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L'antico dragone era ormai in punto di morte ma con rabbia continuava ad assalire l'impudente mago che aveva osato disturbarlo. Anche l'umano era al limite delle proprie forze, nonostante continuasse a curare le ferite con il potere della sua magia era ormai ad un punto critico, aveva utilizzato quasi tutte le sue riserve di mana e la sua resistenza fisica era ormai esaurita.
Ma la vittoria era finalmente a portata di mano.
Con un ultimo scatto il wyrm si teletrasportò vicino al mago e tentò di azzannarlo, con un sorriso appena accennato l'incantatore attivò la magia dei suoi gioielli, essi iniziarono a brillare facendogli vedere la traiettoria del colpo permettendogli cosi di schivarlo infine attingendo alle ultime riserve di mana colpi il nemico con il suo incantesimo. "Por Corp Wis" con queste parole di potere ancora sulle labbra colpi la bestia con un attacco d’energia glaciale. Il possente mostro lanciò un ultimo grido d’agonia e cadde a terra.
"Finalmente!...Adesso è finita" pensò il mago guardando il cadavere con sguardo carico d'odio e di tristezza.
Il nome del mago era Andrehas, una volta era un semplice incantatore che studiava le meraviglie della magia immergendosi nelle sue ricerche presso la città di Vesper. Una volta, fino a quell'incontro...
Era passato molto tempo da quando Andrehas aveva superato l'abilita dei Gran Maestri nella magia da battaglia. In cerca di nuova conoscenza il suo interesse si era quindi spostato verso più alte forme di sapere magico e inevitabilmente si era incentrato sul mistero della gemma dell'immortalità di Mondain. Da lungo tempo i più potenti maghi di Sosaria erano a conoscenza che tutto il loro mondo viveva all'interno di uno dei frammenti dell'antico artefatto, ma ancora nessuno aveva compreso a pieno le potenzialità e i limiti di questa condizione.
Andrehas aveva pensato che il modo migliore per iniziare questa nuova ed esaltante ricerca fosse di visitare ciascuna faccia della gemma e controllare come differisse una dall’altra. La sua prima meta furono le terre di Ilshenar. Qui la terra di Sosaria era stata distrutta e rimodellata dalla distruzione della gemma al punto da sembrare una terra completamente diversa dall'originale.
Fu durante il suo viaggio in queste terre, diretto verso la città di Montor che incontro per la prima volta il wyrm. Le sue scaglie multicolori riflettevano il sole in una miriade di luci cangianti. Le sue dimensioni erano maestose, ben più grandiose dei suoi simili più giovani. Appena il mostro lo scorse iniziò ad avanzare verso di lui. Nonostante la presenza maestosa il mago pensava al wyrm come ad un semplice diversivo, infatti, aveva letto di questi mostri nei suoi libri e sapeva di essergli più abile nella magia. Non aveva però considerato che la magia è solo l'arma più debole di questi maestosi esemplari. Con un semplice incantesimo di teletrasporto il mostro si portò vicino al mago e con una delle sue potenti zampe lo uccise.
Umiliato nell'orgoglio e ferito nello spirito da questa sconfitta il suo spirito vagò per quelle terre fino a trovare un guaritore che lo riportasse in vita, ma quando ciò accadde Andrehas scopri che il processo di risurrezione non era stato portato a termine perfettamente, sul petto, vicino al cuore rimaneva una cicatrice. "Questa cicatrice" gli spiegò il guaritore "è la conseguenza di una macchia nel tuo spirito, per qualche ragione non riesci ad accettare la tua morte e così il tuo ritorno in vita rimane incompleto". Andrehas sapeva che il guaritore aveva ragione, come poteva accettare quella sconfitta! Arrogante nel suo potere non avrebbe mai tollerato l'esistenza di una creatura più potente di lui.
Da quel giorno un solo pensiero occupò la sua mente, doveva sconfiggere, annientare quel mostro, era ormai ossessionato dall'idea di quella creatura. Più e più volte il mago si scontrò con la bestia, ma benché ormai riuscisse a sopravvivere ai tremendi attacchi del mostro i loro scontri finivano sempre in parità, nessuno dei due riusciva ad avere la meglio.
Un giorno mentre stava facendo rifornimenti per un altro attacco, sentì descrivere una caccia ad un cucciolo di drago effettuata da un giovane ranger e capì cosa doveva fare.
Prestando attenzione ad ogni movimento sospetto s’inoltrò attraverso il canyon che segnava l'entrata del nido del mostro. Dopo una svolta si trovò davanti due viverne a guardia del wyrm, declamando parole di potere Andrehas plasmò l'energia magica in forma di vortice e ben presto le mise fuori combattimento.
Ora poteva sentire i passi del mostro che si avvicinavano, appena lo vide fece voltare la sua cavalcatura e si fece inseguire.
"Il territorio dello scontro è molto importante" aveva detto il ranger, " ho dovuto portare il cucciolo in un luogo che avvantaggiasse me e non lui".Così avrebbe fatto anche Andrehas contro quest’esemplare più antico. Si fece inseguire dall'antico drago fino alla pianura antistante la Shrine della Compassione utilizzando la sua magia unicamente per difendersi dagli attacchi del mostro.
Giunto a destinazione utilizzò il grande spazio aperto che questo luogo offre per sfuggire agli attacchi della creatura colpendolo con incantesimi potenti ma veloci per poi sfuggire rapidamente al contrattacco.
La battaglia durò quasi tutto il giorno, infatti, a causa delle enormi riserve di mana del drago il mago sapeva che avrebbe dovuto ricaricare le sue stesse riserve di potere magico dopo ogni incantesimo cosi da avere a disposizione tutto il mana che gli occorreva per rendere inutile il tentativo del mostro di curarsi ripetutamente con la magia nelle ultime battute della sfida.
Trionfante dopo la battaglia Andrehas senti un formicolio sul petto. Posando gli occhi sulla cicatrice vide che essa era diventata più piccola e si stagliava simile a una leggera linea bianca, sapeva però che non sarebbe mai scomparsa, c'erano altre creature e uomini più potenti dell'antico dragone che girovagavano nei meandri del frammento della gemma e già ora sentiva ardere in sé il desiderio di sfidarli e sconfiggerli.
Ma la vittoria era finalmente a portata di mano.
Con un ultimo scatto il wyrm si teletrasportò vicino al mago e tentò di azzannarlo, con un sorriso appena accennato l'incantatore attivò la magia dei suoi gioielli, essi iniziarono a brillare facendogli vedere la traiettoria del colpo permettendogli cosi di schivarlo infine attingendo alle ultime riserve di mana colpi il nemico con il suo incantesimo. "Por Corp Wis" con queste parole di potere ancora sulle labbra colpi la bestia con un attacco d’energia glaciale. Il possente mostro lanciò un ultimo grido d’agonia e cadde a terra.
"Finalmente!...Adesso è finita" pensò il mago guardando il cadavere con sguardo carico d'odio e di tristezza.
Il nome del mago era Andrehas, una volta era un semplice incantatore che studiava le meraviglie della magia immergendosi nelle sue ricerche presso la città di Vesper. Una volta, fino a quell'incontro...
Era passato molto tempo da quando Andrehas aveva superato l'abilita dei Gran Maestri nella magia da battaglia. In cerca di nuova conoscenza il suo interesse si era quindi spostato verso più alte forme di sapere magico e inevitabilmente si era incentrato sul mistero della gemma dell'immortalità di Mondain. Da lungo tempo i più potenti maghi di Sosaria erano a conoscenza che tutto il loro mondo viveva all'interno di uno dei frammenti dell'antico artefatto, ma ancora nessuno aveva compreso a pieno le potenzialità e i limiti di questa condizione.
Andrehas aveva pensato che il modo migliore per iniziare questa nuova ed esaltante ricerca fosse di visitare ciascuna faccia della gemma e controllare come differisse una dall’altra. La sua prima meta furono le terre di Ilshenar. Qui la terra di Sosaria era stata distrutta e rimodellata dalla distruzione della gemma al punto da sembrare una terra completamente diversa dall'originale.
Fu durante il suo viaggio in queste terre, diretto verso la città di Montor che incontro per la prima volta il wyrm. Le sue scaglie multicolori riflettevano il sole in una miriade di luci cangianti. Le sue dimensioni erano maestose, ben più grandiose dei suoi simili più giovani. Appena il mostro lo scorse iniziò ad avanzare verso di lui. Nonostante la presenza maestosa il mago pensava al wyrm come ad un semplice diversivo, infatti, aveva letto di questi mostri nei suoi libri e sapeva di essergli più abile nella magia. Non aveva però considerato che la magia è solo l'arma più debole di questi maestosi esemplari. Con un semplice incantesimo di teletrasporto il mostro si portò vicino al mago e con una delle sue potenti zampe lo uccise.
Umiliato nell'orgoglio e ferito nello spirito da questa sconfitta il suo spirito vagò per quelle terre fino a trovare un guaritore che lo riportasse in vita, ma quando ciò accadde Andrehas scopri che il processo di risurrezione non era stato portato a termine perfettamente, sul petto, vicino al cuore rimaneva una cicatrice. "Questa cicatrice" gli spiegò il guaritore "è la conseguenza di una macchia nel tuo spirito, per qualche ragione non riesci ad accettare la tua morte e così il tuo ritorno in vita rimane incompleto". Andrehas sapeva che il guaritore aveva ragione, come poteva accettare quella sconfitta! Arrogante nel suo potere non avrebbe mai tollerato l'esistenza di una creatura più potente di lui.
Da quel giorno un solo pensiero occupò la sua mente, doveva sconfiggere, annientare quel mostro, era ormai ossessionato dall'idea di quella creatura. Più e più volte il mago si scontrò con la bestia, ma benché ormai riuscisse a sopravvivere ai tremendi attacchi del mostro i loro scontri finivano sempre in parità, nessuno dei due riusciva ad avere la meglio.
Un giorno mentre stava facendo rifornimenti per un altro attacco, sentì descrivere una caccia ad un cucciolo di drago effettuata da un giovane ranger e capì cosa doveva fare.
Prestando attenzione ad ogni movimento sospetto s’inoltrò attraverso il canyon che segnava l'entrata del nido del mostro. Dopo una svolta si trovò davanti due viverne a guardia del wyrm, declamando parole di potere Andrehas plasmò l'energia magica in forma di vortice e ben presto le mise fuori combattimento.
Ora poteva sentire i passi del mostro che si avvicinavano, appena lo vide fece voltare la sua cavalcatura e si fece inseguire.
"Il territorio dello scontro è molto importante" aveva detto il ranger, " ho dovuto portare il cucciolo in un luogo che avvantaggiasse me e non lui".Così avrebbe fatto anche Andrehas contro quest’esemplare più antico. Si fece inseguire dall'antico drago fino alla pianura antistante la Shrine della Compassione utilizzando la sua magia unicamente per difendersi dagli attacchi del mostro.
Giunto a destinazione utilizzò il grande spazio aperto che questo luogo offre per sfuggire agli attacchi della creatura colpendolo con incantesimi potenti ma veloci per poi sfuggire rapidamente al contrattacco.
La battaglia durò quasi tutto il giorno, infatti, a causa delle enormi riserve di mana del drago il mago sapeva che avrebbe dovuto ricaricare le sue stesse riserve di potere magico dopo ogni incantesimo cosi da avere a disposizione tutto il mana che gli occorreva per rendere inutile il tentativo del mostro di curarsi ripetutamente con la magia nelle ultime battute della sfida.
Trionfante dopo la battaglia Andrehas senti un formicolio sul petto. Posando gli occhi sulla cicatrice vide che essa era diventata più piccola e si stagliava simile a una leggera linea bianca, sapeva però che non sarebbe mai scomparsa, c'erano altre creature e uomini più potenti dell'antico dragone che girovagavano nei meandri del frammento della gemma e già ora sentiva ardere in sé il desiderio di sfidarli e sconfiggerli.