio è più rumoroso dell'onda perfetta e di tutta l'Australia in attesa. Per noi italiani è ancora peggio, orfani del talento a favore degli sponsor, come tempo fa accadde nel dualismo Baggio - Del Piero, Totti - Del Piero, talento - denaro. Resta inteso che noi, come diceva Mao, tendiamo da una parte soltanto, e quella parte è il talento e ancora peggio, quale nazione di poeti, santi e navigatori, ci sentiamo derubati e derisi da un commissario tecnico e una federazione che ha fatto di un bene nazionale, la propria scatola dei giochi.
    E ci sentiamo di dire al geniale inventore della gomitata non violenta che sì, ci hai derubato, la nazionale è nostra e non tua, le tue scelte vanno bene se noi le condividiamo, perché ubi maior, sissignore. E non ti perdoniamo, noi che nell'immaginario collettivo vediamo Enrico Toti lanciare la stampella, noi no, non ti perdoniamo la bandiera bianca alzata all'inizio della guerra, il cortile concesso all'invasore, non ti perdoniamo i 30 denari con cui ti hanno comprato. Agamennone non fu così sciocco da lasciare a casa Achille piè veloce, perché mai dobbiamo concedere all'Ettore nemico il nostro campione a casa?
    E allor ci dimandiamo, cos'è il campione? O colui che difende la causa, che ci rappresenta nel camp(o) e chi più di Francesco, Totti del numero, il 10, quello vero, quello meritato e non seriale di questo calcio moderno da 1 a 99. Totti è un effetto ottico, un capolavoro manierista in cui c’è dentro un 10 da leggere, ma non lo vedi subito.
    Cercate di guardarlo: Totti. C’è un’idea, dà la sensazione chiara di intravederlo. Tra le linee. È come quando devi fissare un puntino, un Andy Warhol, un Arcimboldi e poi vedi all’improvviso un’altra figura, ti si squaderna tutto, ti si apre un orizzonte come capita con uno dei suoi lanci. Tac, e capisci che quel puntino non era più lui, ma il pensiero, il coraggio, un mondiale duemilaesei vinto col coraggio, con l'altruismo e la fantasia, per citare i versi su Ago.
    E il campione assente è assente anche nei cuori dei mentecatti, negli esseri infelici al di là dell'iperuranio che in una tristezza perenne come le conifere non vedono la vittoria madre di tutte le vittorie, il rigore contro Oceania e quel "non preoccuparti Andrea, lo tiro io".
    In quel gesto c'è tutto il campione, c'è il calcio intero, dal pallone di pezza al calcio totale dell'Ajax e del Vicenza, ci sono Ventura e Nils, c'è Sir Alex e Johan, c'è il dolore della carriera stroncata di Marcello come in un sequenza di Clint e bambine da milioni di dollari.
    Noi non ti perdoniamo Cesare, usurpatore anche di un nome da condottiero. E se anche i più duri di noi in fondo al cuore un po' tiferanno per quella maglia che tu e gli infelici avete scippato della bellezza, non ti perdoneremo di averci portato via un poco d'estate.
    D'averci portato via la poesia.


    Clan Spammer Severi ma giusti.

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    • #3
      Che vuoi farci, cè chi deve vendere un certo negro(che adesso vale -10) ad una cifra dignitosa, e l'unico modo per farlo è sperare nel miracolo di un mondiale dignitoso. Capace stasera il sopravvalutato azzaccherà la sua partita annuale e farà doppietta a Roy Hodgson(da non confondersi con l'Inghilterra) e il Milan e Raiola potranno venderlo a 25 milioni.

      Tutto molto bello, ma nel frattempo ci sono dei giocatori come Rossi e Destro, lasciati a casa. Ovviamente non è solo colpa della scimmia, basti vedere chi gioca in difesa per accorgersi che questa nazionale è costruita sulla raccomandazione.

      Si parlava di lasciare a casa anche Verratti, che sarebbe stato un crimine. Le altre nazionali che hanno centrocampisti di valore assoluto sui 20 anni(Inghilterra con Barkley, Francia con Pogba, Germania con Draxler, ecc...) è da almeno un anno che hanno inserito tali giocatori nel gruppo, in maniera inamovibile. Perchè cosi funziona, tutte le nazionali, appena hanno un talento tra le mani che ha raggiunto una certa eta, lo buttano in campo. Sbaglia questo mondiale a 20 anni? Bene, il prossimo ne avrà 24 e ce lo farà vincere... e quasi mai lo sbagliano comunque.
      Randy Warlord [M|A]
      Randy Warlord[AoT]

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      • #4
        Originariamente inviato da KoroshiyaIchi Visualizza il messaggio
        Totti.
        ma veramente? la provincia italiana...

        ha 40 anni basta con questa mentalità italiana di portare avanti i vecchi,gia portiamo cazzano che nn ha nessun senso,totti senza il carrozzone che gli sta dietro (leggi roma) non giocherebbe dal 2005
        gia lo abbiamo sopportato x un mondiale vinto e deve baciare le pile perchè c'è andato..dei 23 è stato il peggiore.......................................... .................................................. .mezzo giocatore da provincia!



        Originariamente inviato da Randywarlord Visualizza il messaggio
        un certo negro(che adesso vale -10)

        sono 25 oggi...anche se fanny ti ha tradito e rossi o gomez certe cose non le faranno mai
        Ultima modifica di xvaso; 15-06-2014, 05:23.

        + un uomo e' gretto + le sue affermazioni sono assolute
        Parla in modo sensato ad uno stupido e questi ti chiamerà stupido.
        Accetto qualunque critica ma non accetto insulti
        3. È VIETATO scrivere messaggi senza contenuto (SPAM - solo puntini, emoticons etc..) o fuori argomento, con l'intento, volontario o involontario, di creare flame ed appesantire le discussioni.

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        • #5
          Di destro sinceramente sticazzi per me non meritava.
          Totti lo avrei portato e uno tra anche Toni/Gilardino. Uno che invece era NECESSARIO è florenzi. Quello è un vero scandalo imho. Peccato per Romulo che avrebbe fatto la sua sicuramente.

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          • #6
            Che poi tra grillini / cazzate random di renzi / norme sulla parità dei sessi quote rosa... Mi sono rotto i coglioni di sentire che i giovani devono avere posto a prescindere. Devono avere il posto quelli che meritano, quelli più bravi. C'è un altro come Totti con 15 anni meno? No e allora sticazzi. Poi magari son scemo io e non comprendo sto mondo nuovo.

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            • #7
              cerci sulla fascia.

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              • #8
                Cambiamo la formazione

                Buffon
                Bonucci
                barzagli
                Chiellini
                Pirlo
                marchisio
                De rossi
                Insigne
                cerci
                Immobile
                balotelli

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                • #9
                  no

                  + un uomo e' gretto + le sue affermazioni sono assolute
                  Parla in modo sensato ad uno stupido e questi ti chiamerà stupido.
                  Accetto qualunque critica ma non accetto insulti
                  3. È VIETATO scrivere messaggi senza contenuto (SPAM - solo puntini, emoticons etc..) o fuori argomento, con l'intento, volontario o involontario, di creare flame ed appesantire le discussioni.

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                  • #10
                    Italia - Inghilterra e altre amenità del genere

                    Un certo qualcuno, molto bravo e anche molto famoso poco tempo fa disse: - Chi parla solo di calcio non sa niente di calcio - E siccome quel qualcuno noi lo teniamo nella dovuta considerazione, perdonateci la citazione, ma ci sembra il modo più consono per iniziare a scrivere, appunto di calcio.
                    Italia - Inghilterra, ovvero la Woodstock della tristezza, della mediocrità.
                    Italia - Inghilterra è stata una partita brutta, forse la più brutta finora del Mondiale, neanche il Pathos a risollevarla, ma Morfeo sogghignante ad avvolgerla con gli sbadigli.
                    Insomma si guarda la partita come si guarda Gerry Scotti in TV, sai già quello che sta per succedere.
                    Ovvero niente.
                    La formazione iniziale del geniale inventore della gomitata non violenta è, ci pare, senza capo ne coda. Appare come un tiro di dadi in D&D per uno che a D&D non ha mai giocato: che sono tutte quelle facce? Poi ci rendiamo conto che dall'altra parte è più o meno la stessa cosa. Più o meno perché certi piedi mica da poco ci stanno, anche se in panchina, ma gente arrivata seconda in campionato, permetteteci il vulgaris, col piffero che è stata lasciata a casa.
                    Il fomento dell' inno di Mameli è comunque ingiustificato, non c'è niente di quell'inno in questa Nazionale.

                    Dov'è l'elmo di Scipio? Il generale romano che nel 202 avanti Cristo sconfisse a Zama il cartaginese Annibale. L'Italia è tornata a combattere? Dove?
                    Le porga la chioma: La Vittoria sarà di Roma, cioè dell'Italia. Nell'antica Roma alle schiave venivano tagliati i capelli. Così la Vittoria dovrà porgere la sua chioma perché sia tagliata, perché la Vittoria è schiava di Roma che sarà appunto vincitrice.
                    Dove Roma? Dove sono Florenzi, Destro e Totti? Venduti per il denaro della Puma in qualche periferia milanese.
                    Coorte: nell'esercito romano le legioni, ovvero l'esercito, era diviso in molte coorti. Stringiamoci a coorte significa quindi restiamo uniti fra noi combattenti che siamo pronti a morire per il nostro ideale.
                    O nostro caro Cesare, spiegaci qual era l'ideale la scorsa sera, perché in campo non c'è stata nessuna lotta, niente di niente.
                    E a proposito di niente ecco il colpo di genio, il coniglio nel cilindro, la sorpresa nell'uovo, il pene eretto sotto l'impermeabile al parco:
                    Paletta.
                    Tano Seduto sindaco di Mafiopoli diceva a Peppino: - tu si nuddu miscato cu nenti.
                    Tu sei nulla mischiato con niente.
                    Ecco Paletta è la spalla ideale di Balotelli, la trasfigurazione dell'Expo 2015 e del Mose, il denaro come fine ultimo.
                    E non è un caso che questa Nazionale sia figlia dell'amore di Milano per denaro e figliastra della gloria di Roma.
                    Ma veniamo alla partita, con infinita tristezza come povero diavolo in mezzo alla nebbia, ma ci tocca.
                    E dunque si inizia, le squadre si studiano, perché è la prima apparizione e perché è già l'ora dei conti da fare, visto lo scherzetto che il Costa Rica ha rifilato ai ben più blasonati avversari.
                    Ma comunque si studiano è un parolone, Sterling predica nel deserto e il solo Sturridge sembra capirne il verso, i ragazzi terribili in panchina si mangiano le mani, mentre quell'ubriacone di Hodgson pare svegliarsi solo a tratti, capire dove càzzo sta e poi rimettersi a dormire.
                    Dall'altra parte c'è Prandelli, in giacca e cravatta a fare gesti, ma cosa voglia dire lo sa solo lui e forse neanche sempre.
                    In campo non c'è partita, ma non perché una formazione è più forte dell'altra, proprio non c'è partita, nel senso che la partita non c'è. E' più che altro un'ora di religione o di catechismo o vattellapesca, poi facciamo che qui nei resti dell'Impero è la mezzanotte passata, fatevi, insomma due conti.
                    Nel mezzo del niente Balotelli spreca circa mezzo milione di verticalizzazioni e cross, a voler trovare sempre il corso e ricorso storico, ci sembra Del Piero che distrugge la prova sontuosa di Totti in quella finale Europea contro la Francia. E se uno venne eletto miglior giocatore del torneo e l'altro insultato da tutta la Nazione davanti alla TV, qualche domanda su certi dualismi ci se la deve pur fare.
                    Poi tra un salto di una liana all'altro nel ping pong di una scena de La pallottola spuntata, Marchisio, che raramente scrive il verbo avere con l'acca, imbecca la giocata alla Leslie Nilsen e con la logica alla Leslie Nilsen si ritrova sul piattone di Leslie Nilsen un tiro che come in un film con Leslie Nielsen diventa gol.
                    Uno a Zero, senza un motivo e senza un perché.
                    Due minuti di niente dopo, preludio al catenaccio del resto dell'incontro ecco il pareggio. Palla persa, l'ennesima, contropiede e l'attaccante vero segna.
                    O cavolo, tocca rifare tutto da capo.
                    E appunto da capo si rifà il catenaccio.
                    Tutto prosegue come da copione, Paletta non ci capisce una sega di quello che sta succedendo e i più maligni iniziano a pensare che la sua convocazione risponda più a un tributo a Conte che a una esigenza tattica. Solo che a differenza di Conte non sembra fare uso di doping e quindi è totalmente in balia dell'avversario a caso che regolarmente lo salta, lo irride e del italiano a casa che regolarmente tira una madonna a lui, Prandelli e perché no anche a Berlusconi, che in modo o nell'altro c'entra sempre.
                    Eviteremo in questa sede di spendere due parole e su Cerci in Panchina e sulla sostituzione dei Verratti, ci piace pensare che siano dogmi e non si possa conoscerne dunque il significato. Forse troveremo in futuro, all'interno di qualche vangelo apogrifo, la spiegazione di tanta demenza, ma al momento ora et labora.
                    Anzi ora e basta, perché se non ori, t'abbandona pure il creatore e sei fuori dopo la seconda col Costa Rica.
                    E il creatore ti ascolta, al duecentosettanquattresimo passaggio verso Supermario, gli regala il gene dell'homo sapiens sapiens e per un momento il piede dell'anello mancante diventa il piede di uno normale.
                    Palla dentro, due a uno.
                    Daje che la sfangamo, dice qualcuno.
                    Pudè segnass cul gumbet, dice un altro dove invece la fantasia cede il posto alla nebbia e alla tristezza.
                    E poi, strano a dirsi, ma ancora niente.
                    Niente fino alla fine.
                    Ma una menzione particolare la merita Darmian, uno dei pochi a meritarsi questa maglia. La sua sfortuna nel ripercorrere le gesta di Grosso è però inevitabile.
                    Lui era più vecchio, è vero, ma è facile fare un mondiale con i controcàzzi quanto a fianco a te c'è il più forte giocatore italiano in attività.
                    Un po' meno facile se di fianco hai qualche raccomandato, è come fare il fenomeno all'ufficio postale, insomma, bene che ti va spedisci prima il pacco e la gioia è solo per chi lo riceve.
                    Resta l'amarezza per questa giornata brasiliana, ovvero non aver potuto seguire la Costa D'Avorio, dove i fenomeni sono in campo e non a casa.
                    E infatti segnano.


                    Clan Spammer Severi ma giusti.

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                    • #11
                      ichi ma che hai?

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                      • #12
                        Pensa te che scimmie stupide sti negri che si portano via Quel vecchio babbeo di Drogba che ha solo due anni in meno di francè.
                        Non son mica furbi come noi che lasciamo a casa Totti. Hihihihihihihihihihi ke 4betti KE siamo




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                        • #13
                          Originariamente inviato da KoroshiyaIchi Visualizza il messaggio
                          Italia - Inghilterra e altre amenità del genere

                          Un certo qualcuno, molto bravo e anche molto famoso poco tempo fa disse: - Chi parla solo di calcio non sa niente di calcio - E siccome quel qualcuno noi lo teniamo nella dovuta considerazione, perdonateci la citazione, ma ci sembra il modo più consono per iniziare a scrivere, appunto di calcio.
                          Italia - Inghilterra, ovvero la Woodstock della tristezza, della mediocrità.
                          Italia - Inghilterra è stata una partita brutta, forse la più brutta finora del Mondiale, neanche il Pathos a risollevarla, ma Morfeo sogghignante ad avvolgerla con gli sbadigli.
                          Insomma si guarda la partita come si guarda Gerry Scotti in TV, sai già quello che sta per succedere.
                          Ovvero niente.
                          La formazione iniziale del geniale inventore della gomitata non violenta è, ci pare, senza capo ne coda. Appare come un tiro di dadi in D&D per uno che a D&D non ha mai giocato: che sono tutte quelle facce? Poi ci rendiamo conto che dall'altra parte è più o meno la stessa cosa. Più o meno perché certi piedi mica da poco ci stanno, anche se in panchina, ma gente arrivata seconda in campionato, permetteteci il vulgaris, col piffero che è stata lasciata a casa.
                          Il fomento dell' inno di Mameli è comunque ingiustificato, non c'è niente di quell'inno in questa Nazionale.

                          Dov'è l'elmo di Scipio? Il generale romano che nel 202 avanti Cristo sconfisse a Zama il cartaginese Annibale. L'Italia è tornata a combattere? Dove?
                          Le porga la chioma: La Vittoria sarà di Roma, cioè dell'Italia. Nell'antica Roma alle schiave venivano tagliati i capelli. Così la Vittoria dovrà porgere la sua chioma perché sia tagliata, perché la Vittoria è schiava di Roma che sarà appunto vincitrice.
                          Dove Roma? Dove sono Florenzi, Destro e Totti? Venduti per il denaro della Puma in qualche periferia milanese.
                          Coorte: nell'esercito romano le legioni, ovvero l'esercito, era diviso in molte coorti. Stringiamoci a coorte significa quindi restiamo uniti fra noi combattenti che siamo pronti a morire per il nostro ideale.
                          O nostro caro Cesare, spiegaci qual era l'ideale la scorsa sera, perché in campo non c'è stata nessuna lotta, niente di niente.
                          E a proposito di niente ecco il colpo di genio, il coniglio nel cilindro, la sorpresa nell'uovo, il pene eretto sotto l'impermeabile al parco:
                          Paletta.
                          Tano Seduto sindaco di Mafiopoli diceva a Peppino: - tu si nuddu miscato cu nenti.
                          Tu sei nulla mischiato con niente.
                          Ecco Paletta è la spalla ideale di Balotelli, la trasfigurazione dell'Expo 2015 e del Mose, il denaro come fine ultimo.
                          E non è un caso che questa Nazionale sia figlia dell'amore di Milano per denaro e figliastra della gloria di Roma.
                          Ma veniamo alla partita, con infinita tristezza come povero diavolo in mezzo alla nebbia, ma ci tocca.
                          E dunque si inizia, le squadre si studiano, perché è la prima apparizione e perché è già l'ora dei conti da fare, visto lo scherzetto che il Costa Rica ha rifilato ai ben più blasonati avversari.
                          Ma comunque si studiano è un parolone, Sterling predica nel deserto e il solo Sturridge sembra capirne il verso, i ragazzi terribili in panchina si mangiano le mani, mentre quell'ubriacone di Hodgson pare svegliarsi solo a tratti, capire dove càzzo sta e poi rimettersi a dormire.
                          Dall'altra parte c'è Prandelli, in giacca e cravatta a fare gesti, ma cosa voglia dire lo sa solo lui e forse neanche sempre.
                          In campo non c'è partita, ma non perché una formazione è più forte dell'altra, proprio non c'è partita, nel senso che la partita non c'è. E' più che altro un'ora di religione o di catechismo o vattellapesca, poi facciamo che qui nei resti dell'Impero è la mezzanotte passata, fatevi, insomma due conti.
                          Nel mezzo del niente Balotelli spreca circa mezzo milione di verticalizzazioni e cross, a voler trovare sempre il corso e ricorso storico, ci sembra Del Piero che distrugge la prova sontuosa di Totti in quella finale Europea contro la Francia. E se uno venne eletto miglior giocatore del torneo e l'altro insultato da tutta la Nazione davanti alla TV, qualche domanda su certi dualismi ci se la deve pur fare.
                          Poi tra un salto di una liana all'altro nel ping pong di una scena de La pallottola spuntata, Marchisio, che raramente scrive il verbo avere con l'acca, imbecca la giocata alla Leslie Nilsen e con la logica alla Leslie Nilsen si ritrova sul piattone di Leslie Nilsen un tiro che come in un film con Leslie Nielsen diventa gol.
                          Uno a Zero, senza un motivo e senza un perché.
                          Due minuti di niente dopo, preludio al catenaccio del resto dell'incontro ecco il pareggio. Palla persa, l'ennesima, contropiede e l'attaccante vero segna.
                          O cavolo, tocca rifare tutto da capo.
                          E appunto da capo si rifà il catenaccio.
                          Tutto prosegue come da copione, Paletta non ci capisce una sega di quello che sta succedendo e i più maligni iniziano a pensare che la sua convocazione risponda più a un tributo a Conte che a una esigenza tattica. Solo che a differenza di Conte non sembra fare uso di doping e quindi è totalmente in balia dell'avversario a caso che regolarmente lo salta, lo irride e del italiano a casa che regolarmente tira una madonna a lui, Prandelli e perché no anche a Berlusconi, che in modo o nell'altro c'entra sempre.
                          Eviteremo in questa sede di spendere due parole e su Cerci in Panchina e sulla sostituzione dei Verratti, ci piace pensare che siano dogmi e non si possa conoscerne dunque il significato. Forse troveremo in futuro, all'interno di qualche vangelo apogrifo, la spiegazione di tanta demenza, ma al momento ora et labora.
                          Anzi ora e basta, perché se non ori, t'abbandona pure il creatore e sei fuori dopo la seconda col Costa Rica.
                          E il creatore ti ascolta, al duecentosettanquattresimo passaggio verso Supermario, gli regala il gene dell'homo sapiens sapiens e per un momento il piede dell'anello mancante diventa il piede di uno normale.
                          Palla dentro, due a uno.
                          Daje che la sfangamo, dice qualcuno.
                          Pudè segnass cul gumbet, dice un altro dove invece la fantasia cede il posto alla nebbia e alla tristezza.
                          E poi, strano a dirsi, ma ancora niente.
                          Niente fino alla fine.
                          Ma una menzione particolare la merita Darmian, uno dei pochi a meritarsi questa maglia. La sua sfortuna nel ripercorrere le gesta di Grosso è però inevitabile.
                          Lui era più vecchio, è vero, ma è facile fare un mondiale con i controcàzzi quanto a fianco a te c'è il più forte giocatore italiano in attività.
                          Un po' meno facile se di fianco hai qualche raccomandato, è come fare il fenomeno all'ufficio postale, insomma, bene che ti va spedisci prima il pacco e la gioia è solo per chi lo riceve.
                          Resta l'amarezza per questa giornata brasiliana, ovvero non aver potuto seguire la Costa D'Avorio, dove i fenomeni sono in campo e non a casa.
                          E infatti segnano.

                          mi trovo d'accordo con l'80% dell'articolo. Disappunto sul gol di Marchsio avvenuto sotto il grandissimo gesto di Pirlo. Disappunto sul gol di grosso dove Totti non tocca proprio il pallone rispetto a Pirlo.

                          Non ho capito il fatto della costa d'avorio che non abbiamo potuto seguire. Giocava alle 3 in diretta. basta che mi chiamavi e ti avvertivo.

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                          • #14
                            Non ho capito cosa ti aspettavi, che si mettessero a fare le verticalizzazioni alla Real Madrid, questo é sempre stato il nostro gioco, pure quando ci stava Totti era così, era così pure quando c'erano giocatori molto più forti di lui (vedi Baggio) e lo é ora che di fenomeni ne abbiamo uno (Pirlo). Sicuramente non é colpa di Prandelli, che di certo non é un difensivista di natura come ha dimostrato ampiamente in serie A, si può dire io avrei convocato questo o quello, ora mi vorresti dire che convocare Florenzi avrebbe cambiato qualcosa, non é che hai lasciato a casa Nasri o un panchinaro random del Liverpool.

                            Paletta evidentemente imbarazzato ma fondamentalmente non é scarso, Balotelli non lo vorrei mai vedere nella mia squadra ma in nazionale si impegna sempre tanto (giocando sempre da solo contro 3 o 4 avversari, di cui uno o due militano nel Liverpool) e spesso é decisivo, un altro attaccante al momento che gioca da solo decentemente contro la difesa schierata non c'é in Italia, Verratti ottimo secondo me ma alla lunga é calato terribilmente, era completamente sparito dal gioco, Candreva super, ma sono di parte, mi é sempre piaciuto tantissimo, Sirigu é un fenomeno.
                            Ultima modifica di thedeerhunter; 15-06-2014, 14:58.
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                            • #15
                              L'unica fortuna dell'Italia è che di la c'era Hodgson. E questo mi fa felice perchè è un'altro pronostico mio azzeccato.

                              Mr.Bean vuole fare una partita basata sugli esterni, ma lascia in panchina il migliore esterno che hanno attualmente, Lallana. Schiera un modulo che non è ne carne ne pesce, il 4-2-3-1, con tutti i giocatori fuori ruolo.

                              Questo sarebbe stato il modulo vero:

                              Jhonson--Chaill--Shaw--Baines
                              -----Gerrard--Henderson
                              --Sturridge--Barkley--Lallana
                              -----------Rooney

                              Invece Mr.Bean ha schierato Sturridge prima punta, l'unico ruolo del campo in cui fa cagàre. Perchè ieri anche se a voi non sembra, ha fatto schifo. Lo Sturridge che conosco io, e che gioca in un modulto a due punte, o come esterno(vedi il modulo da me proposto) a Paletta, Chiellini e Barzagli, gliene faceva 3, come di consueto.

                              Sterling, a 19 anni, e futuro esterno offensivo più forte d'Europa, non è però ancora pronto per inserirsi cosi bene nelle tattiche cervellotiche di un non-allenatore. Meglio Lallana, che a 26 anni ha la personalità per fottersene delle boiate di Bean, e fare come cazzò crede.

                              Tra l'altro, il clown ha dimostrato anche che non guarda il campionato. Altrimenti avrebbe fatto giocare Gerrard diversamente, più indietro in fase di costruzione(nel Liverpool parte quasi dalla difesa a impostare, tanto che spesso è l'uomo più indietro di tutti).

                              Per finire come non citare Welbeck. Definibile come "Balotelli inglese", se non fosse che il paragone è cosi scontato(addirittura negri entrambi) da risultare banale. Infatti, il "raccomandatissimo" inglese, viene schierato solo per alzare le "quote scarse" all'interno della squadra. Ruba il posto a Lallana, vanifica mezze occasioni offensive, rivela tutta la sua inadeguatezza. Maledizione, anche i tifosi del Fallited lo ritengono uno scarso, possibile che Mr.Bean capisca di calcio anche meno di quella marmaglia di disabili?

                              In ogni caso va tutto a vantaggi dell'Italia, che senza gioco riesce a portare a casa il risultato.
                              Randy Warlord [M|A]
                              Randy Warlord[AoT]

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                              Sto operando...
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