annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Uno scontro inaspettato

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Uno scontro inaspettato

    Ho sempre vissuto in un clima amichevole, ma mai scorderò di quando la mia città venne attaccata e dovetti aiutare a difenderla :
    Era una fredda mattina invernale, i raggi del sole erano deboli e si affacciavano timidamente da dietro le possenti montagne che mantenevano ancora oscura la città.
    Il mio sonno venne disturbato da dei colpi battuti contro la massiccia porta di casa, costruita molti anni fa da un elfo, con il nobile legno di Yew.
    Mi alzai lentamente, presi la lanterna e mi avviai verso la porta.
    Era il mio amico Iliot, figlio del miglior Fabbro della Contea, il suo volto sembrava preoccupato.



    << Allart devi aiutarci >> mi disse con tono grave ;
    << E’ successa una cosa tremenda, non so nemmeno se abbiamo il tempo per parlare… >>

    Scrutai attentamente i suoi occhi in cerca di ulteriori informazioni, eravamo molto amici, ma da quando lo conobbi, mai lo vidi così preoccupato.


    << Avanti entra in casa, all’interno della Contea siamo al sicuro >> gli dissi per rassicurarlo.

    Le nostre voci avevano disturbato la quiete della città e molte persone si erano avvicinate per ascoltare, così Iliot per non allarmare i cittadini, si avvicinò e mi disse sottovoce :


    << L’armata di Morfer avanza velocemente, l’ho vista con i miei occhi, Nebart sta gia radunando tutti i suoi migliori uomini >>.

    Nebart era il Signore di Baren, a lui era stato affidato un numeroso esercito, per mantenere l’ordine all’interno della Contea.
    Iliot mi disse dove mi avrebbe aspettato e senza ulteriori spiegazioni salì in sella al suo cavallo e corse via, veloce così come era arrivato.
    Senza rispondere alle domande delle persone che mi erano intorno, entrai in casa, indossai la mia corazza e corsi a prendere il mio fido cavallo.
    Ultimamente le storie che provenivano da fuori la Contea non erano rassicuranti, ma nessuno gli dava particolarmente peso, visto che la maggior parte delle volte i racconti venivano narrati da persone di passaggio, con una cattiva reputazione.
    La domanda mi veniva spontanea…
    Che i loro racconti fossero realmente veri ?
    Che il male si stesse riorganizzando ?
    Per sapere la verità dovevo andare a vedere di persona.
    Le voci parlavano di loschi figuri, provenienti dalla Foresta nera, situata a 6 giorni di viaggio dalla Contea.
    Molte leggende esistevano su questa foresta, ma nessuno aveva mai osato mettervi piede.
    Mi affrettai a raggiungere il luogo che mi era stato indicato, mentre una nebbia fitta scendeva lentamente dalle montagne, diminuendo la vista verso i confini.
    Arrivato al Gran Palazzo, nella parte più alta della città, vidi che già un gran numero di guerrieri mi aveva preceduto.
    Nella grande confusione una voce mi chiamò, era Nebart che mi fece segno di avvicinarmi a lui, poi chiese silenzio e iniziò a dare le prime disposizioni per affrontare il nemico.
    Io e Iliot eravamo guerrieri, così ci avviammo fianco a fianco con arcieri e maghi alle nostre spalle.
    Non era la prima volta che facevamo qualche avventura insieme, ma questa volta non si trattava di dover trovare uno stupido tesoro : nelle mani di tutti noi c’era il futuro della Contea !!!
    L’armata di Morfer era nota per la sua avidità di potere, molti popoli erano stati sottomessi al loro volere, niente e nessuno veniva risparmiato.
    Essi non avevano una città, difatti la loro fortezza era rappresentata dalla Foresta nera e non scendevano a patti con nessuno.
    Non avrebbero mai distrutto il luogo in cui ero nato, avrei combattuto con tutte le mie forze, troppi ricordi sarebbero andati in fumo in caso di fallimento.
    Arrivati al confine della Contea, alcuni maghi tra i più anziani ed esperti avvertirono la presenza di Morfer e del suo esercito sulle montagne, aveva pensato bene di mimetizzarsi tra la nebbia per poi colpire all’improvviso.
    Così Nebart fece un segno agli arcieri e centinaia di freccie furono lanciate contro le grandi montagne, trafiggendo la nebbia.
    I maghi attirarono qualche fulmine verso il nemico e noi guerrieri ci preparammo ad affrontare coloro che scendevano dal monte.
    La battaglia continuò incessante, il compito più arduo e pericoloso era svolto da noi cavalieri, ci trovavamo faccia a faccia con il nemico e se non fossi stato di fianco a Iliot a quest’ora sarei morto.
    Molte furono le perdite sia per noi che per il nemico, ma alla fine riuscimmo ad avere la meglio.
    Quando la mattina seguente ritornammo sul luogo dello scontro, vedemmo la montagna dipinta di rosso dal sangue versato dal nemico.
    Tra i numerosi corpi non trovammo quello di Morfer………

    Sono passati ormai diversi anni da quello scontro e da allora non abbiamo più ricevuto nessun attacco, la vita nella contea è ripresa con la stessa monotonia di sempre e nuove voci sono nate sul fatto di Morfer……..
    Qualcuno dice che il suo corpo sia stato portato via dal demonio e altri dicono che sia ancora vivo, nascosto nella foresta.
    Ma alcuni avvistamenti fatti da più persone annullano queste voci.
    Infatti c’è uno strano fatto che spaventa i cittadini.
    Durante le gelide notti invernali la figura di una persona appare sulle montagne in cui avvenne lo scontro, ora chiamate “Montagne dei Dannati”, per poi dileguarsi tra le ombre della notte…….si dice che sia lo spirito di Morfer che guarda e maledice il villaggio…
    Non siamo più sicuri qui, speriamo che nient’altro turbi la quiete del nostro villaggio.

  • #2
    molto bello... complimenti

    Commenta


    • #3
      UP! Molto bello il racconto!!!!!

      __________________
      TULKASOR [GN]: The Lord of the Dragons
      FADIGAT: GM Miner

      ICQ 257533336

      Commenta


      • #4
        vi ringrazio
        di solito quando ho un pò di tempo e un pò di "ispirazione" cerco di scrivere qualche racconto

        Commenta


        • #5
          good
          Su UoItalia:
          Sachiel l'elfa silvana - Cacciatrice di taglie



          "Domani nella battaglia pensa a me, quando io ero mortale, e lascia cadere la tua lancia rugginosa. Che io pesi domani sopra la tua anima, che io sia piombo dentro al tuo petto e finiscano i tuoi giorni in sanguinosa battaglia. Domani nella battaglia pensa a me, dispera e muori"

          Commenta

          Sto operando...
          X