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-Astronomia- Partita la seconda sonda Usa diretta su Marte

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  • -Astronomia- Partita la seconda sonda Usa diretta su Marte

    ATLANTA -- È iniziato, con due settimane di ritardo, il viaggio interplanetario verso Marte della sonda statunitense 'Opportunity', che si aggiunge ad altri quattro veicoli spaziali già nello spazio e da tempo in viaggio verso il 'Pianeta Rosso'. Scopo della missione, effettuare una serie di esami sul suolo marziano e raccogliere dati necessari a comprendere se la vita, anche in forme elementari, sia mai esistita su Marte



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    Il veicolo di superficie telecomandato a sei ruote è stato lanciato in orbita nella tarda serata di lunedì: a portarlo nello spazio, un razzo Delta che è decollato dalla base di Cape Canaveral, in Florida.

    Lancio ritardato per settimane: colpa del maltempo e di disguidi
    Il lancio della sonda era stato originariamente previsto per le prime settimane di giugno, ma le cattive condizioni meteorologiche hanno ritardato in più occasioni l'avvio della missione. Si sono poi aggiunte altre difficoltà, inerenti l'isolamento del razzo vettore e la sostituzione della batteria del meccanismo di autodistruzione del mezzo, dispositivo che sarebbe entrato in funzione nel caso in cui il razzo fosse finito fuori traiettoria.

    Prima di 'Opportunità', così è stata battezzata la sonda, è partita alla volta di Marte la sua gemella, 'Spirit'. L'agenzia spaziale europea, in precedenza, aveva lanciato la missione 'Mars-Express-Beagle 2' - dal nome del mezzo che viaggerà nello spazio e della sonda che effettuerà rilevamenti a terra - per l'esplorazione del pianeta rosso. Già nello spazio la missione nipponica 'Nozomi', in viaggio sin dal 1998.

    La Nasa avverte: la fase più delicata sarà l'arrivo sul suolo marziano

    "Questo lancio è una pietra miliare nella storia dell'esplorazione spaziale", spiega Steve Squyres, direttore scientifico della missione di esplorazione spaziale, il cui costo si aggira sugli 800 milioni. Il dirigente spiega tuttavia che "resta ancora molto da fare. Il momento più pericoloso di ogni missione è l'arrivo a terra, una fase con elevato rischio di danneggiamenti irreparabili".

    La Nasa ha deciso di utilizzare le medesime tecniche di atterraggio utilizzate all'epoca della missione Pathfinder, nel 1997. Allora si utilizzarono dei palloni gonfiabili per attutire l'impatto del mezzo di superficie rilasciato dalla sonda e arrivato sul suolo di Marte.

    Un successo solo arrivare nell'orbita di Marte: riesce una volta su tre

    Il drappello di sonde spaziali - le due statunitensi, le due europee e quella giapponese - dovrebbe arrivare si Marte tra dicembre e gennaio, sempre che riescano a sopravvivere al viaggio. Il semplice arrivo nell'orbita di Marte sarebbe già un parziale successo, visto che solo un terzo della trentina di passati tentativi per raggiungere Marte è andato a buon fine e solo tre mezzi, su nove, sono stati in grado di atterrare integri.

    I mezzi telecomandati di superficie, alimentati a energia solare, percorreranno numerosi chilometri sul suolo marziano: è previsto che le loro peregrinazioni dureranno almeno tre mesi. Il principale scopo della missione è tentare di reperire prove della presenza di acqua sul suolo di Marte, anche miliardi di anni fa, quando il pianeta era, presumibilmente, più umido e caldo e forse ospitò la vita, almeno a livello microbico.
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    E Marte prima o poi sarà conquistato... non lo pensate anche voi? su su avanti dite cosa ne pensate.
    Raffaele Lepore
Sto operando...
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