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Missiva Da Lontano

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  • Missiva Da Lontano

    Patty:


    Ero a Moonglow come mio solito, in piazza a chiacchierare allegramente con amici e conoscenti, quando si avvicina Freddy l'Orco e mi dice di aver incontrato a Skara Brae un Viandante che cercava il mio defunto marito Minsk e non trovandolo aveva lasciato una missiva in bacheca. Il mio *Sorriso* si spegne e la mia mente torna al passato riportando dentro di me un miscuglio di emozioni. Mi reco a Skara di corsa e sfoglio la bacheca in cerca di quella missiva ....... Skara Brae .... troppi dolorosi ricordi mi legano a questa città devo tornare a Moonglow il più in fretta possibile, rispondo alla missiva ....... mi guardo intorno e fuggo da quella città come se qualcosa mi rincorresse ...... si sono i ricordi a rincorrermi, tristi e gioiosi ma entrambi fanno molto male,le ferite non sono ancora guarite .....



    Missiva per Minsk

    Salve a Voi cittadini di Skara Brae,
    porto una missiva per Messere Minsk
    da parte di un vecchio Monaco.
    Purtroppo sarebbe dovuto esserci lui
    al mio posto ma ..... questa è un
    altra storia.
    Vi prego lasciate qui un'indicazione
    di come io possa trovarlo.

    Firmato
    Darnik



    Mi spiace informarla che Minsk non è
    più in queste terre da molto tempo
    ormai, Idior l'ha voluto accanto a
    lui ..... Se avete bisogno di
    qualsiasi cosa contattatemi a
    Moonglow adesso è li la mia dimora.

    In Fede
    Patty




    Passano i giorni e di quel Viandante non si vede nemmeno l'ombra. Cosa aveva da dire quell'uomo a Minsk? Chi era questo Monaco di cui parlava? Mille domande frullavano nella mia mente senza trovare risposte......Dopo un'altra lunga giornata di lavoro mi reco da Tania per chiederle come andasse la gestione della nostra taverna, ma al mio arrivo vi trovo Iside che rifocilla un Viandante mai visto su queste terre. Che sia lui? Mi avvicino alla taverna mentre Iside mi corre incontro chiamandomi " Patty ... Patty vieni quest'uomo cercava proprio te " Mi tremano le gambe mentre scendo dal mio cavallo, sorrido ad Iside e la ringrazio di aver rifocillato quell'uomo. Lo guardo attentamente come a cercare nel suo viso le risposte tanto attese, l'uomo mi sorride e si presenta come Darnik. Lo faccio entrare in taverna e mi racconta di essere un pellegrino in viaggio verso terre lontane, terre di Felucca, di aver conosciuto un vecchio Monaco di nome Cadfael diretto a Sosaria per l'asattezza nella contea di Skara Brae. Per un lungo tratto hanno viaggiato insieme fino a che il Monaco si è ammalato e gli ha chiesto di portare lui stesso una Missiva a Messere Minsk e avvisarlo dell'arrivo del vecchio Monaco. Sempre più confusa e provata nei sentimenti gli riferisco della morte di Minsk e di quanto è successo, lui rattristato mi porge la lettera dicendomi che adesso il suo compito era terminato e doveva rimettersi in viaggio per raggiungere la sua meta ... Nel prendere la lettera mi tremano le mani ... lo guardo accennando un sorriso, gli chiedo se ha bisogno di qualcosa e lo lascio andare via. Mentre lo guardo allontanarsi il pensiero va al ricordo di Minsk a quanto mi manca..... ho tra le mani una sua lettera. Torno in taverna per leggerla.





    Caro Minsk,
    affido questo mio scritto al fidato
    Darnik, purtroppo io sono bloccato
    non so per quanto tempo in questo
    giaciglio in terre a me sconosciute,
    ma presto ti raggiungerò.
    Vengo da terre molto lontane ....
    terre di Ilshenar .... invase dal
    male, laggiù vivevo in un monastero
    inaccessibile a molti ma non per
    un'uomo di nome Friar Tuck che tutti
    credono morto.
    Fu chiamato da Idior e lasciò le
    terre di sosaria così come molti i
    suoi fedeli in mani di una guida
    spiriutale incerta.
    Devo verificare con il tuo aiuto la
    situazione ed è per questo che sono
    in viaggio.
    Mi ha raccontato tutto di te al punto
    che è come se ti conoscessi da una
    vita, si preoccupa molto della tua
    sorte, della tua consorte di suo
    fratello Aquila e del fedele Harwnos.
    Presto ti raggiungerò e mi
    racconterai in modo che possa
    riportare tue notizie a padre Friar.
    Caro Minsk ho dato istruzioni a
    Darnik che se non ti trovasse di dare
    questo scritto a tua moglie Patty e
    per ultimo in caso estremo al suo
    carissimo amico Harwnos.

    Firmato
    Fratello Cadfael
    Ultima modifica di Patty; 29-06-2006, 13:31.

  • #2
    Elios

    Sir Elios:




    Il giovane Galadh non aveva di certo risparmiato le fatiche per arrivare a darmi quella notizia.
    Una splendida donna, aveva versato lacrime davanti alla bacheca di Skara Brae; e quella donna era a suo avviso Milady Patty.
    Appena il caro amico ebbe finito di parlare, uscii di corsa dalla mia abitazione e montai in sella a Rimpianto.
    Galoppando il più in fretta possibile per i campi di Armonia, giunsi ai cancelli di Skara.
    - Per Idior!!! - Gridai alla guardia di turno; -Apri questo cancello!! -I metri che mi separavano dalla mia amica in lacrime sembravano leghe; il cavallo correva veloce, attraverò il porto, la zona della nuova banca, il negozio dei reagenti per poi giungere infine davanti alla bacheca, a un passo da quello che era stato per anni il regno di patty: la taverna di Skara.
    Fermai il cavallo, e nel silenzio della sera, sentii la mia amica singhiozzare.
    Non ne compresi il motivo e mi avvicinai per incoraggiarla, ma ella non si accorse di me e terminò l'incantesimo di trasporto prima di potermi scorgere.
    Preoccupato per quanto visto, mi sedetti sulle panchine a fianco della banca, e scorsi con gli occhi la bacheca:



    Missiva per Minsk

    Salve a Voi cittadini di Skara Brae,
    porto una missiva per Messere Minsk
    da parte di un vecchio Monaco.
    Purtroppo sarebbe dovuto esserci lui
    al mio posto ma ..... questa è un
    altra storia.
    Vi prego lasciate qui un'indicazione
    di come io possa trovarlo.

    Firmato
    Darnik



    Ciò che avevo letto, mi procurò una fitta al cuore.
    -Generale... - sussurrai tra i denti
    Riuscii anche a comprendere il dolore della mia amica, e piansi per lei.
    Ripreso il cavallo, tornai alla mia abitazione, una villetta in marmo poco distante dal mongate di Armonia.
    Entrando in casa mi diressi verso un cassetto, estrassi una piuma d'oca e una pergamena ed iniziai a scrivere:

    "Cara Patty,
    so quanto puo essere stato doloroso, leggere quel messaggio.
    Tanti bei ricordi mi tornano in mente .
    Quante risate, quanti ricordi!pensando a quel grande uomo che avevi sposato.
    Rammenti quel piccolo villaggio che fondammo, ai piedi della fortezza di armonia? La mia casa a due piani condivisa con Vlad, ogni giorno volevo che me la riarredassi in modo diverso! La casettina troppo piccola per un orco troppo grosso di nome Malmsteen, e la torre in cui tu e minsk lavoravate gomito a gomito, tu sempre in cucina, lui a produrre pergamene e pozze.
    Non essere triste, "zia"; la vita va avanti, ora che non sei più a Skara Brae, hai trovato una nuova famiglia, pronta ad aiutarti e ad abbuffarsi delle tue squisite torte.
    Sii felice di aver vissuto splendidi anni, e sii pronta a viverne di ancora più belli.
    Molti cari amici di Moonglow mi hanno promesso che ti difenderanno da qualsiasi minaccia, e che ti aiuteranno in questi momenti così difficili.
    Per quanto riguarda me, devo rimanere a Skara Brae, per difenderla, almeno fino a quando Hawrons non farà ritorno dal suo lungo viaggio. Manca ormai da troppo tempo e devo ammettere che l'alba di domani sembra troppo uguale al tramonto dei giorni passati. Skara senza Hawrons, è di nuovo priva di anima; e il rumore delle risa dei bambini, è sostituito dalle gracide urla di gabbiani.
    Mi mancano i vecchi tempi, mi manca parlare con i vecchi monaci, sempre pronti a rimproverarmi. Tanti amici abbiamo perso, e troppi sogni abbiamo visto infrangersi contro gli scogli del destino.
    Sii forte amica mia

    In fede
    Elios il Fremen
    Ultima modifica di Patty; 29-06-2006, 13:33.

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    • #3
      Fratello Cadfael

      Fratello Cadfael:





      Grazie a Idior la mia malattia si risolve e riprendo il cammino con la speranza che non sia successo nulla al caro Darnik e che possa aver portato a termine il compito affidatogli.
      Finalmente giungo a Skara Brae, non c'e' anima e attendo qualche ora, ma nulla nemmeno un viandante, vedo una bacheca appesa alla parete della banca e incomincio a leggere.
      Tra annunci, avvisi e messaggi noto una richiesta di Darnik, sorrido e capisco le difficoltà che avrà incontrato, ma non mi sbagliavo su quel bravo figliolo.... vedo anche una risposta di Patty "quindi ha trovato Minsk...." No mi ero sbagliato, il sorriso si trasforma in una smorfia di dolore.... devo correre a Moonglow ma in che direzione? Non conosco queste terre..........


      Cosa fare?.............
      Aspetto di incontrare qualche anima pia che mi possa indicare la strada.
      Passano le ore, a poco a poco il sole scompare nell'orizzonte rosso di fuoco.
      Solo un gatto fa capolino da una finestra e mi fissa con espressione incuriosita, sicuramente sono il primo uomo che vede dopo tanto tempo......
      La notte stende la sua mano su di me e prima che il buio mi avvolga mi incammino tra le vie di Skara Brae alla ricerca di un riparo.
      In una città abbandonata un'angolo sicuro si trova e con Idior al mio fianco la notte passa tranquilla.
      Non c'è più tempo d'aspettare, alle prime luci del nuovo giorno il cammino riprende.........
      Raggiunta la portineria mi rendo conto che non avevo pensato alla guardiana.... posso chiederle informazioni per Moonglow..... Grette con reverenza mi da il buongiorno, contracambio e le chiedo "Cara figliola mi sai indicare la direzione per la città di Moonglow?" "certo fratello Cadfael, Moonglow è un'isola, per raggiungerla deve prendere una barca.... ma purtroppo sono mesi che da Skara Brae non ne parte una, dovrebbe raggiungere Britain a piedi e li prendere un'imbarcazione diretta sull'isola, ma faccia attenzione lungo il cammino ci sono molti pericoli, questi sono tempi bui e nessuno può viaggiare tranquillo" ringrazio dandogli la mia benedizione e mi incammino verso est..........
      Prima dell'imbrunire raggiungo Britain e mi imbarco su di un vascello diretto a Moongloow.



      .......Si naviga tutta la notte, l'alba rivela all'orizzonte la costa, l'isola e' in vista.
      L'attracco al molo di Moonglow avviene senza scossoni, Il sole ormai alto splende in cielo e una folla festante e chiassosa ci accoglie..... una folla di mercanti e mendicanti ansiosa di poter iniziare la giornata nel modo piu proficuo.
      Tutta questa folla mi ha distolto dalla mia missione, sono sul molo e mi guardo intorno spaesato *non devo far altro che trovare una locanda dove chiedere di Lady Patty* mi incammino verso il centro della citta di Moonglow e trovo una taverna, decisamente Idior mi sta aiutando perche la sul cartello appeso all'ingresso leggo [§Taverna di Patty§] entro e dietro il bancone una giovane ragazza mi vede entrare, con un dolce sorriso mi dice ... "buongiorno padre posso esserle d'aiuto?" .... "Buongiorno a te figliola, sono fratello Cadfael e sto cercando Lady Patty, credo di essere nel posto giusto" .... "si e' nel posto giusto, questa taverna e' la sua ... ma prego si accomodi intanto che la vado a chiamare" e sempre con quel suo bel sorriso si allonatana a passo svelto.
      Non passa molto tempo che la vedo tornare di corsa "Padre.... Patty sta arrivando" nel mentre alle sue spalle sulla soglia appare una bella donna alta con portamento e sguardo fiero ma in quel momento dallo stato d'animo ansioso, non faccio in tempo ad alzarmi e presentarmi che mi viene incontro con passo svelto dicendo "fratello Cadfael sono Patty vi stavo aspettando.... vedo che vi siete rimesso .... ne sono felice ... ma non state li in piedi prego sedete, sarete stanco del viaggio" donna di grande carattere.. fortunato l'uomo che la sposò.
      "Lady Patty, ho letto sulla bacheca di Skara Brae di vostro marito e me ne dispiaccio molto... mi racconti come può essere successo" Lady Patty mi racconta di come e' morto il marito Minsk della distruzione di Skara Brae da parte del Gran Ducato di Vesper e suoi alleati, della fuga degli abitanti di Skara Brae e della fede di Idior.... rinnegata e calpestata, mal custodita e per niente divulgata..... di un'esercito del male guidato da sacerdoti oscuri sadoratori di un dio malvagio assetato di sangue .....distrussero e profanarono le reliquie di wind e la sua sacra fontana. Il culto di Paladine del tutto annientato resta nella storia di queste terre.... mi parla di un nuovo credo ...... di una dea che chiamano Nephil ma non sa dirmi altro in quanto mi dice che dopo quello che ha passato ha perso anche lei la fede in Idior .... si ritiene atea.... si e' sentita abbandonata .... solo male e distruzione .... l'unico posto dove ha trovato un briciolo di pace è sull'isola Moonglow ma solo perche il suo signore ha stipulato un forte patto di allenaza con i sacerdoti oscuri....... mi sento a disagio, lei se ne accorge e cerca di rassicurarmi..... con mio grande stupore mi rivela, con un filo di voce, che a Britain si e' rifugiata una piccola comunita' che crede ancora fortemente in Idior ....... finche anche un solo uomo crede in lui ...Idior esiste ...... "aspetti qui padre" .... Patty uscì dalla taverna.............
      Ultima modifica di Patty; 29-06-2006, 13:37.

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      • #4
        Patty

        Patty:



        Leggo attentamente la lettera innumerevoli volte ...............



        "laggiù vivevo in un monastero
        inaccessibile a molti ma non per
        un'uomo di nome Friar Tuck che tutti
        credono morto"

        "laggiù vivevo in un monastero
        inaccessibile a molti ma non per
        un'uomo di nome Friar Tuck che tutti
        credono morto"

        "laggiù vivevo in un monastero
        inaccessibile a molti ma non per
        un'uomo di nome Friar Tuck che tutti
        credono morto"



        Non potevo crederci, l'ultima volta che vidi l'amatissimo Abate era nelle retrovie del piccolo esercito guidato da Minsk.
        Dopo lunghi mesi mi arrivò notizia che tutto l'esercito era caduto in battaglia e nessuno era riuscito a salvarsi ...... ora dopo anni scopro che Friar era vivo, lacrime di gioia e dolore solcano il mio viso....... Ripiego con mani tremanti la lettera ed esco dalla taverna, devo attendere questo monaco sperando di avere altre notizie, devo cercare Harwnos ....... il mio caro cognato, se solo immaginasse ..... NO .... decido di aspettare prima il monaco e verificare che sia tutto vero, la salute cagionevole di Harwnos mi preoccupava, non posso dargli questa notizia.....se non fosse vera? significherebbe farlo soffrire inutilmente.

        Passano i giorni e di quel monaco non si vede l'ombra, " che sia uno scherzo? ma chi può volermi tanto male da riaprire vecchie ferite? "





        Chiacchiero in banca con Amelia, una giovane donna dai lineamenti delicati. Come suo solito vuole convincermi ad andare da Leyla ma sorridendo evito l'argomento ...... Mi sento chiamare da lontano e girandomi vedo Tania corrermi incontro.
        "Patty, Patty corri credo che il monaco che aspettavi è in taverna" mi congedo da Amelia e con passo svelto seguo Tania che corre davanti a me....
        Eccolo, un giovane monaco seduto al bancone della taverna, si alza per salutarmi, gli sorrido ma l'ansia che ho dentro traspare dal mio volto...
        "Fratello Cadfael sono Patty vi stavo aspettando.... vedo che vi siete rimesso .... ne sono felice ... ma non state li in piedi prego sedete, sarete stanco del viaggio" lui mi guarda e vedo nei suoi occhi tanta ammirazione ..... non è uno scherzo quest'uomo ha veramente incontrato L'Abate Friar ..... Lo faccio accomodare nella sala privata della taverna, ci sediamo in due comodissime poltrone rosse, gli racconto tutto quello che
        è successo negli ultimi anni .... lo vedo a disagio quando gli dico di non credere in nessun culto .... Amelia ..... " aspetti qui padre ". Esco di corsa dalla taverna e corro in banca, devo trovare Amelia .... eccola le sorrido e lei ricambia amorevolmente " c'è qualcuno che ha bisogno di voi, lo accompagneresti da Leyla? " lei mi segue, i suoi occhi hanno risposto senza bisogno di parole, torniamo verso la taverna................
        Ultima modifica di Patty; 29-06-2006, 13:39.

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        • #5
          Leyla:



          Un richiamo lontano. Esitante Leyla emerge dal sogno appena concluso, vaga senza peso e spessore mentre le immagini affievoliscono fino a scomparire. Di quel sogno, gli è rimasto un singolare senso di reale. Timorosa, rimane rannicchiata ancora un po’ tra le lenzuola, quasi mettere i piedi giù dal letto significasse precipitare in un baratro sconosciuto. La mente annaspa per ricordare. Quel sogno gli provoca un vuoto di memoria, pensa mentre a tentoni cerca di alzarsi. Accende la candela. Si osserva allo specchio come vedesse per la prima volta la sua figura di giovane fanciulla. Qualcuno bussa. Avanti! Ancora quel vuoto. Come quando si è alzata, è un disagio che la spinge all’inedia. Coraggio ... non deve lasciarsi prendere ... Il vuoto si allarga come un buco dentro cui l’acqua di un lago si infila formando un gorgo, un grande gorgo dalla forza smisurata. Sente se stessa trascinata nella voragine aperta nelle sue viscere. Una parte di lei vorrebbe resistere, un’altra ne è invece attratta e non desidera lottare. Il gorgo gira, è immerso in acque plumbee, ma continua a respirare, il baratro appare di una profondità infinita, ha paura. Aiuto! Urla e si dibatte, scalcia, vuole liberarsi dal gorgo che l'attira verso abissi bui e l'attanaglia in una forza smisurata. Un rumore metallico, una botola sembra aprirsi da qualche parte, l’acqua che esce impetuosa dall’apertura sotto di lei gli inonda il viso, sente le guance bagnate. Era già immersa nell’acqua ... Ecco, il gorgo si è fermato ... Una voce ...



          Sveglia! Leyla! Sveglia! Apre gli occhi, davanti al suo viso una mano stringe un bicchiere. Una bicchierata d’acqua in faccia e ... Sente solo il proprio respiro e quello di un altra persona che ansima nei pressi delle sue orecchie. Gli tiene le braccia. Alla luce debole e soffusa della candela intravede solo delle ombre. Dove sono? Farfuglia. Calma, stai calma. Viene aiutata a mettersi seduta. C’è Amelia davanti a lei, ha capelli castani lunghi e non più di sedici anni. Gli allunga un bicchier d’acqua. Si accorge di tossire e beve volentieri. Che ti succede Leyla? I tuoi lamenti si sentivano dall'altra stanza, mi osserva preoccupata. Beh! non so, ... sto mettendo ordine ... non ho esattamente visto ... il passato ... il futuro ... ho vissuto delle cose e ...! Sono ... cose vere ... ero me stessa da adulta. Capisci? Lentamente, cercando di non trascurare nulla, racconta quello che ha vissuto ...


          Nephil ... la Prima Sacerdotessa Dea. Nephil, dai capelli di seta e dagli occhi color smeraldo ... la lunga battaglia ... un Monaco capi' che avrebbe dovuto agire in fretta e si apri' un varco tra i suoi uomini approfittando della concentrazione del demone: "Che tu sia maledetto!"
          Il bastone puntato del Monaco splendeva conficcato nel petto del demone,mentre un bagliore aureo scaturiva dalla ferita. Il demone lo fissò con un ghigno mefitico e prima di tornare nel suo piano afferrò il Monaco per il collo.
          Un rumore secco segnò gli ultimi istanti di vita del Monaco mentre la Luce inglobava il demone lasciando dei cristalli scintillanti che fluttuavano verso il suolo.
          I pochi sopravvissuti,accasciati a terra,si lasciarono andare ad un pianto catartico e di compassione che spezzò il silenzio innaturale che sovrastava quel momento.
          Un canto si propagava nell'aria, una voce d'ambrosia sublimava la pace. "Una vita, una coscienza ... una Luce si mostra a voi, anime della mia anima. "Nephil che gli sussurrava ... " La Luce del bene tornerà a risplendere su queste terre abbi fiducia e attendi il momento giusto per rivelare la mia vera Identità".


          E' ancora turbata ...
          Ricorda le misteriose parole dette da Nephil, il formicolio alle tempie, una profonda angoscia. Lo sguardo di Leyla ha un ombra di smarrimento. Guarda Amelia soffermandosi sul quel viso tanto caro, come volesse farla partecipe della sua inquietudine. Non è stato un sogno, ho rivissuto il passato ... il presente ... il futuro ... e ora qualcosa mi richiama laggiù ... è come se ... qualcuno reclamasse il mio aiuto ... Rimane un po’ in silenzio guardando il vuoto. Inutile stare ancora lì. Deve prepararsi all'arrivo dell'Abate Friar Tuck, ha molte cose da fare prima del suo arrivo ... ecco il suo destino ...

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          • #6
            Fratello Cadfael

            Fratello Cadfael:



            ......Mi domando cosa debba aspettare.
            Ora che conosco cosa sostiene questa città mi sento a disagio, ma di cosa? Friar mi ha dato una missione e Idior è al mio fianco, questo basta, lui mi protegge.
            Assorto nei miei pensieri non mi accorgo che patty e' tornata finche non si presenta nella sala privata della taverna con una giovane donna, "Padre le presento Amelia lei vi condurrà da una persona speciale" ... il mio volto deve aver rivelato lo stupore,
            "ma .... Patty..." lentamente rispose "non fate domande, presto avrete delle risposte"
            Il suo tono era calmo, un filo di voce gli usciva dalle labbra,
            "quando tornerete da Padre Friar ditegli che nonostante mi sia allontanata da Idior lui e' dentro il mio cuore" una lacrima gli riga la guanca, si gira mostrandomi le spalle e con tono risoluto ..."Fratello vada..... non c'e' tempo da perdere"

            La giovane donna di nome Amelia mi guarda incuriosita ma ansiosa di portare a termine il favore che gli ha chiesto Patty.
            Ci incamminiamo verso i cancelli sud della citta.
            Usciti della citta seguiamo un sentiero largo sui cui lati alberi folti segnano i margini di boschi fitti, qualche casa sporadica fa capire che al di fuori delle mura della città e' difficile incontrare gente e a quali pericoli si possa andare incontro, ma Amelia non ne sembra impressionata cammina sicura davanti a me ... finche non raggiungiamo un portale magico che ci trasporta in un'altro territorio.
            Sempre piu titubante gli chiedo
            "ma dove siamo?" .... "siamo nella contea di Trinsic, non abbia paura" ... mi sentii ferito nell'orgoglio, pensai *sono un povero manaco, che posso io contro le forze del male? in questi giorni ne ho sentite troppe*

            Giungemmo in uno spiazzo circondato da alberi altissimi, alberi mai visti, un fiume scorreva a fianco a due case di legno, semplici ma perfettamente curate.
            Amelia si ferma davanti alla porta di una di queste e bussa energicamente.
            La porta si apre e mi appare una giovane fanciulla con il viso angelico di una purezza mai vista... non so come spiegarlo ma la calma e la sicurezza mi pervase, è come se quella fanciulla la conoscessi da sempre.
            Amelia mi pesenta
            "Madre.... Patty mi ha chiesto di condurre qui da voi fratello Cadfael viene per nome di Padre Friar Tuck e vuole farvi delle domande".... Leyla si presenta e mi invita ad entrare.
            Un'ampia sala mi accoglie con poltrone intorno ad un'ampio tappeto e mi invita ad accomodarmi.
            Amelia chiede di congedarsi perche deve aiutare dei poveri procurandogli del cibo e una peccatrice ha bisogno ..... Leyla la guarda sorridendo
            "vai sorella non farli aspettare" poi volge lo sguardo verso di me e sempre sorridendo "come faremmo senza di lei" si fece seria e mi disse "cosa posso offrirle" ....."nulla grazie, non credo di fermarmi molto, ma potrebbe dirmi chi e' lei? sono in casa sua e non mi sento estraneo... non capisco cosa mi sta succedendo, ma credo sia piu giusto che le spieghi prima io cosa faccio qui in queste terre"

            La mia vita non conta nulla ma quella di Padre Friar si..... se sono qui e' perche lui mi ha mandato e devo compiere il compito affidatomi.... Gli spiego la vicenda e la mia venuta in queste terre.
            Leyla mi guarda per niente stupita e mi dice che mi stava aspettando, il mio viaggio era gia scritto.
            Mi sento turbinare la mente non capisco.... Leyla comincia il suo racconto >IL SOGNO<
            Sono esterefatto di questa scoperta continuo a ripetere "impossibile, Padre Friar me lo avrebbe detto.... impossibile.... impossibile" mi alzo di scatto e di corsa esco dalla casa.
            Leyla stupita mi vede uscire di corsa sconvolto sparire nel buio della notte.

            Tutta la notte vago come in trance.... la morte mi avvicina, ombre mi osservano, ministro di quel solo Dio in cui credo ora non lo e' piu. Piango... urlo nella notte
            "perchè... perchè... perchè"
            Lentamente molto lentamente la calma mi avvolge una luce aurea mi appare davanti e una mano gentile e delicata mi avvolge, una voce dentro di me...
            " il destino è gia segnato, quel Padre che tu credi ti abbia tradito ti aspetta con ansia perche tu gli porta cio che hai scoperto"
            Un sonno profondo mi prende .... è giunta l'ora di tornare da Padre Friar..................



            Mi accingo a ripartire, torno da dove sono venuto in quelle terre lontane d’Ilshenar in quel monastero isolato nella contea di Humility dove mi aspetta Padre Friar Tuck.
            Raggiunto il porto di Trinsic, mi imbarco.

            La mente confusa e tante domande mi passano per la testa, Padre Friar avra le risposte.... io non sapevo allora cosa cercasse, e a dire il vero non lo so ancor oggi, una cosa e' certa, il compito si è presentato più gravoso di quel che mi aspettavo, certamente non ne sarà contento.

            Per giorni ho viaggiato in queste terre di Sosaria, terre dove il male ha il sopravvento, si respira aria di disperazione e desolazione.
            Lungo il mio cammino ho avuto modo di incontrare tanta gente e la maggior parte di costoro sembra invasa dal male.... scontrosi, litigiosi e poco inclini all'ospitalità.
            Dove sono i sacerdoti di Paladine? Il loro culto è ormai sconosciuto ma cio che più mi ferisce è che ben pochi conoscono e sperano ancora nell'aiuto di Idior, dove sono i suoi monaci? Il culto del bene sta ormai scomparendo o vive nascosto nel fondo del cuore di pochi uomini e donne?
            Il male ha il sopravvento su donne e uomini in passato devoti a Idior, costoro vagano rassegnati senza più speranze, senza più guide spirituali.

            Ho raggiunto molte città, molte delle quali abbandonate, tra queste una molto cara a padre Friar.... Skara Brae..... la città che lo ospitò e gli diede rifugio negli anni bui dello scisma.
            Mi è stato descritto lo stato in cui si trova il monastero dell'Ordine dei Monaci di Sosaria della sua profanazione e distruzione.... e' stato un duro colpo.
            Mi sembra di sentire le grida di dolore e disperazione echeggiare da laggiù, come potrò dare questa notizia a padre Friar?

            Finalmente incontro un Sacerdote, si chiama "Don Camillo", un sacerdote allo sbando è ubriaco e alla domanda
            “in quale chiesa operi la tua missione?” mi parla della Dea Nephil, mi dice che è la Dea di tutti ..... altro non sa, mi dice che vede doppio......in effetti emanava un'insano odore di sidro.
            Gli chiedo chi fosse il suo superiore o guida spirituale .....con sguardo vago mi risponde
            "Sinceramente non ho le idee chiare pare ci sia un cambio di capi, era Fra Tac ora pare sia tornato Don Lurio ma non li vedo mai..... scusa ma vado a dormire che so ubriaco" ...esterefatto resto senza parole..........
            La corruzione e il vizio s’insinua anche in colui che dovrebbe predicare l'umiltà, l'onestà, l'amore verso il prossimo, il bene contro il male, la perfezione di Idior.

            Scopro che in queste terre vive e prospera una setta di adoratori di un dio malvagio, una camarilla di necromanti e vampiri, predicatori subdoli, esseri oscuri votati al male, predicano e professano la malvagità, l'egoismo, la perversione con l'unico scopo di trascinare i propri adepti negli abissi più profondi.
            Predicando si rivolgono agli umili con parole incomprensibili, controllano le loro menti per poter controllare le loro anime con la promessa di una facile e veloce redenzione dei loro peccati.


            Ben felice di lasciare queste terre, mi volto indietro, vedo le coste di Sosaria sempre piu lontane fino a scomparire all'orizzonte.
            Ultima modifica di Friar; 05-09-2006, 00:43.

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            • #7
              Friar

              Friar:



              Idior e Nephil

              Un'iquietudine sottile mi pervade l'anima mia ... mentre mi appresto ad ascoltare cio che ha da dirmi fratello Cadfael ... perchè so che devo ascoltare indubitabili Presagi.

              Ripeto ancor oggi a me stesso che la mia scelta fu buona ma i fatti oggi mi smentiscono, colui che scelsi come mio successore per la guida e la custodia del monastero dell'ordine dei Monaci di Sosaria si e' rivelato inadeguato e molti errori hanno portato alla distruzione di cio che per me e i Monaci è sacro, la fede in Idior e Nephil......

              Possa la mia mano non tremare mentre mi accingo a descrivere il mio incontro con il buon Fratello Cadfael.

              Giunto al termine del suo viaggio si presentò a me con grande inquietudine e smarrimento, molti dubbi lo assillavano, cominciò a far domande prima ancor di ogni altra cosa.... Nephil lo tormentava, quel nome, quella Dea....
              Lo abbracciai con la tenerezza di un padre e gli dissi ...

              "tu hai vissuto in questi giorni, mio povero ragazzo, una serie di avvenimenti in cui ogni retta regola sembrava essersi sciolta, ma non e' come tu credi"... mi guardò con espressione interrogativa, come aspettasse delle risposte ...
              "in uno dei miei eremitaggi in un mometo di preghiera mi apparve una sacerdotessa, non capivo come possa aver raggiunto quel luogo isolato e inacessibile come quello in cui mi trovavo. Incredulo e intimorito per la sua bellezza cominciai a dubitare della sua natura terrena, quando proferì parola ... una voce dolcissima, aveva il potere di tranquillizzare e dare un senso di felice serenità, cominciai a capire...
              "Friar non temere, Idior ti ama come ama tutti gli esseri viventi che ha creato.
              Hai lasciato il monastero in mani deboli, la fede in Idior e' in pericolo, colui di cui ti fidavi ci sta abbandonando e lascierà la guida del nostro culto in altre mani, verra guidato da colui che voleva distruggere il tuo ordine, lo guiderà in nome mio non sapendo chi sono in vero ... Nephil sacerdotessa di Idior colei che e' adorata da coloro che hanno avuto il dono della maternità"
              ci sarebbe voluto tempo perche fratello Cadfael si riprendesse da queste sconvolgenti notizie

              "Fratello questa e' la verita, mi si è rivelata in modo inaspettato a sconfessare quello che andavo predicando da anni <FRATELLI ...... RIFLETTETE> ...Nephil fu mandata da Idior per gettare le basi di un nuovo culto piu potente per poter sconfiggere il demone. Leyla è il tramite, la sua Gran Sacerdotessa, colei che divulghera' il verbo di Nephil e Idior"

              La fede in Idior e' sopravissuta al culto di Hilianor e di Paladine perche Idior e' il creatore senza la fede in lui per Sosaria e' la fine.
              I sacerdoti di Hilianor ci accusarono di eresia, assoldando mercenari tentarono in tutti i modi di annientarci <LE PERSECUZIONI CONTINUANO.....> ma la loro corruzione e falsa fede li autodistrusse e sorse un nuovo culto Paladine sempre ostile a noi perche sulla falsa riga dei sacerdoti di Hilianor, nel contempo i signori oscuri del male si rafforzarono, attaccarono l'isola di Nujel'm distruggendola e annientando il culto del Dio Paladine.


              "Devo partire la Gran sacerdotessa Leyla mi aspetta...
              Tu ed io siamo i fedeli servitori di Idior, tu lo hai dimostrato io spero di esserne all'altezza"

              Padre Friar
              Ultima modifica di Friar; 05-09-2006, 00:48.

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              • #8
                Leyla

                Leyla:



                Erano passati diversi giorni da quando Fratello Cadfael fuggi dalla mia umile dimora, sconvolto dai miei racconti. Non sapevo quanto tempo ci avrebbe messo a raggiungere e raccontare quello che succedeva nelle nostre Terre all'Abate Friar. Speravo che il suo viaggio fosse finito, che avesse raccontato tutto, che Friar si fosse messo già in viaggio. I tempi erano maturi, troppe persone vagavano per le città confusi senza una guida spirituale.

                Nephil ... mi hai assicurato il Suo arrivo e quello di Idior ... ho bisogno di loro adesso ... dobbiamo ridare fiducia al prossimo.

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                • #9
                  Friar

                  Friar:



                  Cupa la giornata, il cielo imbronciato e minaccioso mi risparmia la sua pioggia.
                  Giungo a Trinsic sotto le sue mura, non finirò mai di stupirmi della loro mole che la cingono da ogni lato.
                  Discretamente le aggiro attraverso i boschi della sua contea...

                  Distinguo lontanamente una casetta di legno sulla riva di un fiume, dalle piccole finestre una fievole luce tremolante.

                  Lentamente arrivo sulla soglia, tre colpi per annunciarmi.........

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                  • #10
                    Leyla

                    Leyla:



                    Una casetta di legno nei pressi di Trinsic, una giovane donna ...


                    Tre colpi alla porta, tre colpi secchi, regolarmente distanziati.
                    Era un’ora inusuale per ricevere visite. Il sole calava e io stavo
                    cuocendo verdure e scaldando un poco di brodo sulla stufa.

                    Eccolo!

                    Tre colpi, di nuovo, secchi, regolarmente distanziati. Era giunto
                    il momento, Friar era dietro la mia porta. Presi il lume e mi
                    avvicinai alla porta. Il volto di quel monaco, illuminato dalla
                    lanterna, pareva muoversi in modo innaturale in un gioco di ombre e
                    luce. Gli occhi brillavano animati dalla fiamma. Lui appariva in
                    controluce e, alle sue spalle, un cielo appena striato di nubi
                    iniziava a punteggiare di stelle, quasi invisibili, che pulsavano
                    lievi, come respirando appena. Uno stanco sorriso accompagnò le sue
                    parole: "Non si apre la porta dopo il tramonto senza una spada in
                    pugno", disse. "La mia spada è la fede Padre". Gli sorrisi e lo
                    invitai a entrare, a sedersi. Una strana sensazione mi pervase,
                    quell'uomo emanava un aurea di sicurezza, le spalle ricurve, i
                    capelli bianchi, il volto segnato da rughe. Le mani erano fredde, i
                    lineamenti parevano indefiniti. D’altro canto, pensai, era quasi
                    inverno e la luce della lampada era fioca. Mi affrettai ad
                    accendere altre candele, misi altra legna nella stufa, poi mi
                    sedetti di fronte a lui. "Abate, quanto tempo è passato! Dividerai
                    la cena con me, non è vero? Non è molto, ma" ... Lui sorrise, di
                    nuovo quella piega stanca e dolce sulle labbra. "Padre, so che
                    siete molto provato dal lungo viaggio ma dobbiamo affrettarci ...
                    senza una vera guida spirituale il male ci stà per inghiottire. La
                    gente non sa più a cosa credere, la confusione regna intorno a noi,
                    chi ha bisogno di benedizione ricorre ai ministri del male, io e
                    Amelia non possiamo fare molto da sole, il suo aiuto è necessario
                    per riportare pace e serenità in queste terre"...

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                    • #11
                      Amelia

                      Amelia:




                      Ero immersa nella lettura un dolce tepore usciva dal camino in quella sera autunnale,quella che si preannunciava una quieta serata cambiò quando sentii bussare tre colpi alla porta...vidi il volto di Leyla illuminarsi mentre si avvicinava all' uscio, capii subito di chi si trattasse, fin troppo bene conoscevo i sogni della mia cara Leyla, ma quello sguardo sguardo cosi fiero e saggio mi lasciarono un profondo senso di rispetto e ammirazione per quel frate appena conosciuto..

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                      • #12
                        Kyrie

                        Kyrie:



                        *Venni a sapere dell'incontro, come, lo dirò solo agli interessati*

                        All'udire di queste parole, all'avvenire di questi fatti mi sento confuso. Un tempo ero un fedele di Hilianor, in seguito un fedele di Paladine. Eppure poco tempo fa ho combatutto nell'Esercito Della Luce insieme ai fedeli di Paladine e di Idior. Tutti abbiamo lottato sotto il nome e la benedizione, anche se all’inizio inconsapevolmente, della Dea Nephil.
                        Allora, che io sia un eretico? Che abbia fatto una scelta sbagliata in passato? Se io ho combattuto una guerra per una Dea, Sacerdotessa di quel Dio a cui un tempo non credevo, sarò degno di essere un suo fedele? Durante la guerra non sentii parlare di Idior ed io stesso feci un sogno dove mi apparse Paladine… Che quel Dio non fosse Paladine ma Idior? Se fosse così, perché Idior non me lo fece capire subito?
                        Quante domande, nessuna risposta in me…
                        In questo momento il desiderio di entrare a far parte delle schiere di Nephil è fortissimo, ma evidentemente il desiderio è involontario, perché non sono sicuro delle mie scelte.
                        Quindi i dubbi rimangono. Ed è chiaro che ho bisogno di trovare il modo di avere delle risposte, per guidare così le mie scelte. Ma chi mai mi potrà aiutare?
                        In fede

                        Kyrie

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                        • #13
                          Friar

                          Friar:



                          Missiva per il Sindaco di Trinsic

                          --------------------------------------------------------------------------------

                          Amelia frettolosa esce di corsa dalla casa di Leyla, porta un biglietto di Friar.....

                          Egregio Sindaco, è con umiltà che mi rivolgo a lei chiedendole un'incontro per questioni di capitale importanza.
                          Con fiducia attendo una Vostra celere risposta.

                          La vostra città e' benedetta da Idior



                          Padre Friar

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                          • #14
                            Kira Von Hosterm

                            Kira Von Hosterm:




                            Nella piazza di fronte alla banca Reale di Trinsic tutto si svolgeva come un normalissimo giorno, alcuni guerrieri preparavano le loro armi per la caccia, un mago si affrettava ad andare al vicino negozio a rifornirsi dei rari reagenti che servivano per i suoi incantesimi mentre io, in sella al mio cavallo, discutevo animatamente con un amico di vecchia data che tra un viaggio e l'altro era venuto a farmi visita.

                            La conversazione si faceva interessante e invitai il mio amico a continuare il suo racconto davanti ad un bicchiere di vino nelle comodità del mio palazzo quando, indicandogli la strada, da dietro un angolo vedemmo spuntare una giovane ragazza, il suo viso non mi era familiare, di certo non era un mio cittadino.

                            Dette una rapida occhiata su tutta la piazza poi i suoi occhi si puntarono su di me e la sua camminata accelerò , si diresse con passo veloce verso di me stringendo qualcosa in mano con uno sguardo tanto deciso che una guardia li vicino mise mano all'elsa della spada ma la fermai, scesi da cavallo e attesi.

                            La ragazza si fermò a pochi passi da me e dopo un lungo e poco formale inchino tese la mano destra che reggeva un piccolo foglio di pergamena e disse <<Ser Kira questo messaggio è per lei...>>

                            Presi il biglietto e lo lessi, poche righe che lasciavano aperte molte domande. Prima fra tutte era il nome sulla firma, Padre Friar ... lo credevo morto.
                            Dimenticandomi completamente di quelo che succedva intorno mi diressi al vicino edificio del Parlamento per prendere inchiostro e pergamena.

                            La penna d'oca raschiò velocemente la pergamena rilasciando la sua sottile strisica di
                            inchiostro che compose queste parole:



                            Caro Padre Frair saro lieto di incontrarla come da lei richiesto, data l'urgenza della sua
                            richiesta sarò ben felice di incontrarla domani quando il sole sarà al suo massimo. La attenderò di fronte alla Banca Reale di Trinsic.

                            Kira Von Hosterm



                            Finito di scrivere la lettera la chiusi subito con della cera e apposi sopra il sigillo reale
                            poi mi precipitai fuori dove, cosi come la avevo lasciata, la ragazza aspettava in piedi in mezzo al viale. Le porsi la mia lettera e le dissi di portarla al più presto a Padre Friar, come le dissi quelle parole vidi la tensione abbandonare i suoi occhi e i muscoli del viso rilassarsi, prese la lettera, la ripose delicatamente in tasca e dopo un altro lungo inchino si congedò e si diresse verso le porte di Trinsic.

                            Quando girò l'angolo immediatamente mi tornò alla mente tutto il resto, il mio amico le guardie, la piazza della Banca, mi girai verso il mio vecchio compagno e dopo avergli dato una pacca sulla spalla lo esortai a farmi compagnia, adesso avevo proprio bisogno di un buon bicchiere di vino.

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                            • #15
                              Amelia

                              Amelia:


                              Grata del compito affidatomi e della fiducia che mi era stata data da padre Friar, presi la pergamena quasi con impazienza dalle sue mani.

                              Il sole brillava alto nel cielo quando mi congedai da loro, ansiosa di raggiungere trinsic al più presto... immersa nei miei pensieri non mi ero resa conto di essere arrivata alle mura della ridente cittadina... il panorama intorno a me cambiò radicalmente, la quiete dei boschi lasciò lo spazio a un panorama diverso ma altrettanto bello ... alla mia sinistra scorgevo il porto, vi era ogni genere di mercanzia e sarei andata volentieri a dare un' occhiata , ma la pergamena stretta ancora tra mani mi fece tornare subito in mente lo scopo della mia visita, imboccai la strada sul lato opposto a passo svelto, dovevo trovare il Sindaco al piu presto, il tempo scorreva veloce e già di tempo ne era passato anche troppo. Fortunatamente trovai subito il Sindaco, era intento a chiaccherare amichevolmente. Puntai dritta su lui con passo deciso e gli dissi tutto ad un fiato '' Signor Sindaco ho una missiva per voi vi prego di leggerla subito, io sarò qui ad attendere una vostra risposta,' la risposta che non tardò ad arrivare, con passo altrettanto svelto venne a consegnarmi un foglio di pergamena dicendomi di recami subito da padre Friar, mi congedai da lui diretta verso l'uscita, era l'ora di tornare a casa...

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