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La Vostra Poesia Preferita...

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  • La Vostra Poesia Preferita...

    Personalmente amo molto la poesia...e molte son le poesie che mi hanno incantata durante la loro lettura.

    Ne posto due:
    "Vi è un incanto nei boschi senza sentiero.
    Vi è un estasi sulla spiaggia solitaria.
    Vi è un asilo dove nessun importuno penetra
    in riva alle acque del mare profondo,
    e vi è un armonia nel frangersi delle onde.
    Non amo meno gli uomini, ma più la natura
    e in questi miei colloqui con lei io mi libero
    da tutto quello che sono e da quello che ero prima,
    per confondermi con l' universo
    e sento ciò che non so esprimere
    e che pure non so del tutto nascondere."
    (Lord Byron)
    ----------------------------------------------------------------
    Corrispondence:
    La natura è un tempio in cui colonne vive
    Talvolta lasciano uscire parole
    Confuse; l'uomo vi passa attraverso
    Foreste di simboli, che l'osservano
    Con sguardi familiari. Come lunghi
    Echi che in lontananza si confondono
    In tenebrosa e profonda unità
    Spaziosa come la notte e la luce,
    Colori odori suoni si rispondono.
    Ci sono odori freschi come carni
    Di bimbi, dolci come gli oboi, verdi
    Come i prati, - altri corrotti, ricchi
    E trionfanti, hanno l'effusione
    Delle cose infinite: l'ambra, il muschio,
    Il benzoino e l'incenso, che cantano
    Gli ardori dello spirito e dei sensi.
    (C.Baudelaire)
    Altro dio non ho oltre l'essenza mia...che nel creato s'afferma e si spande...perche' il divino ornato di nomi e dotato di forme flagella gli animi e soggioga le menti...

    In GiRuM iMuS nOcTe Et CoNsUmImUr IgNi



    Se vorrai essere mio,ti fa pfelice di quanto possa renderti un dio in paradiso;gli angeli ti invidieranno.Strappail lugubresudario con cui stanno per avvolgerti:io sono la bellezza,la gioventù,la vita.Spargi a terra il vino del calice che ti porgono,e sarai libero.Io ti guiderò verso isole sconosciute...
    (Gautier-Clarimonde)

  • #2
    S'i' fosse fuoco, arderei 'l mondo;
    s'i' fosse vento, lo tempestarei;
    s'i' fosse acqua, i' l'annegherei;
    s'i' fosse Dio, mandereil' en profondo;
    s'i' fosse papa, allor serei giocondo,
    ché tutti cristiani imbrigarei;
    s'i' fosse 'mperator, ben lo farei:
    a tutti tagliarei lo capo a tondo.
    S'i' fosse morte, andarei a mi' padre,
    s'i' fosse vita, non starei con lui:
    similemente faria da mi' madre.
    S'i' fosse Cecco, com' i' sono e fui,
    torrei le donne giovani e leggiadre:
    le zoppe e vecchie lasserei altrui.

    (Cecco Angiolieri )

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    • #3
      Non proprio poesia ma....

      "A nera, E bianca, I rossa, O blu, U verde. - Io regolai la forma e il movimento di ciascuna consonante, e, con ritmi istintivi, mi blandii di inventare un verbo poetico accessibile, un giorno o l’altro, a tutti i sensi. Io riservavo la traduzione.
      Fu in principio uno studio. Io scrivevo silenzi, notti, io notavo l’inesprimibile. Fissavo vertigini."

      Arthur Rimbaud

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      • #4
        Brafissima elbherth..

        Rimboud (scritto in calabrese antico) e l'unico vero poeta.

        Chi si considera un poeta non e un poeta




        X carmi.. boudelier spacca na cifra.. ma segue cmq skemi prefissati.. indi nn mi piace.

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        • #5
          BAUDELAIRE non sbagliarmi il nome elios-.- che è peggio di una bestemmia.

          .jail sir elios

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          • #6
            questa mi piace molto:

            Sei la terra e la morte.
            La tua stagione è il buio
            e il silenzio.Non vive
            cosa che più di te
            sia remota dall' alba.

            Quando sembri destarti
            sei soltanto dolore,
            l' hai negli occhi e nel sangue
            ma tu non senti.Vivi
            come vive una pietra,
            come la terra dura.
            E ti vestono sogni
            movimenti singulti
            che tu ignori.Il dolore
            come l' acqua di un lago
            trepida e ti circonda.
            Sono cerchi sull' acqua.
            Tu li lasci svanire.
            Sei la terra e la morte.

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            • #7
              Le poesie postate mi piaciono molto, soprattutto Cecco Angioleri che è stato un grande.
              Una poesia che mi affascina ogni volta che la leggo è "la pioggia nel pineto" di D'Annunzio, anche se come contenuto non è il massimo la sua musicalita mi delizia.
              Non la posto solo perchè voglio postare una chicca che pochi conosceranno.

              Andrebbe letta con enfasi, come farebbe un attore che recita, per gustarla a pieno

              Il Lonfo

              Il Lonfo non vaterca né gluisce
              e molto raramente barigatta,
              ma quando soffia il bego a bisce bisce
              sdilenca un poco e gnagio s'archipatta.
              E' frusco il Lonfo! E' pieno di lupigna
              arrafferia malversa e sofolenta!
              Se cionfi ti sbiduglia e ti arrupigna
              se lugri ti botalla e ti criventa.
              Eppure il vecchio Lonfo ammargelluto
              che bete e zugghia e fonca nei trombazzi
              fa lègica busìa, fa gisbuto;
              e quasi quasi in segno di sberdazzi
              gli affarferesti un gniffo. Ma lui zuto
              t' alloppa, ti sbernecchia; e tu l'accazzi.

              (Fosco Maraini)


              P.s: inutile che cerchiate su un vocabolario i termini che non capite, semplicemente non esistono.
              La Storia di Gabriel La Storia di Mavors
              Il ritorno Trattato di Anatomia
              L'Addio Topi!


              Ed ecco verso noi venir per nave
              un vecchio, bianco per antico pelo,
              gridando: «Guai a voi, anime prave!
              Non isperate mai veder lo cielo:
              i' vegno per menarvi a l'altra riva
              ne le tenebre etterne, in caldo e 'n gelo.


              Divina Commedia. Inferno,Canto III

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              • #8
                Originally posted by Sergio di Rio
                S'i' fosse fuoco, arderei 'l mondo;
                s'i' fosse vento, lo tempestarei;
                s'i' fosse acqua, i' l'annegherei;
                s'i' fosse Dio, mandereil' en profondo;
                s'i' fosse papa, allor serei giocondo,
                ché tutti cristiani imbrigarei;
                s'i' fosse 'mperator, ben lo farei:
                a tutti tagliarei lo capo a tondo.
                S'i' fosse morte, andarei a mi' padre,
                s'i' fosse vita, non starei con lui:
                similemente faria da mi' madre.
                S'i' fosse Cecco, com' i' sono e fui,
                torrei le donne giovani e leggiadre:
                le zoppe e vecchie lasserei altrui.

                (Cecco Angiolieri )
                Questa rulla troppo

                e stata pure messa in musika da de andrè...un gioiello


                cmq ekko la mia....

                Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
                E questa siepe, che da tanta parte
                De l'ultimo orizzonte il guardo esclude.
                Ma sedendo e mirando, interminato
                Spazio di là da quella, e sovrumani
                Silenzi, e profondissima quiete
                Io nel pensier mi fingo, ove per poco
                Il cor non si spaura. E come il vento
                Odo stormir tra queste piante, io quello
                Infinito silenzio a questa voce
                Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
                E le morte stagioni, e la presente
                E viva, e 'l suon di lei. Così tra questa
                Infinità s'annega il pensier mio:
                E 'l naufragar m'è dolce in questo mare

                (G. Leopradi)
                (*si gratta le palle*)
                Ma quanto faccio tendenza??? (Ask barimoor about that)

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                • #9
                  Originally posted by Elbereth
                  Non proprio poesia ma....

                  "Io scrivevo silenzi, notti, io notavo l’inesprimibile. Fissavo vertigini."

                  Arthur Rimbaud
                  Bellissima Elb.
                  ti quoto Rimbaud e aggiungo
                  "If" tradotta di Rudyard Kipling :

                  Se
                  Se riuscirai a non perdere la testa quando tutti intorno a te
                  la perderanno ;
                  se riuscirai ad aver fede in te quando tutti dubiteranno,
                  se riuscirai ad attendere senza stancarti,
                  se, calunniato, non calunnierai,
                  o se, odiato, non ti farai prendere dall'odio,
                  senza apparir però troppo buono o troppo saggio;
                  se riuscirai a sognare senza che il sogno sia il tuo padrone;
                  se riuscirai a pensare senza che pensare sia il tuo scopo,
                  se riuscirai a riascoltare la verità da te espressa
                  distorta da furfanti per intrappolarvi gli ingenui,
                  o a veder crollare le cose per cui dai la tua vita
                  e a chinarti per rimetterle insieme ;
                  se riuscirai ad ammucchiare tutte le tue vincite
                  e a giocartele in un sol colpo ,
                  e perdere ed a saper ricominciar tutto daccapo,
                  senza lamentarti ;
                  se riuscirai a costringere cuore, tendini , nervi e muscoli,
                  benché sfiniti da un pezzo, a servire la tua volontà,
                  e a tener duro quando niente più resta in te
                  tranne la volontà che ingiunge: "Tieni duro"
                  se riuscirai a parlare alla persone infondendo le tue virtù,
                  o a passeggiar con persone straordinarie e rimanere umile ;
                  se né i nemici né i cari amici riusciranno a colpirti,
                  se tutti conteranno per te, ma nessuno conterà mai troppo;
                  se riuscirai a riempire l'attimo inesorabile
                  e a dar valore ad ognuno dei suoi sessanta secondi,
                  il mondo allora sarà tuo , con quanto di stupendo e divino esso contiene,
                  e , quel che più conta , tu
                  sarai un Uomo, figlio mio!

                  Rudyard Kipling
                  Ultima modifica di Chemical; 29-07-2005, 08:05.

                  Sindaco di Moonglow

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                  • #10

                    Odi et amo, quare id faciam fortasse requiris
                    Nescio sed fieri, sentio et excrucior"


                    Catullo

                    Commenta


                    • #11
                      Una delle poesie che mi sono piaciute di più è "Satana e la Bottiglia" di Emilio Praga.


                      Satana e la Bottiglia

                      Sotto colla bottiglia!
                      La mia pugna somiglia
                      a quella di Gesù,
                      quando dal monte Satana
                      lo fe' guardare in giù.
                      - Pensa - il diavol mi dice-
                      alla ridda felice
                      che ti farò danzar:
                      sarai del ciel più fulgido,
                      più profondo del mar!
                      Ti sentirai poeta,
                      ti sentirai profeta,
                      re, satrapo, pascià...
                      l'illusïon baciandoti
                      per man ti prenderà.
                      Vedrai l'Iside austera,
                      fatta mite e ciarliera,
                      inchinarsi al tuo piè,
                      e dirti: " Ogni mio simbolo
                      vo' rivelar per te".
                      Andrai con essa ai lidi
                      dove si fanno i nidi
                      dal tramonto all'albor;
                      dove compendian gli attimi
                      un secolo d'amor.
                      Vedrai colline e valli
                      di perle e di coralli
                      e cieli di zaffir;
                      e sarà tanto il gaudio
                      che ti parrà morir!
                      Udrai la greca Diana
                      e l'Ondina Ossïana
                      gridarti : " Endimïon! ";
                      le abbraccerai, di eolie
                      cetre e di tube al suon.
                      Risorgerano i giorni
                      dell'innocenza adorni;
                      farai ritorno al dì
                      che il primo endecasillabo
                      dalla tua penna uscì.
                      Ritornerai bambino;
                      vedrai la mamma al vino
                      per te l'acqua sposar,
                      mentre gli altri, bevendolo
                      schietto, parean burlar!...
                      Fu con questo lontano
                      ricordo che Satàno
                      il nappo in man mi die'.
                      Or posso dir che il Diavolo
                      un mentitor non è!
                      In fase di ristrutturazione.
                      Mi piace sto verde...

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