annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

August Strindberg - Inferno

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • August Strindberg - Inferno

    Ogni tanto vi capita di leggere libri per ammazzare il tempo e trovarci invece dei veri e propri capolavori di cui prima se ne conosceva magari solamente per sentito dire o per vaghi collegamenti a titoli sfogliati a scuola senza però averne riscontri?
    A me è capitato con un libro di Strindberg, mi è talmente piaciuto che ho cercato informazioni ed eccone il risultato:



    "Inferno I, Leggende, Giacobbe Lotta"
    La vita di Strindberg fu, come noto, una successione di cataclismi: il più brutale, il più fecondo, il più irriducibilmente strindberghiano fu quello del 1895, quando, a Parigi, la "mano dell'invisibile" lo precipitò in un'esperienza surriscaldata, dissestante, introducendolo a terribili cieli e inferni, retti da quelle "potenze sconosciute" che Strindberg riuscì poi, a sua volta, a introdurre nella letteratura scrivendo un romanzo-diario, "Inferno", a caldo, come una stenografia visionaria, e insieme seguendo un piano complesso, cifrato: piano che difficilmente riesce a seguire chi legge solo la prima parte dell'opera, l'unica che finora si usava pubblicare. L'Opera di Strindberg al giorno d'oggi viene finalmente svelata senza censure ed è presentata come una trilogia composta da "Inferno I", "Leggende" e "Giacobbe Lotta"
    Che cos'è l'"Inferno" di Stridberg? E', in primo luogo, quello che Swedenborg aveva descritto minutamente in tante sue opere e che ora Strindberg riconosce in ogni particolare attorno a sé, per le vie del Quartier Latin, come una lugubre messa in scena finalmente svelata. Ma non è solo questo: attore principale di una portentosa macchinazione, di cui resta sempre incerto chi sia l'autore, Strindberg ci appare qui al tempo stesso come l'alchimista delirante che in squallide stanze d'albergo trasforma il piombo in oro; come l'uomo dello 'scetticismo illuminato', che ha superato ogni illusione; come un lucidissimo ossesso per il quale ogni fatto è condannato a diventare segno; come il primo scrittore moderno che fa confluire fisiologia, psicologia e parapsicologia; come l'aruspice per cui ogni coincidenza è una 'corrispondenza'.
    Queste contraddizioni si manifestano in una febbrile pulsazione della scrittura, in un continuo oscillare di intensità, che coinvolge il lettore con una violenza nuova alla letteratura.

    A chi di voi piace la letteratura "maledetta" scritta da dei geni un po pazzi (se mai c'è stato un genio sano di mente) non posso che consigliarlo

  • #2
    *Stupito*

    Ma quante ne sa questo ragazzo !
    LordBisonilTemplare[O.F.] Il "Signore"

    *TheSCOCCIAeXperience*

    Fai la tua Buona azione quotidiana...
    Forum SPORT ! Vieni a trovarci !

    Commenta

    Sto operando...
    X