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Novita su cure nuove per malattie quasi incurabili...

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  • Novita su cure nuove per malattie quasi incurabili...

    L'alzheimer.... quando la memoria inizia a vacillare.


    La malattia di Alzheimer, che rappresenta il 60 % di tutte le demenze, prende il nome da Alois Alzheimer (1864-1915), neurologo attivo ad Heidelberg e poi a Monaco, che ne descrisse tra il 1907 ed il 1911 le principali caratteristiche microscopiche cerebrali.
    La malattia di Alzheimer è un processo degenerativo cerebrale che provoca un declino progressivo e globale delle funzioni intellettive associato ad un deterioramento della personalità e della vita di relazione.
    Progressivamente l'ammalato perde l'autonomia nell'esecuzione degli atti quotidiani della vita e diventa completamente dipendente dagli altri. Può durare tra gli 8 e i 15 anni.
    La malattia di Alzheimer coglie in modo conclamato circa il 5 % delle persone con 60 o più anni: in Italia si stimano 500.000 ammalati e nella sola Lombardia 55.000 (con una previsione di aumento entro il 2000 pari al 40 %). I sintomi possono essere:

    perdita significativa della memoria (amnesia);
    cambiamenti di comportamento e alterazione della personalità;
    perdita di iniziativa e di interesse;
    problemi di linguaggio (afasia);
    confusione;
    perdita di orientamento nello spazio e nel tempo;
    incapacità a riconoscere persone, cose e luoghi (agnosia);
    incapacità a compiere gli atti quotidiani della vita -lavarsi, vestirsi, mangiare (aprassia);
    deliri e/o allucinazioni;
    totale dipendenza da chi assiste.
    Non esiste un test semplice per diagnosticare la malattia di Alzheimer. Comunque, è importante che la persona con sintomi di deterioramento grave della memoria sia sottoposta ad un completo accertamento medico per:

    stabilire una diagnosi e individuare altre possibili cause di demenza eventualmente trattabili (ipotiroidismo, intossicazione da farmaci, tumore, idrocefalo normoteso, ematoma subdurale, depressione).
    consentire a chi assiste l'ammalato di prepararsi per far fronte alla malattia.
    E' il primo passo necessario per una pianificazione del futuro.

    --------------------------------------------------
    Dunque.... si pensa si sia trovata una speranza a questa tremenda malattia... per chi come me, ha passato l'esperienza di dover accudire un malato di alzheimer... arrivano buone novita qui sotto vi annuncio.
    Raffaele Lepore

  • #2
    speranze

    Grazie alle ricerche fatte nel Laboratorio di Bio-Immunopatologia e Genetica dell'Università di Bologna, guidato dal prof. Federico Licastro, si sono aperte nuove prospettive per la prevenzione della malattia di Alzheimer, la forma più frequente di demenza senile (800.000 i malati soltanto in Italia). I ricercatori del Laboratorio hanno individuato i marcatori genetici che connotano la popolazione a rischio di demenza senile di tipo Alzheimer e anche quelli collegati alla maggiore o minore rapidità nello sviluppo della malattia nel tempo.

    Poiché questa forma di demenza è inesorabilmente progressiva e non abbiamo ancora farmaci efficaci per guarirla, il fatto di aver supposto che l'infiammazione cerebrale concomitante alla malattia sia intimamente coinvolta nella progressione della stessa ed aver individuato fattori di rischio genetici su molecole che regolano l'infiammazione, rappresenta un risultato sorprendente.

    Infatti, sottoponendo ad un semplice test genetico la popolazione in età di "pre-insorgenza" (60 anni), è possibile sapere in anticipo chi appartiene a un gruppo a rischio di malattia. In tal modo si può disporre del tempo sufficiente a impostare una terapia ed una dieta appropriata, mirate alla prevenzione della malattia o a ritardarne anche di molti anni la manifestazione. Il che si traduce nella possibilità di godere di un maggior numero di anni di vita sana e indipendente.

    La combinazione di alcuni di questi fattori genetici può anche aiutare a predire la velocità di progressione della malattia una volta che si è manifestata, valido aiuto ai medici per impostare terapie più mirate sul profilo individuale del paziente. È inoltre possibile ipotizzare di disegnare nuove terapie che, se attuate in tempi molto precoci, risultano efficaci nel rallentare la malattia.

    Se avete domande da fare, fate pure.
    Raffaele Lepore

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    • #3
      I dieci sintomi piu importanti per riconoscere l'alzheimer..

      Qui sotto elencati i 10 sintomi per riconoscere l'Alzheimer.

      1|-Perdita della memoria: A chi di voi non e capitato di dimenticarsi un lavoro urgente? Di non avere "sulla punta della lingua" il nome di un amico?
      (avere sulla punta della lingua vuol dire che quell'informazione nel cervello non viene elaborata correttamente.)
      A chi ha l'alzheimer questo accade molto spesso, e soprattutto in seguito non se ne ricorda.
      2|- Problemi nei lavori domestici: A tutti sara capitato di dimenticare le patate nel forno, e ricordarsele a pranzo gia finito. Chi ha l'alzheimer, non solo si dimentica di servire un piatto, ma soprattutto dimentica di averlo preparato.
      3|- Linguaggio: Come detto sopra, molte persone sane hanno l'amnesia della parola, che poi e detto come "parola sulla lingua"
      A chi ha Alzheimer capita di dimenticare i vocaboli piu semplici, sostituendoli con altri inappropriati, rendendo cosi la frase incomprensibile.
      4|- Disorientamento: A chi non e mai capitato di dimenticare per un momento dove siamo diretti, o in che giorno siamo? Al malato di Alazheimer capita di perdersi sotto casa senza sapere come ci si trova, e come tornare indietro.
      5|- Incapacita di giudicare le situazioni: un lavoro impegnativo puo farci perdere temporaneamente l'atenzione dei figli, (per chi ne ha) Chi ha l'alzheimer puo dimenticare addirittura di avere dei bambini da accudire.
      6|- Problemi con il ragionamento astratto: A tutti resta difficile a volte eseguire un calcolo, il malato addirittura perde il significato e l'uso dei numeri, (vi faccio un esempio: il malato sa che quella e una penna, ma non sa che serve per scrivere.. per poi dimenticare anche cosa e una penna.)
      7|- Perdere le cose: Tutti perdiamo qualcosa, ci dimentichiamo l'orologio, e dove lo abbiamo messo. Il malato di Alzheimer le perde perche le mette nei posti piu impensati, ad esempio mette l'orologio nella zuccheriera, e il ferro da stiro in frigorifero.
      8|- Cambiamenti di umore: A tutti capita di svegliarsi con la luna storta, o essere tristi, chi cova l'Alzheimer diventa improvvisamente irascibile, per passare al pianto e all'allegria pazza, senza alcun motivo apparente; e questo in una velocita incredibile.
      9|- Cambiamento di personalità: Tutti cambiamo con l'età, chi ha l'Alzheimer cambia drasticamente, divenendo pauroso e sospettoso di tutto.
      10|- Perdita di iniziativa: a tutti capita di non voler rassettare la casa, o di non aver voglia di prepararci da mangiare, il malato di Alzheimer va continuamente spronato anche per le cose piu semplici.

      Amici, ricordiamoci questo, se abbiamo un malato di Alzheimer in casa, non sgridiamolo se e scorretto, se urla, se ci insulta, se addirittura ci pikkia, perche quella persona la abbiamo sempre amata, lei ci ha sempre amati, non e colpa sua e nei momenti di lucidita mentale che ha, bisogna parlargli e farlo parlare, affinche possa vivere ancora.
      Ciao belli
      Ultima modifica di Cosmo; 02-02-2003, 10:33.
      Raffaele Lepore

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