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L'ombra della sesta estinzione di massa?

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  • L'ombra della sesta estinzione di massa?

    07.06.2004



    La Terra sarebbe sull'orlo della sesta grande estinzione di massa, simile alle cinque che l'hanno preceduta. Almeno questo è quanto hanno ipotizzato da due grandi ricerche condotte in Inghilterra. Finora, infatti, l'ipotesi di un'estinzione di massa si è sempre basata sull'analisi di dati relativi a limitati gruppi di animali e piante. Le informazioni sugli insetti, che sono circa il 50 per cento delle specie conosciute, sono sempre state molto scarse.
    Secondo un primo studio, gli insetti che vivono in Inghilterra si starebbero estinguendo allo stesso ritmo, se non in misura maggiore, di altri animali più studiati o meno resistenti.
    Se altrettanto stesse accadendo anche nel resto del mondo - ha spiegato Jeremy Thomas, direttore del centro per l'ecologia di Dorset in Inghilterra, che ha condotto lo studio - staremmo assistendo alla più grande estinzione dal tempo dei dinosauri quando dal 65 al 95 per cento delle specie presenti sulla Terra scomparvero.

    Miliardi di dati.
    Thomas ha analizzato le informazioni relative a uccelli, piante e farfalle inglesi degli ultimi 40 anni, raccolte attraverso i dati di oltre 20 mila naturalisti. I ricercatori hanno scoperto che il 71 per cento delle specie di farfalle sono drasticamente diminuite negli ultimi 20 anni. Lo stesso è avvenuto per il 54 per cento degli uccelli e il 28 per cento delle piante studiate. E in alcuni casi (due specie di farfalle e sei di uccelli) si sono completamente estinti.

    Quali le cause?
    Secondo Thomas, il declino della popolazione è uniforme in tutta l'Inghilterra e sembrerebbe causato dalla perdita di un habitat meno influenzato dall'attività dell'uomo e dall'inquinamento.
    Quest'affermazione sarebbe fortemente supportata, almeno per le piante, da un altro studio condotto sempre in Inghilterra e che ha scoperto come l'inquinamento da azoto riduca il numero di specie. Secondo i dati più aggiornati, il suolo inglese (e quello dell'Europa centrale) ricevono una media di 17 chilogrammi di composti d'azoto per ettaro all'anno. Troppi per i ricercatori che mettono in guardia: potrebbero uccidere il 20 per cento delle specie di piante erbose.


    (Notizia aggiornata al 22 marzo 2004)

    Estinzione di massa in Asia?

    Quando si prevede l'estinzione delle specie in seguito alla distruzione dell'ambiente si esprime un concetto ovvio, ma spesso non sorretto da precisi dati statistici. Alcuni studiosi giapponesi, australiani e di Singapore hanno di recente provato a verificare se dietro alle preoccupazioni degli ambientalisti esista anche una realtà scientifica, e sono giunti a conclusioni allarmanti.
    Lo studio ha riguardato l'area di Singapore, 540 km quadrati soggetti negli ultimi 183 anni a una perdita di habitat naturale del 95 per cento.
    Sulla base del numero di specie scomparse in questo periodo, è stato calcolato un tasso di estinzione che va dal 34 all'87 per cento delle specie di farfalle, pesci, uccelli e mammiferi e dal 5 all'80 per cento di piante, crostacei, anfibi, rettili e di alcune famiglie di insetti.
    Applicando metodi statistici gli studiosi hanno poi creato un modello matematico per misurare l'estinzione collegata alla distruzione degli ambienti naturali. Secondo i calcoli se l'impatto umano continuerà, il Sud Est Asiatico dovrà affrontare nel prossimo secolo una vera e propria estinzione di massa, con una perdita dal 13 al 42 per cento di tutte le specie viventi nell'area.


    (Notizia aggiornata al 4 agosto 2003)
    Ultima modifica di Ospite; 07-06-2004, 18:34.
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