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Il Principe - Machiavelli

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  • Il Principe - Machiavelli

    Lo definirei un libro fondamentale per chi ama la politica. Penso che ogni politico dovrebbe tenerlo nel cassetto del comodino e sfogliarlo prima di addormentarsi; un libro che ho apprezzato moltissimo, soprattutto le descrizioni del "Principe" stesso, e il suo possibile comportamento.

    Cosa ne pensate ?

  • #2
    Beh, stiamo sicuramente parlando di un libro eccezionale. Al di là della condivisione o meno delle sue tesi, l'argomentazione di Machiavelli è decisamente straordinaria per i tempi in cui visse.
    Secondo me lo dovrebbero leggere tutti, almeno una volta nella vita, per sfatare il mito de "il fine giustifica i mezzi", o almeno per capire effettivamente in che ottica questa frase può essere attribuita a Machiavelli.
    Inoltre è interessante studiare anche la storia di Cesare Borgia, e capire quali meccanismi hanno portato Machiavelli ad assimilare questo personaggio proprio al suo tanto decantato Principe.
    In fase di ristrutturazione.
    Mi piace sto verde...

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    • #3
      Un mattone palloso.

      Io che leggo per diletto (nel senso leggo cose eblle e appassionanti) ho finito questo libro a "forza".

      De gustibus

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      • #4
        Originally posted by Sir Elios
        Un mattone palloso.
        Senza dubbio non è un libro di facile lettura. E' molto "impegnato", e richiede attenzione. Anche se non è tra i più pesanti.
        Ma da qui a definirlo "palloso", io non ne sarei così sicuro, almeno per me ovviamente.
        In fase di ristrutturazione.
        Mi piace sto verde...

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        • #5
          E' uno dei libri che ho apprezzato di più

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          • #6
            bellissimo. stupendo. come sempre sono sorte tantissime interpretazioni diverse...giustamente ognuno cerka di avvicinare ai suoi ideali kuello ke fu uno dei + grandi del rinascimento.

            per me l'interpretazione è una sola...l'elogio di un princeps furbo,lungimirante,saggio ma crudele (indentificato kon lorenzo il magnifiko) ke sappia guidare il suo popolo. e per fare ciò deve servirsi di ogni mezzo possibile...compreso l'omicidio politiko.
            Un ideale quasi ciceroniano ke se ci pensate bene rispekkia benissimo il ventennio fascista...
            Ma quanto faccio tendenza??? (Ask barimoor about that)

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            • #7
              Originally posted by Cruel
              per me l'interpretazione è una sola...l'elogio di un princeps furbo,lungimirante,saggio ma crudele (indentificato kon lorenzo il magnifiko) ke sappia guidare il suo popolo. e per fare ciò deve servirsi di ogni mezzo possibile...compreso l'omicidio politiko.
              Un ideale quasi ciceroniano ke se ci pensate bene rispekkia benissimo il ventennio fascista...
              Veramente il Lorenzo de' Medici a cui è dedicato il trattato è il duca di Urbino nonchè nipote di Lorenzo il magnifico. Inizialmente l'opera era dedicata a Giuliano de' Medici, fratello del Magnifico, ma dopo la sua improvvisa morte Machiavelli cambiò dedicatario. Dopo questa piccola puntualizzazione vorrei aggiungere che nel principe di cui Machiavelli auspica la venuta io non vedo Lorenzo il Magnifico, ma Cesare Borgia.

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              • #8
                Originally posted by Come Folgore Dal Cielo
                vorrei aggiungere che nel principe di cui Machiavelli auspica la venuta io non vedo Lorenzo il Magnifico, ma Cesare Borgia.
                Infatti. Lo avevo detto anche io prima.
                In fase di ristrutturazione.
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                • #9
                  Ho studiato a fondo quest'opera sulla quale si basava un esonero in cui ho dovuto assistere un mio vecchio professore, personalmente non sono mai stato attratto da Machiavelli e dal suo "realismo politico". In primo luogo ritengo errato il concetto di base del Principe, concetto che è il naturale precursore di un regime:

                  "Lo scopo di chi governa è quello di mantenere il potere più saldamente possibile"

                  Questo tema portante pone il Principe al centro del suo piccolo universo, non si può quindi parlare di politica, avendo di fatto lo scopo di preservare un uomo al potere piuttosto che il benessere dello stato, non sempre il benessere del Paese coincide con quello del regnante.
                  Noto, oltretutto, un vizio di coerenza sul tema dell' "uomo traditore per natura" e di come il Machiavelli giudica "l'uomo" capace di agire solo ed unicamente per il proprio interesse, deve dunque il principe guardarsi dai suoi collaboratori, ma secondo lo stesso principio il popolo deve guardarsi dal principe.
                  Il tema di apparenza e sostanza, poi, svincola la politica da ogni
                  moralità, per qualcuno può essere un vantaggio, io la considero piuttosto mancanza di disegni coerenti per il bene del suddito, ciò è senza dubbio emblematico del governo del tanto decantato Cesare Borgia, che sì portò con la sua crudeltà unità in Romagna, ma il prezzo da pagare per essere "ridotta in pace e fede" fu piuttosto elevato.
                  La ragion di stato è solo un paliativo che usò il Machiavelli, per giustificare nefandezze e crimini, egli infatti parla di mezzi per sostenere la pace nel regno, ma non è realmente pace quella che vuole il Principe, bensì "unione obbediente dei sudditi" sono due concetti che possono sembrare simili ad un occhio superficiale, ma in realtà sono due stati diversi e separati.
                  Il fine giustifica i mezzi, la ragion di stato assolutamente indifferente alla morale, non sono altro che scorciatoie della coscienza, in quanto lo scopo al quale tendono non sono il volere del popolo, ma quello di un uomo solo al comando.
                  Ultima modifica di babeljunior; 04-09-2005, 21:44.

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                  • #10
                    Originally posted by Come Folgore Dal Cielo


                    Veramente il Lorenzo de' Medici a cui è dedicato il trattato è il duca di Urbino nonchè nipote di Lorenzo il magnifico. Inizialmente l'opera era dedicata a Giuliano de' Medici, fratello del Magnifico, ma dopo la sua improvvisa morte Machiavelli cambiò dedicatario. Dopo questa piccola puntualizzazione vorrei aggiungere che nel principe di cui Machiavelli auspica la venuta io non vedo Lorenzo il Magnifico, ma Cesare Borgia.

                    si...il trattato era dedicato a giuliano originariamente,ma poi dedicato ed indirizzato(ke è + importante) a lorenzo de medici(duca di urbino...mandato dal papa a Firenze). NN scordiamoci il macchiavelli kol princeps ci teneva a sottolineare la sua esperienza nella speranza ke i medici gli affidassero nuovi incariki governativi.

                    Il princeps cesare borgia?? naaaaaaaa cesare borgia era il figlio di un papa( si avete capito il figlio di un papa ) e makkiavelli era scopertamente ostile allo stato della kiesa in qnt lo riteneva una delle cause della non unità d'italia...
                    Ma quanto faccio tendenza??? (Ask barimoor about that)

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                    • #11
                      Originally posted by Cruel
                      Il princeps cesare borgia?? naaaaaaaa cesare borgia era il figlio di un papa( si avete capito il figlio di un papa ) e makkiavelli era scopertamente ostile allo stato della kiesa in qnt lo riteneva una delle cause della non unità d'italia...
                      Guarda che Machiavelli cita espressamente Cesare Borgia come modello di Principe da seguire, lo fa quando parla di pietà e crudeltà.

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                      • #12
                        Originally posted by Ichi da Killah


                        Guarda che Machiavelli cita espressamente Cesare Borgia come modello di Principe da seguire, lo fa quando parla di pietà e crudeltà.
                        Potrei sbagliarmi ma effettivamente Makkiavelli analizza la sua vicenda citandolo kome exemplo positivo tra coloro ke hanno ottnuto il potere kon le armi altrui e combionazioni fortunate(alienis armis et fortuna,come son certo saprai già mellone ma nn posso trattenermi dal dirlo xkè makkiavelli mi piace troppo,il fiorentino riteneva ke gli stati acquisiti facilmente poi difficilmente si gestiscono xkè mancano di solide basi) ma nn lo calcola kome probabile princeps per il motivo ke ho detto sopra ma anke xkè cmq Cesare Borgia dopo la morte del padre perse tutta la sua influenza e il suo potere...
                        Ma quanto faccio tendenza??? (Ask barimoor about that)

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                        • #13
                          Infatti dice anche che l'unico sbaglio di Borgia alla morte del padre fu non evitare l'ascesa di Giulio II della Rovere (nemico dei Borgia) al soglio pontificio.
                          Ultima modifica di edo87; 05-09-2005, 19:54.

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                          • #14
                            Originally posted by Come Folgore Dal Cielo
                            Infatti dice anche che l'unico sbaglio di Borgia alla morte del padre fu non evitare l'ascesa di Giulio II della Rovere (nemico dei Borgia) al soglio pontificio.
                            Giulio II e' mio compaesano la sua storia la impariamo a memoria gia' dalle elementari.

                            cmq machiavelli nn puo' essere capito senza aver prima letto le lettere.
                            io le ho lette tutte, alcune fanno sdraiare dal ridere.
                            machiavelli era un vero amante del popolo, col quale amava mischiarsi a differenza di molti uomini di corte.
                            se un principe nn ha il favore del suo popolo fa poca strada, la storia lo ha dimostrato.

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                            • #15
                              Originally posted by Lx
                              se un principe nn ha il favore del suo popolo fa poca strada, la storia lo ha dimostrato.
                              Come non upparti

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