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Gli Ancient Emperors a Ilshenar
Ecco il resoconto fornitomi da uno dei guerrieri più valorosi della gilda, di una delle prime sanguinose e impegnative battaglie affrontate da me e dai miei uomini.
Mi trovavo nella nostra fortezza, cercando di imparare nuove tecniche di guerra contro i fantocci stracciati dalla miriade di attacchi portati per lo stesso mio motivo, quando il nostro comandante, Dursth, ci chiama a raccolta.
Subito mi armo di tutto punto, prendendo la pregiata ascia in valorite dalle misteriose proprietà magiche, e quello che rimaneva della mia corazza di piastre in verite, reduce dalla grande battaglia del giorno prima nella fortezza angelica di marmo...
Il tempo di recarmi fuori dall'imponente portone, ed ecco che vedo avanti a me i miei commilitoni gia pronti per la guerra.
Il gia citato Dardo del Giudizio stava dando le direttive, indicando il luogo dove si sarebbe svolto il combattimento, mentre l'esperto mago Gardloon e la coraggiosa amazzone Pandora erano gia pronti in attesa della partenza.
Mancavano all'appello il famoso combattente Sir Enilno, che in quel momento si trovava dalle parti della città mineraria di Minoc, Calandir, e Rick.
Mandati alcuni messaggeri ad avvertire gli altri componenti, venni a sapere quale sarebbe stato l'obbiettivo da purificare quella sera... e questo era il maledetto altare circondato dalle pietre, nella viscida foresta piena di serpenti velenosi vicino alla sacra ahnk del Valore, nel misterioso e oscuro mondo di Ilshenar...
E venne il momento della partenza.
A cavallo dei nostri destrieri ci dirigemmo verso il portale nascosto nella foresta tra Minoc e la città dai cento ponti, Vesper.
Nel frattempo Sir Enilno si era unito al gruppo, quindi anche col suo supporto giungemmo nel sacro luogo del Valore, uno dei pochi avamposti dell'Ordine su Ilshenar, e la calma di quel luogo creava un maligno contrasto con l'orribile magia nera che si celava nelle terre selvagge di quel luogo...
Non senza timore giungemmo nel luogo designato, ed appena attraversato il ponte sopra a uno degli innumerevoli fiumi fummo accolti da una terribile orda di uomini-lucertola e da un incredibile quantità di serpenti velenosi.. senza badare a loro ci dirigemmo a tutta velocità verso l'altare, cosi da comprendere il segreto della sua distruzione.
Appena rifugiati all'interno del circolo di pietra, capimmo che l'unico modo per portare alla luce il malvagio cuore nero che si nascondeva nel blasfemo simbolo era quello di distruggere i suoi accoliti e protettori, ovvero gli immondi uomini-lucertola che popolavano cosi numerosi il bosco circostante...
Coraggiosamente ci lanciammo all'attacco, anche se in palese inferiorità numerica una quantità impressionante di nemici caddero sotto i nostri colpi. La mia ascia brillava del sangue verde di quei mostri, e il mio possente destriero calpestava arbusti e cadaveri senza mostrare alcun segno di debolezza. Colpo su colpo i nemici cadevano a centinaia, spinti da una tremenda furia suicida volta a difendere il loro terribile maestro, incuranti delle terribili perdite che subivano.. I serpenti che li coadiuvavano non risparmiavano di certo il veleno di cui erano provvisti, riuscendo a mordere piu e piu volte i coraggiosi combattenti che li stavano massacrando. Io, grazie alle doti mediche che mi portavo dietro grazie ad innumerevoli combattimenti precedenti a questo, riuscivo a far cessare il dolore che questi causavano, nonostante nel frattempo stessi combattendo, e cosi facevano gli altri.
Camminando sul campo di battaglia, in mezzo alla distesa di cadaveri, vedevo gli esseri infuocati evocati da chissà quale dimensione dalla misteriosa magia di Gardloon, che bruciavano schiere su schiere di esseri.. uno spettacolo terribile, ma anche esaltante.
Intanto gli arceri difendevano grazie alla loro abilità il terribile sigillo, tirando con le loro balestre innumerevoli quantità di dardi, riuscendo a tenere testa a ben piu di un gruppo di mostri contemporaneamente. Anche Pandora, nonostante la sua giovane età, combatteva con coraggio e nel frattempo curava gli strazi del veleno ai suoi commilitoni.
Gli Ancient Emperors stavano vincendo.
Giunse anche Calandir quando la battaglia era ormai nel vivo, ma il terribile veleno dei serpenti lo uccise. Solo le arti magiche poterono portarlo in vita di nuovo, ma per il suo destriero ormai era troppo tardi.. questo però non era di certo un pretesto per battere in ritirata, recuperate le armi dal suo vecchio cadavere colpito da centinaia di morsi, egli fu di nuovo nella mischia, facendosi strada a piedi desideroso di guadagnare fama e gloria.
La battaglia stava volgendo al meglio per gli Imperatori, quando vecero la loro comparsa i terribili Guerrieri di Ossidiana, viscidi esseri dalla forma di serpente, ma molto piu grandi ed evoluti. Essi erano in grado di maneggiare enormi alabarde, ed indossavano possenti armature.. inoltre erano accompagnati da gigantesche lucertole di lava, che potevano lanciare tremende magie di fuoco..
Il combattimento diventò subito piu duro, continuammo a tenere testa all'orda che avanzava ininterrottamente per molto tempo.. ci riunimmo in un solido quadrato, difendendoci a vicenda, abbattendo schiere su schiere di esseri.. ma per ogni mostro che cadeva, due ne tornavano.. subimmo pesanti perdite, io stesso perii a causa di uno strano tipo di coma, durato solo pochi secondi, ma sufficenti all'orda che mi stava inseguendo di straziare il mio corpo.. ricordo poco di quel momento.. riuscii a recuperare i miei oggetti, ma non la poderosa ascia, che venne rubata da uno di quelli strani esseri.. fortunatamente ne avevo un altra con me, e la mia vendetta non tardò a giungere..
Anche il mago Gardloon cadde, chiuso da un gruppo di quei mostri, ma grazie al nostro aiuto riusci a recuperare i suoi arcani oggetti, difesi dalle nostre potenti armi.
Combattemmo per molto tempo, ma sopraffatti dall'infinito incedere delle forze, e stremati dalla continua battaglia, fummo costretti alla ritirata, giurando un glorioso ritorno in quelle terre maledette...
Il male ha i giorni contati ormai.
ONORE AGLI ANTICHI IMPERATORI!
============
Wolfbane [-Æ-]
Punizione Divina
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Mi trovavo nella nostra fortezza, cercando di imparare nuove tecniche di guerra contro i fantocci stracciati dalla miriade di attacchi portati per lo stesso mio motivo, quando il nostro comandante, Dursth, ci chiama a raccolta.
Subito mi armo di tutto punto, prendendo la pregiata ascia in valorite dalle misteriose proprietà magiche, e quello che rimaneva della mia corazza di piastre in verite, reduce dalla grande battaglia del giorno prima nella fortezza angelica di marmo...
Il tempo di recarmi fuori dall'imponente portone, ed ecco che vedo avanti a me i miei commilitoni gia pronti per la guerra.
Il gia citato Dardo del Giudizio stava dando le direttive, indicando il luogo dove si sarebbe svolto il combattimento, mentre l'esperto mago Gardloon e la coraggiosa amazzone Pandora erano gia pronti in attesa della partenza.
Mancavano all'appello il famoso combattente Sir Enilno, che in quel momento si trovava dalle parti della città mineraria di Minoc, Calandir, e Rick.
Mandati alcuni messaggeri ad avvertire gli altri componenti, venni a sapere quale sarebbe stato l'obbiettivo da purificare quella sera... e questo era il maledetto altare circondato dalle pietre, nella viscida foresta piena di serpenti velenosi vicino alla sacra ahnk del Valore, nel misterioso e oscuro mondo di Ilshenar...
E venne il momento della partenza.
A cavallo dei nostri destrieri ci dirigemmo verso il portale nascosto nella foresta tra Minoc e la città dai cento ponti, Vesper.
Nel frattempo Sir Enilno si era unito al gruppo, quindi anche col suo supporto giungemmo nel sacro luogo del Valore, uno dei pochi avamposti dell'Ordine su Ilshenar, e la calma di quel luogo creava un maligno contrasto con l'orribile magia nera che si celava nelle terre selvagge di quel luogo...
Non senza timore giungemmo nel luogo designato, ed appena attraversato il ponte sopra a uno degli innumerevoli fiumi fummo accolti da una terribile orda di uomini-lucertola e da un incredibile quantità di serpenti velenosi.. senza badare a loro ci dirigemmo a tutta velocità verso l'altare, cosi da comprendere il segreto della sua distruzione.
Appena rifugiati all'interno del circolo di pietra, capimmo che l'unico modo per portare alla luce il malvagio cuore nero che si nascondeva nel blasfemo simbolo era quello di distruggere i suoi accoliti e protettori, ovvero gli immondi uomini-lucertola che popolavano cosi numerosi il bosco circostante...
Coraggiosamente ci lanciammo all'attacco, anche se in palese inferiorità numerica una quantità impressionante di nemici caddero sotto i nostri colpi. La mia ascia brillava del sangue verde di quei mostri, e il mio possente destriero calpestava arbusti e cadaveri senza mostrare alcun segno di debolezza. Colpo su colpo i nemici cadevano a centinaia, spinti da una tremenda furia suicida volta a difendere il loro terribile maestro, incuranti delle terribili perdite che subivano.. I serpenti che li coadiuvavano non risparmiavano di certo il veleno di cui erano provvisti, riuscendo a mordere piu e piu volte i coraggiosi combattenti che li stavano massacrando. Io, grazie alle doti mediche che mi portavo dietro grazie ad innumerevoli combattimenti precedenti a questo, riuscivo a far cessare il dolore che questi causavano, nonostante nel frattempo stessi combattendo, e cosi facevano gli altri.
Camminando sul campo di battaglia, in mezzo alla distesa di cadaveri, vedevo gli esseri infuocati evocati da chissà quale dimensione dalla misteriosa magia di Gardloon, che bruciavano schiere su schiere di esseri.. uno spettacolo terribile, ma anche esaltante.
Intanto gli arceri difendevano grazie alla loro abilità il terribile sigillo, tirando con le loro balestre innumerevoli quantità di dardi, riuscendo a tenere testa a ben piu di un gruppo di mostri contemporaneamente. Anche Pandora, nonostante la sua giovane età, combatteva con coraggio e nel frattempo curava gli strazi del veleno ai suoi commilitoni.
Gli Ancient Emperors stavano vincendo.
Giunse anche Calandir quando la battaglia era ormai nel vivo, ma il terribile veleno dei serpenti lo uccise. Solo le arti magiche poterono portarlo in vita di nuovo, ma per il suo destriero ormai era troppo tardi.. questo però non era di certo un pretesto per battere in ritirata, recuperate le armi dal suo vecchio cadavere colpito da centinaia di morsi, egli fu di nuovo nella mischia, facendosi strada a piedi desideroso di guadagnare fama e gloria.
La battaglia stava volgendo al meglio per gli Imperatori, quando vecero la loro comparsa i terribili Guerrieri di Ossidiana, viscidi esseri dalla forma di serpente, ma molto piu grandi ed evoluti. Essi erano in grado di maneggiare enormi alabarde, ed indossavano possenti armature.. inoltre erano accompagnati da gigantesche lucertole di lava, che potevano lanciare tremende magie di fuoco..
Il combattimento diventò subito piu duro, continuammo a tenere testa all'orda che avanzava ininterrottamente per molto tempo.. ci riunimmo in un solido quadrato, difendendoci a vicenda, abbattendo schiere su schiere di esseri.. ma per ogni mostro che cadeva, due ne tornavano.. subimmo pesanti perdite, io stesso perii a causa di uno strano tipo di coma, durato solo pochi secondi, ma sufficenti all'orda che mi stava inseguendo di straziare il mio corpo.. ricordo poco di quel momento.. riuscii a recuperare i miei oggetti, ma non la poderosa ascia, che venne rubata da uno di quelli strani esseri.. fortunatamente ne avevo un altra con me, e la mia vendetta non tardò a giungere..
Anche il mago Gardloon cadde, chiuso da un gruppo di quei mostri, ma grazie al nostro aiuto riusci a recuperare i suoi arcani oggetti, difesi dalle nostre potenti armi.
Combattemmo per molto tempo, ma sopraffatti dall'infinito incedere delle forze, e stremati dalla continua battaglia, fummo costretti alla ritirata, giurando un glorioso ritorno in quelle terre maledette...
Il male ha i giorni contati ormai.
ONORE AGLI ANTICHI IMPERATORI!
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Wolfbane [-Æ-]
Punizione Divina
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