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Charles Baudelaire: Paradisi Artificiali.

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  • Charles Baudelaire: Paradisi Artificiali.

    Il consumo di sostanze stupefacenti ha un peso centrale nell'esperienza poetica ed esitenziale di Baudelaire. Nel sentire il profumo proibito di questi "fiori del male" egli non avuto intenti moralistici, ma essenzialmente estetici. L'ebbrezza artificiale è, per lui, funzionale innanzitutto a produrre una nuova creatività poetica, grazie agli effetti immaginifici e alle inebrianti sensazioni che le droghe inducono. Ma, nello stesso tempo, si disegna qui il dramma personale di Baudelaire, la sua consapevolezza di essere e di sentirsi lacerato fra i due opposti richiami di Dio e Satana, fra l'aspirazione di salire verso l'alto, l'infinito, e il gusto del peccato, il piacere di scendere in basso.

  • #2
    Tutte le liriche di Baudelaire sono pregnate di questo eterno contrasto; anche i paesaggi da lui descritti non abbandonamo mai i tratti sfasati e onirici tipici di chi si trova sotto effetto di droghe.


    A questo proposito, voglio citare un brano molto famoso ed estremamente bello del poeta maledetto per eccellenza.

    Il faut être toujours ivre. Tout est là: c'est l'unique question.
    Pour ne pas sentir l'horrible fardeau du Temps
    qui brise vos épaules et vous penche vers la terre,
    il faut vous enivrer sans trêve.

    Mais de quoi? De vin, de poésie ou de vertu, à votre guise. Mais enivrez-vous...


    TRADUZIONE (fatta da me, non da un poeta, perciò non sperate di trovare il tratto meraviglioso dell'opera di Baudelaire )

    Bisogna essere sempre ubriachi. E' tutto lì: è l'unica questione.
    Per non sentire l'orribile fardello del tempo
    Che rompe le vostre spalle e vi piega verso la terra,
    bisogna che vi ubriachiate senza tregua.

    Ma di cosa? Di vino, di poesia o di virtù, a vostra scelta. Ma ubriacatevi...




    Mi rendo perfettamente conto che la traduzione non rende giustizia, io le poesie le leggo sempre in lingua originale proprio per questo motivo. Ma converrete anche voi che questo estratto è decisamente straordinario, rivela tutta l'angoscia di cui Ichi parlava...
    In fase di ristrutturazione.
    Mi piace sto verde...

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    • #3
      boudlier e uno dei miei poeti preferiti.. anche se rimbou (sicuramente nn si scrive cosi ) lo batte

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      • #4
        Rimbaud ha una poetica completamente diversa, e anche uno stile. Forse c'è la disperazione dietro entrambe le penne, ma è più o meno lo stesso sentimento di disperazione che accomuna Jazz e Punk.

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