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Nuovi antibiotici contro la tubercolosi

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  • Nuovi antibiotici contro la tubercolosi

    Il microbo della TBC utilizza un enzima per difendersi dagli antibiotici



    La famiglia di batteri che causa la tubercolosi (TBC) e la lebbra è notoriamente difficile da debellare. E anche se le malattie da loro provocate sono ormai tenute in scacco da 50 anni grazie agli antibiotici, alcuni ceppi sono diventati incredibilmente resistenti alle terapie utilizzate.
    Ora, tuttavia, è stato trovato un nuovo punto debole nell'armatura cellulare che rende queste malattie infettive così difficili da curare. La scoperta, pubblicata online dalla rivista "Nature Structural & Molecular Biology", apre la strada verso lo sviluppo di una nuova famiglia di antibiotici per curare malattie che provocano ancora milioni di morti ogni anno.
    "La maggior parte dei trattamenti disponibili per queste malattie - spiega Laura L. Kiessling, il chimico dell'Università del Wisconsin di Madison che ha guidato lo studio - risale agli anni cinquanta. E molti antibiotici tradizionali non funzionano contro la tubercolosi".
    Kiessling e colleghi hanno scoperto il funzionamento di un enzima chiave di cui il batterio della TBC ha bisogno per mantenere l'integrità delle proprie pareti cellulari. Il successo del microbo e la sua resistenza ai normali farmaci dipendono infatti da queste barriere a più strati, composte da molecole avvolte su una membrana interna. Su questa struttura ci sono tre strati ulteriori che isolano ancora di più il batterio dall'attacco degli antibiotici.
    L'enzima di cui il microbo ha bisogno per costruire le pareti, a sua volta, dipende da un derivato della vitamina B2. Comprendere i dettagli di questo processo consentirà di inibire gli enzimi che mantengono intatte le pareti cellulari del batterio.
    Raffaele Lepore
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