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Anche i raggi X confermano l'energia oscura

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  • Anche i raggi X confermano l'energia oscura

    20.05.2004



    Nuove osservazioni del telescopio Chandra confermano l'esistenza dell'energia oscura, la misteriosa forza che costituirebbe tre quarti dell'universo
    Nuove osservazioni a raggi X sembrerebbero aver risolto definitivamente l'enigma della misteriosa ed elusiva "energia oscura" dell'universo. La NASA ha infatti annunciato i risultati del telescopio Chandra, che confermano l'ipotesi secondo cui tre quarti dell'universo sono costituiti da energia oscura.
    "L'energia oscura è forse il più grande mistero della fisica - spiega il team leader Steve Allen dell'Università di Cambridge, in Inghilterra - e, in quanto tale, è estremamente importante effettuare un test indipendente della sua esistenza e delle sue proprietà". L'energia oscura è stata ipotizzata per la prima volta sei anni fa, quando lo studio delle esplosioni di supernove distanti mostrò che l'espansione dell'universo sta accelerando e non rallentando come ci si attendeva. Anche i dati della missione WMAP (Wilkinson Microwave Anisotropy Probe) sulla radiazione cosmica di fondo a microonde confermarono l'esistenza di questa forza invisibile.
    Nel nuovo studio, un team internazionale di astronomi ha usato l'osservatorio Chandra per osservare 26 cluster di galassie distanti da uno a otto miliardi di anni luce. I ricercatori hanno misurato la distanza degli ammassi galattici e hanno determinato la quantità di gas caldo in ciascuno di essi. Mettendo in grafico i risultati rispetto al tempo cosmico, gli scienziati hanno determinato che l'espansione dell'universo cominciò ad accelerare circa sei miliardi di anni fa, sotto la spinta dell'energia oscura. "Il nostro metodo non ha nulla a che vedere con altre tecniche - sottolinea il co-autore Robert Schmidt dell'Università di Potsdam - e perciò offre una conferma indipendente".
    I nuovi risultati saranno pubblicati prossimamente sulla rivista "Monthly Notices of the Royal Astronomical Society".
    Raffaele Lepore
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